Il governo ha annunciato che si dovrebbe andare verso un azzeramento dell'Iva, attualmente al 4%, su pane, pasta e latte, mentre si passerebbe dal 10 al 5% di Iva sui prodotti per l'infanzia e gli assorbenti.
Facendo lo stesso calcolo per il latte, il prezzo medio per un litro, che si attesta sugli 1,60 euro, scenderebbe a 1,54 euro. Considerando che ogni italiano consuma mediamente oltre 52 litri l'anno di latte, la spesa annua passerebbe dunque da a poco più da 81,60 a 80 euro, con un risparmio pro capite di 1,60 euro l'anno.
Per quanto riguarda la pasta, ogni italiano ne consuma oltre 23 chili l'anno e mediamente costa 3 euro al chilo. L''eliminazione dell'Iva comporterebbe quindi una riduzione del prezzo a 2,88 euro al chilo, con la spesa annua pro capite che scenderebbe da 69 a poco più di 66 euro, con un risparmio di circa 3 euro a testa. Per ogni italiano il risparmio annuo per questi tre prodotti si attesterebbe dunque a circa 14,50 euro, che, moltiplicato per i tre componenti della famiglia tipo, fanno mediamente 43 euro di risparmio annuo.
Il risparmio su assorbenti e prodotti per l'infanzia
Oggi l'Iva su assorbenti e pannolini per bambini è al 10%. Con l'intervento del governo dovrebbe scendere di un 5%, passando dal 10 al 5%. Sugli assorbenti, che costano circa 2 euro a pacco, il taglio dell'Iva porterebbe a un risparmio di 10 centesimi. Considerando che una donna ne acquista una pacco al mese, il risparmio annuale è di 1 euro e 20 centesimi. Più consistente il risparmio sui pannolini per bambini, per i quali una famiglia spende mediamente 50 euro al mese. Con il taglio del 5% dell'iva, il risparmio mensile si aggirerebbe sui 2,5 euro a figlio, che si traduce sull'anno in un importo pari a 30 euro.
Come si vede, a parte l’effetto annuncio, non ci sembrano grandi risultati.
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