Il mio intervento alla manifestazione per ricordare Accursio Miraglia, assassinato 76 anni fa a Sciacca |
DINO PATERNOSTRO
Non ha avuto giustizia Accursio Miraglia. Come tanti altri dirigenti sindacali, fu assassinato dai mafiosi nel secondo dopoguerra. Mori “in piedi” a Sciacca, sulla porta di casa, la sera del 4 gennaio 1947 per “non vivere in ginocchio”. E nessuno pagò per la sua morte. Mandanti ed assassini in un primo momento furono arrestati. Ma poi, la giustizia ingiusta di allora scarcerò tutti. Accursio, segretario della Camera del lavoro e della sezione comunista di Sciacca, voleva una Sicilia migliore, gli operai agricoli liberi dallo sfruttamento, la terra a chi la lavora. E combatteva contro gli agrari e la mafia, che invece volevano mantenere Sciacca e la Sicilia ancora nell’epoca feudale.
Ieri, come avviene da anni, lo abbiamo ricordato a Sciacca. Insieme: Fondazione Miraglia, Cgil, Legacoop, Comune. Il mio caro amico Nico Miraglia, come ogni anno, ci ha invitati e noi eravamo lì, con mia figlia, che sta imparando a coltivare la memoria dei nostri caduti.
Miraglia parla ancora oggi a chi ha orecchie e cuore per ascoltarlo. Dice che dobbiamo costruire “comunità solidali”, come ha fatto lui con la Coop “Madre Terra” (che bellissimo nome!), che opera ancora oggi. Dice che deve finire lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Dice, ci dice, che dobbiamo rivendicare verità e giustizia per le vittime innocenti di mafia, che abbiamo il dovere di ricordare.
L’abbiamo fatto anche quest’anno. E ci siamo trovati d’accordo col giovane sindaco di Sciacca, Fabio Termine, nel pensare che le scuole devono avere un ruolo importante nella conservazione e valorizzazione della nostra memoria storica. Personaggi come Accursio Miraglia e storie come quelle delle lotte operaie e contadine devono far parte del POF (piano dell’offerta formativa) di ogni scuola. Solo così sarà possibile mettere in sicurezza la memoria e trasmetterla alle giovani generazioni.
Quest’anno abbiamo anche realizzato - come Camera del lavoro di Palermo - il calendario della memoria e dell’impegno 2023, che doneremo a tutte le delegate, a tutti i delegati e agli invitati al congresso che si terrà a Palermo il 13-14 gennaio. Un calendario che ricorda i nostri caduti e gli eventi importanti che hanno contraddistinto l’iniziativa sindacale e la vita politica e istituzionale del nostro Paese. Il calendario (che contiene anche il QR-code per scaricare l’e-book del mio libro “La strage più lunga”) lo invieremo anche a chiunque ne faccia richiesta, previo pagamento dei costi di produzione e di spedizione.
La Sicilia e il nostro Paese potranno davvero costruire un futuro di lavoro, di sviluppo e di pace solo conservando una memoria viva dell’impegno, dei sacrifici e del sangue che sono costate le conquiste strappate negli anni passati. È vero, non è retorica: la memoria costruisce futuro. Ricordiamo e costruiamo insieme il futuro della nostra terra.
Dino Paternostro
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