Palermo 6 settembre 2022 - "Nonostante gli sforzi per rendere più accessibile l’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso alle matricole noi dell' Udu-Unione degli Universitari di Palermo, continuiamo a credere e a sostenere che la via più giusta per l’accesso al nostro futuro sia un accesso libero da test di ingresso", dichiara Valerio Quagliano, coordinatore di Ateneo dell'Udu Palermo.
Oggi, con il test di Medicina e chirurgia, si dà l’avvio ai test d’ingresso per i corsi a numero chiuso nazionali e successivamente locali. "Il numero chiuso continua ad essere un modo per mascherare quelle che sono delle vere e proprie carenze del sistema universitario - aggiunge Valerio Quagliano - che soffre dei continui tagli ai finanziamenti con inevitabili ripercussioni sulla qualità della didattica erogata e sulla mancanza di un reale diritto allo studio. Non è, infatti, diminuendo il numero di studenti che si va a migliorare la qualità dell'istruzione, che dovrebbe essere invece favorita da un vero interesse e reali investimenti. Quello all'istruzione è un diritto fondamentale, pertanto è inaccettabile che questo venga limitato solo per non investire nel sistema universitario."
"Il numero chiuso rappresenta una vera e propria barriera , nel sistema della pubblica istruzione, che impedisce l’accesso a chi non possiede una ricchezza familiare sufficiente allo scopo, andando così a ledere il diritto allo studio - spiega Bouchra Essalhi la delegata al diritto allo studio dell’Udu Palermo. Infatti, crediamo che gli esorbitanti prezzi della preparazione ai test (erogata prevalentemente da enti privati), si venga a conformare non come sistema meritocratico, come lo si vuole presentare ma piuttosto come un sistema che contribuisce a creare un profilo elitario dei corsi di laurea che entra in pieno conflitto con lo spirito mutualistico e di condivisione delle esperienze su cui è fondato il sistema universitario italiano".
Come Udu Palermo - conclude il coordinatore Udu Valerio Quagliano - insieme alla nostra organizzazione nazionale, chiediamo maggiori investimenti per il miglioramento della didattica, e l'ampliamento delle strutture, per andare verso l'abolizione del numero chiuso con tempistiche chiare e brevi, sia a livello locale sia a livello nazionale."
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