mercoledì, novembre 16, 2022

Corleone, i frati minori rinnovati e un gruppo di cittadini scrivono al sindaco Nicolosi: "Chiediamo un confronto pubblico tra l’Amministrazione e la cittadinanza sul tema del degrado delle campagne di Corleone"

I rifiuti portati provocatoriamente in piazza Falcone e Borsellino dai frati minori rinnovati e da un gruppo di volontari lo scorso 18 settembre

I frati minori e un gruppo di cittadini sensibili ai temi ambientali sottolineano che nessuna azione concreta è stata promossa dall'Amministrazione comunale dopo l'iniziativa con cui sono stati portati i rifiuti in piazza Falcone e Borsellino del 18 settembre. Non sono stati adottati nemmeno i provvedimenti più semplici promessi dagli amministratori...

Gentile Signor Sindaco Nicolò Nicolosi, nel pomeriggio del 21 settembre 2022 lei ha chiesto di incontrare gli organizzatori della giornata cittadina del creato (18 settembre 2022). In quell’occasione, ci disse che questa iniziativa – sebbene avesse messo in difficoltà l’Amministrazione per l’“estremizzazione del segno” (la spazzatura abbandonata in Piazza Borsellino e Falcone) – aveva comunque riproposto la questione dell’inquinamento nelle campagne di Corleone. Dopodiché ci chiese dei suggerimenti per affrontare “l’emergenza rifiuti”. Seduta stante abbiamo fatto le nostre proposte e poi – come da lei richiesto – abbiamo redatto una lettera in cui, oltre a ripetere la finalità della giornata cittadina del creato, sono state messe nero su bianco tutte le nostre proposte, con la mappatura delle discariche abusive da noi recensite sul territorio comunale.

Tuttavia, nel Consiglio Comunale del 16 ottobre 2022, lei ha solamente sfiorato l’argomento, riconoscendo che la città era sporca, ma senza nessun accenno alle innumerevoli discariche a cielo aperto. Perciò in data 18 ottobre, Matteo Carlotta le ha inviato una PEC in cui ha espresso il proprio disappunto. Riporto testualmente il contenuto della PEC perché esprime bene lo spirito della presente Lettera aperta:

Signor Sindaco, purtroppo ci duole affermare che finora è stato fatto ben poco per risolvere efficacemente il problema dell’inquinamento nelle campagne. Molte delle nostre proposte (anche quelle più semplici - vedi allegato) non sono state prese veramente sul serio. Non possiamo rimanere indifferenti e questa nostra Lettera aperta è il segno della nostra determinazione ad opporci all’idea che tutto ritorni come prima.

Alcuni fatti ci stimolano a scrivere questa Lettera aperta:
a. Non ci risulta che sia prevista un’apertura pomeridiana del Centro di Raccolta dei Rifiuti.
b. Non sembra che siano state poste delle camere di video sorveglianza nei luoghi “tradizionali” di versamento illecito di rifiuti.
c. Ci interroga sapere che il Comune di Corleone non abbia ancora provveduto all’acquisto di “fotocamera-trappola”, a differenza di altri Comuni della Città Metropolitana di Palermo.
d. Come mai il Comune ha pubblicato una sola volta (13 ottobre 2022) le informazioni sulle agevolazioni per lo smaltimento dell’eternit, mentre altre notizie “più futili” sono state pubblicate più di venti volte?
e. L’amianto rinvenuto in via Caio Cotta e all’altezza del Ponte Marabino non è stato ancora rimosso. Nel primo caso sono state poste le strisce colorate, nel secondo caso l’amianto è stato sepolto sotto una colata di fango! Nel frattempo, chi era solito inquinare continua a farlo indisturbato (qualcuno di loro è stato mai sanzionato con una multa?), anche nei luoghi che erano stati bonificati con fatica dai volontari del 18 settembre, tra cui – ci preme ricordarlo – anche una decina di giovani palermitani che sono i veri “eroi” della giornata cittadina del Creato.

Un momento della manifestazione dello scorso 18 settembre

Un momento della manifestazione dello scorso 18 settembre


Un momento della manifestazione dello scorso 18 settembre




Con la presente Lettera aperta, chiediamo pertanto un confronto pubblico tra l’Amministrazione e la cittadinanza sul tema del degrado delle campagne di Corleone. Ovviamente chiediamo anche che ognuno possa esprimersi liberamente e civilmente, senza doversi prenotare anzitempo.

Gentile Signore Sindaco, ci preme chiarire che questa Lettera aperta non ha alcuna finalità politica o polemica. È semplicemente la richiesta pressante di alcuni cittadini affinché il problema del degrado ambientale non sia più lasciato al margine della vita politica a Corleone. Come cittadini e come cristiani non possiamo rassegnarci al degrado del territorio perché abbiamo a cuore di lasciare alle prossime generazioni una terra in cui si possa vivere e non ammalarsi per l’inquinamento. Mentre siamo pronti a fare la nostra parte, chiediamo a lei e ai suoi collaboratori di fare la vostra, perché solo lavorando insieme, si potrà porre fine allo scempio ambientale e soprattutto cambiare la mentalità secondo la quale “quello che accade fuori dalla mia casa non mi compete”.


Un momento della manifestazione dello scorso 18 settembre

Corleone, 14 novembre 2022

F.to: fra Pio Maria, fra Basilio, fra Samuele, Matteo Carlotta, Maria Assunta Francaviglia, Mauro Zabbia, Teresa Colletti, Stefano Ridulfo, Marialicia Pollara, Carmelo Moscato, Lea Salemi, Mariella Salemi, Lea Marino, Eleonora Puleo, Massimiliana Fontana, Irene Macaluso, Giuseppe Barone, Caterina Rao, Jessica Riina, Biagio Liggio

ALLEGATO - Proposte fatte al Sindaco in occasione dell’incontro del 21 settembre.

Durante l’incontro del 21 settembre, il Sindaco di Corleone ha chiesto all’équipe del 18 settembre di proporre miglioramenti per il servizio di conferimento dei rifiuti. Ecco le proposte fatte:

1. Si prenda prima di tutto atto dell’inefficienza del servizio di monitoraggio del territorio da parte della Polizia Municipale. Gli organizzatori si sono offerti di fare un corso accelerato (!) giacché in un giorno hanno individuato delle micro-discariche che sinora non erano state recensite. In ogni modo l’équipe indicherà in maniera precisa (geo-localizzazione) i luoghi critici “tradizionali”.

2. Si suggerisce di porre delle camere di video sorveglianza per vari giorni nello stesso luogo (abbeveratoi, ponti, burroni, piazzole di sosta, etc.). Spostarle continuamente non serve a nulla… E caso mai potrebbe essere una forma di deterrente pubblicare sulla pagina FB del Comune le immagini di questi reati (occultando viso e targa).

3. È necessario che il CRR sia aperto anche in orari pomeridiani di modo che il conferimento dei rifiuti ingombranti non diventi un’impresa impossibile per i cittadini. Inoltre si suggerisce di porre in alcune zone delle città dei cassonetti/rimorchi (simili a quelli in cui si versano i calcinacci nei cantieri edili), in cui conferire i rifiuti ingombranti senza dover andare al CRR.

4. Perché a Corleone non è possibile differenziare le lattine o raccogliere rifiuti altamente tossici come le batterie esauste o le cartucce/i toner delle stampanti? Come mai Comuni più piccoli sono più efficienti e la città di Corleone è ancora inattiva?

5. Tenuto conto che l’interesse economico è un incentivo motivazionale, è possibile pensare ad un’isola ecologica in cui conferire vetro e plastica (solo bottiglie e flaconcini per esempio) in cambio un buono spesa o un altro compenso economico? Sappiamo che in molti paesi, tale pratica favorisce la raccolta del vetro e della plastica!

6. Bisogna informare bene i cittadini (sito internet, pagina Facebook, manifesti) su quello che è stato detto dall’assessore Dragna circa i fondi per lo smaltimento dell’amianto da parte dei cittadini/privati. Senza tutto questo nessuno si muoverà e l’amianto continuerà ad essere abbandonato.

7. Si auspica che vi sia maggiore celerità nel rimuovere i pezzi di amianto che sono già stati segnalati: mettere le strisce colorate e poi non fare nulla… non serve a nulla (in via C. Cotta abbiamo ritrovato le strisce colorate di un tempo e l’amianto).

8. Tenuto conto che la giornata del 18 settembre ha suscitato un certo interesse nella popolazione, si dovrebbe trovare il modo affinché si programmi un’altra giornata cittadina di bonifico in cui portare a termine il lavoro lasciato a metà. Tale giornata dovrebbe coinvolgere tutte le associazioni presenti sul territorio (civili ed ecclesiastiche) prima che la cittadinanza si dimentichi dello scempio in corso.

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