L’Istituto Comprensivo “G. Vasi” |
Fabio Lo Bono
Non ci furono violenze in classe. La Corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Angela Ingoglia, maestra corleonese di 59 anni. In primo grado era stata condannata con l’accusa di aver maltrattato i propri alunni durante le ore di lezione in una scuola materna.
La sentenza di assoluzione, con la formula «perché il fatto non sussiste», è stata pronunciata dalla quarta sezione penale, composta da Patrizia Ferro (presidente), Guglielmo Ferdinando Nicastro e Oreste Fabio Marroccoli. In primo grado Ingoglia era stata condannata a 10 mesi (contro i tre anni e sei mesi chiesti dall’accusa, rappresentata dal pm di Termini Imerese, Annadomenica Gallucci), con una sentenza che da un lato condannava e dall’altro scagionava la stessa maestra.
In realtà la difesa è riuscita a ricostruire in appello, grazie a un perito di parte, le ore di video-registrazioni dei quasi due mesi di intercettazione.
Questo materiale, al quale i legali non avevano avuto modo di accedere in primo grado, ha dato modo ai giudici di vedere quanto accadeva nelle giornate scolastiche scandite da giochi, canti, balli, attività didattiche e gioco libero. Ed è proprio durante il gioco libero che la maestra era intervenuta con qualche buffetto per dirimere spesso litigi tra i bambini. Il giudice per le indagini preliminari, già in prima battuta, non convalidò l’arresto in flagranza di reato per insussistenza delle risultanze investigative: «Gli atti che si possono apprezzare dalla visione dei filmati a disposizione, durati pochi secondi e non seguiti da alcuna reazione di pianto o disagio del minore interessato, appaiono strettamente funzionali a riportare ordine all’interno di una classe di minori per nulla o poco scolarizzati, e quindi poco inclini al rispetto delle regole di una comunità quale appunto quella scolastica - scrive -. È da sottolineare inoltre che il gesto della maestra non suscita alcuna attenzione da parte degli altri alunni della classe, e questo a dimostrazione che nessun clima di terrore o di sofferenza, o ancora di semplice disagio, viene prodotto dalla odierna indagata».Inoltre, alcuni genitori si schierarono sin da subito dalla parte della maestra, intervenendo anche per testimoniare la buona fede dell’operato dell’insegnante e testimoniando di contro un lavoro che da sola svolgeva con 23 bambini di cui alcuni iperattivi.
In definitiva, non emergerebbe alcun caso di violenza. Una tesi che l’avvocato Giuseppe Oddo avrebbe voluto dimostrare con la produzione di perizie di carattere psicologico, che era stata respinta dal Gup, il quale ha chiuso il giudizio di primo grado con la condanna a dieci mesi di reclusione. Ora l’assoluzione in appello. (*falob*)
GdS, 1 ottobre 2022
2 commenti:
Buona sera e stata assolta si ma le violenze in classe c'erano xk ci sono video ecc non parliamo se nn si sanno le cose
Cammariere salvatrice
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