mercoledì, agosto 31, 2022
Chiusa Sclafani, il 3 e 4 settembre al via il 15° Rally Valle del Sosio, manifestazione valida per la Coppa rally di ottava zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo rally di zona riservato alle auto storiche
Marco Pollara e Daniele Mangiarotti, vincitori dell'ultima edizione |
Si preannunciano sfide interessanti al 15° Rally Valle del Sosio che si disputerà questo fine settimana in provincia di Palermo. Alla manifestazione, valida per la Coppa rally di zona a coefficiente 1,5 e il Trofeo rally di Zona, riservato alle auto storiche, hanno aderito 97 equipaggi.
Marco Pollara e Daniele Mangiarotti, attuali leader della classifica di campionato, saranno presenti con una Skoda Fabia Evo R5 e dovranno fronteggiare altre sei vetture della classe regina. La gara è organizzata dal comune di Chiusa Sclafani, in collaborazione con le amministrazioni di Bisacquino, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi, che compongono l'Unione dei comuni della Valle del Sosio.
Morto Gorbaciov. L'ultimo Segretario generale, il primo riformatore
Mikhail Sergheevic Gorbaciov |
di EZIO MAURO
Il ritratto del padre della perestroika: aveva 91 anni
"Slava Bogu", gloria a Dio, disse a sorpresa Mikhail Sergheevic Gorbaciov in quel cortile dell'asilo dov'erano schierati i bambini per salutarlo nella visita di Stato in Finlandia. I due corrispondenti che lo avevano seguito fino a quell'inutile coda del cerimoniale di giornata cercarono di raggiungerlo per chiedergli conto di quelle due parole clamorosamente estranee al vocabolario ufficiale sovietico, ma furono bloccati dagli uomini del Kgb mentre Raissa Maksimovna, la moglie del leader russo, lo portava via di fretta, avvertito il pericolo. La banda militare sulla piazza incominciò a suonare e la musica sovrastò il dubbio dell'eresia comunista finale, sospeso nell'aria: il Segretario Generale del Pcus credeva forse in Dio, nel segreto della sua coscienza comunista? Quattro anni dopo, ormai deposto dal potere, Gorbaciov potè finalmente rispondere privatamente a quella domanda:
Palermo. Apre Averna Spazio Open: da area industriale a epicentro culturale, ai cantieri culturali alla Zisa rinasce il padiglione 7
Il cosiddetto Spazio Incolto inaugura dopo un importante progetto di riqualificazione urbana portato avanti dal noto brand di amari in collaborazione con la comunità dei Cantieri Culturali alla Zisa. Si tratta di uno degli ultimi tasselli della imponente azione di rigenerazione urbana partita dall’acquisto dell’area delle ex fabbriche Ducrot. Una ricca programmazione culturale con l’obiettivo di rendere questo luogo una fucina creativa
PALERMO - Da area industriale, tra le più importanti del ‘900, a epicentro di produzione culturale di quella sfaccettata macchina che è la città di Palermo. Tutto pronto per il taglio del nastro di Averna Spazio Open. Il 31 agosto, il padiglione 7, il cosiddetto Spazio Incolto dei Cantieri Culturali alla Zisa aprirà i battenti dopo un importante progetto di riqualificazione urbana portato avanti da Averna, il noto brand di amari, in collaborazione con la comunità dei Cantieri Culturali alla Zisa.
martedì, agosto 30, 2022
Cgil e Fillea, ricordati i cinque morti sul lavoro per il crollo allo stadio di 33 anni fa. Il 9 gli edili allo stadio con le magliette per la campagna sulla sicurezza #bastamortisullavoro
Palermo 30 agosto 2022 – Oggi La Cgil Palermo e la Fillea Cgil Palermo hanno commemorato Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri, i cinque operai morti durante i lavori di ampliamento dello stadio “Renzo Barbera” per i mondiali di calcio Italia 90. Era presente, in rappresentanza del Palermo calcio, il direttore generale Giovanni Gardini.
E’ stata l’occasione per parlare di sicurezza dei lavoratori e per dare il via alla campagna di sensibilizzazione #bastamortisullavoro che si svilupperà il 9 con la partita Palermo-Genoa.
Cozzo Disi (Casteltermini), 4 luglio 1916: la più grande tragedia mineraria in Italia, morirono 89 operai, 34 rimasero feriti
Minatori della miniera di Cozzo Disi
di ELIO DI BELLA
Siamo in grado di ricostruire cosa avvenne in quella tragica mattina di quel maledetto 4 luglio del 1916 a «Cozzo Disi» ed a «Serralonga» grazie ad un documento rintracciato presso l’archivio di Stato di Agrigento, inventario 9, fascicolo 53, fondo tribunale di Agrigento. Sentenze penali, anno 1919.
La miniera più grande nella zona di Casteltermini, in provincia di Agrigento, è certamente quella di «Cozzo Disi» e qui è stato versato dagli zolfatai il maggior tributo di sangue e di sofferenze. Non molti sanno che proprio a «Cozzo Disi» si è verificata purtroppo la più grave sciagura mineraria italiana, con la morte di 89 operai e il ferimento di altri 34.
lunedì, agosto 29, 2022
Corleonesi senza virgolette, il nuovo libro di Nonuccio Anselmo
Negli anni Ottanta del Novecento lo scontro lessicale si fece duro: un trio di Corleone – Liggio-Riina-Provenzano – aveva conquistato Cosa nostra e aveva fondato un impero. Come chiamare gli adepti di questa organizzazione? Non c’era un nome comune di riferimento e quindi fu giocoforza cadere – per poliziotti, giudici e giornalisti – sulla facile locuzione Corleonesi. Ma corleonesi erano anche i nativi di Corleone che in grandissima maggioranza erano persone per bene che non avevano nulla a che fare con la mafia. Conclusione: la differenza fu affidata a delle volatilissime virgolette che ogni tanto scomparivano. Ai corleonesi senza virgolette è dedicato il nuovo libro di Nonuccio Anselmo, intitolato, per l’appunto, “Corleonesi senza virgolette”.
IL PERSONAGGIO. Nando dalla Chiesa: “Ci sono pezzi di società ancora vicini alla mafia”
Nando Dalla Chiesa |
Il ricordo del figlio del prefetto ucciso il 3 settembre 1982 assieme alla moglie e all’agente Russo: “Ho fatto tutto il possibile per mio padre e l’ho pagata”
di Salvo Palazzolo
«Il 3 settembre tornerò dove hanno ucciso mio padre», racconta Nando dalla Chiesa, scrittore, sociologo, da sempre impegnato a denunciare le collusioni della mafia col potere. Come faceva suo padre, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso da prefetto di Palermo il 3 settembre 1982, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo.
Nel 2004, aveva rinunciato a venire a Palermo per evitare strette di mano imbarazzanti con l’allora presidente della Regione: oggi Salvatore Cuffaro è tornato a decidere le sorti della campagna elettorale sostenendo l’attuale sindaco Roberto Lagalla. Non le crea un qualche imbarazzo?
«La questione delle mani da stringere me la risolverò per i fatti miei e chiederò aiuto ai carabinieri. Io starò con loro e con il prefetto, che tante cose importanti stanno organizzando».
Domani il ricordo dei cinque operai edili morti il 30 agosto 1989 per il crollo allo Stadio della Favorita a Palermo
Domani il ricordo dei cinque operai edili morti il 30 agosto 1989 per il crollo allo Stadio della Favorita a Palermo
Palermo 29 agosto 2022 – Domani la Cgil Palermo e la Fillea Cgil Palermo ricordano alle ore 9,30 la strage di 33 fa anni allo stadio “Renzo Barbera” con una deposizione di una corona sul luogo in cui avvenne l’incidente mortale in cui persero la vita cinque operai. Sarà presente il direttore generale del Palermo Football club, Giovanni Gardini, accompagnato dal suo staff.
domenica, agosto 28, 2022
Addio a Totó Rambo, storico capoultrà del Palermo, stimato anche dalle tifoserie avversarie
di PIETRO SCAGLIONE
Salvatore Nocilla, in arte “Totò Rambo”, scomparso stanotte all’età di 57 anni a causa di una setticemia, era uno dei più noti capi ultrà d’Italia, amato e rispettato non solo nella sua Palermo, ma anche nel mondo delle tifoserie italiane, sia avversarie sia amiche.
Una volta, nelle strade del capoluogo siciliano, comparve persino la scritta “Totò Rambo sindaco di Palermo” e il leader socialdemocratico dell’epoca Carlo Vizzini pensò davvero che potesse avverarsi, ma poi restò solo un’idea goliardica di qualche tifoso rimasto anonimo.
Qual è il mio rapporto con l'Italia ora? Mi sento come una donna sposata con un alcolizzato e che dice: "Mi ha promesso che cambierà"
di PETRA RESKI*
(Come sempre prima delle elezioni, ricapitolo il mio rapporto con l'Italia e mi chiedo se tra noi è ancora tutto a posto, se facciamo ancora sesso o semplicemente viviamo fianco a fianco).
Sono arrivata in Italia nel 1989 quando, a mia grande sorpresa, gli italiani sulla spiaggia di Castiglioncello non parlavano del miglior olio abbronzante ma del sistema di finanziamento illegale dei partiti da parte di socialisti e democristiani. Poco dopo ho realizzato il mio primo reportage a Palermo, dove si stava celebrando il secondo grado del maxi processo di Falcone e Borsellino - era poco prima della caduta del muro, c'era una grande speranza nell'aria: se il muro dovesse cadere, non potrebbero iniziare a vacillare anche le fondamenta della mafia?
Dalla Chiesa per chi non c’era: il fumetto del generale eroe
Tavola da «Le stelle di Dora» di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte |
di DAMIANO FEDELI
Per Solferino (e in ebook con il «Corriere» digitale) la graphic novel di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte. Progetto di Stato maggiore, Arma dei Carabinieri, Struttura per gli anniversari della Presidenza del Consiglio, il volume andrà nelle scuole a cura dei Carabinieri
L’ultimo fotogramma del film è noto. Una Autobianchi A112 color panna crivellata dai colpi di un Kalashnikov AK 47. Dentro, i corpi del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, prefetto di Palermo, e della seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, sposata appena due mesi prima. Subito dietro, nell’Alfetta blu della scorta, è stato ferito (morirà 12 giorni dopo) l’agente Domenico Russo. È una scena di guerra quella della sera del 3 settembre 1982, quarant’anni fa, in via Carini a Palermo.
Morra a Roccamena, “Parleremo di Mafia nella terra che ha ospitato i Messina Denaro"
EGIDIO MORICI
Ha terminato ieri la sua visita a Roccamena. Nicola Morra, presidente della Commissione nazionale Antimafia, ha voluto conoscere il territorio in cui i Messina Denaro (il padre don Ciccio ed il figlio Matteo) hanno trascorso parte della loro latitanza. In questa città, nell’ottobre dell’anno scorso la DDA di Palermo aveva cercato il latitante di Castelvetrano, in un blitz in cui furono indagate diverse persone ritenute a lui riconducibili.
E’ la cittadina di Bartolomeo Cascio, capomafia vicino a Leoluca Bagarella. Conosciuta non soltanto per la mafia. Soprattutto se pensiamo a ciò che è successo recentemente, con l’arresto della moglie del maresciallo, per la gestione dello Sprar di Roccamena e il presidente del consiglio comunale (ed ex sindaco) indagato per istigazione alla corruzione (ne abbiamo scritto QUI e QUI).
Ernesto Basile, il gigante dell’architettura moderna
Danilo Maniscalco
Docente di Architettura Tecnica e Architettura tra le aule di Regio Istituto di Applicazioni per ingegneri e architetti e Regia Accademia di Belle Arti di cui fu anche direttore, animatore e fulcro del Circolo artistico palermitano, scompariva nell’estate di novanta anni fa Ernesto Basile, maestro Art Nouveau annoverato da Gustavo Giovannoni tra i pochi eccelsi ad avere costituito una scuola “moderna” di respiro europeo insieme a Otto Wagner e Theodor Fischer nella triade Palermo-Vienna-Stoccarda come “luoghi di scuola”.
L’intera vita vissuta immerso nella bellezza tra natura e artificio, tradizione e innovazione, per la famiglia, gli allievi e per l’arte, dando costantemente prova di quella rara sensibilità artistica unita alla grande conoscenza tecnica in grado di costruire luoghi e oggetti dal raffinato e calibratissimo gusto estetico ancor oggi apprezzati in tutta Europa e pian piano riscoperti e ammirati nella sua città che il 20 novembre 2018 lo ha proclamato quale nuova icona urbana laica. Il primo progetto ”eclettico” in tandem col padre Giovan Battista Filippo nella Casa rossa a Santa Flavia nel 1878, la laurea a Palermo e l’esperienza tra Roma in cui progetta la villa per il pittore Josè Villegas y Cordero dopo l’assistentato con Enrico Guj, e il progetto per la Avenida de Libertaçao in Brasile nel 1888; i concorsi di architettura e dunque il ritorno definitivo in città nel 1891
Lsu a Corleone, dal Tar no all’assunzione al Comune: i giudici accolgono la linea dell’amministrazione
Fabio Geraci
Corleone - Senza la sostenibilità economica i Comuni non sono obbligati a stabilizzare gli Lsu, in altre parole è possibile procedere con le assunzioni ma solo se il pagamento degli stipendi è garantito dal rischio di un default che potrebbe essere provocato dalla mancata copertura finanziaria dell’operazione.
A chiarire la situazione è una sentenza della seconda sezione del Tar per la Sicilia, a firma del presidente Nicola Maisano, che ha respinto il ricorso di un lavoratore socialmente utile di 25 anni contro la decisione del Comune di Corleone che non lo aveva inserito nel piano delle assunzioni a titolo definitivo. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicolò Nicolosi e assistita dall’avvocato Girolamo Rubino, alla luce del bilancio comunale aveva approvato alcune delibere con cui era stata costretta
sabato, agosto 27, 2022
Palermo, centro storico: arrestati due rapinatori seriali ai danni di turisti e di avventori di locali
I Carabinieri della Stazione PA-Piazza Marina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di due persone, un 33enne e un 27enne, destinatari della custodia cautelare in carcere, per aver concorso in 5 rapine aggravate e 2 estorsioni commesse nella zona del centro storico ai danni di avventori di locali e turisti.
I fatti, secondo il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri nel corso dell’attività e sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, sono ascrivibili al periodo tra la scorsa fine di luglio e ferragosto, quando i 2 indagati hanno messo a segno numerosi colpi anche mediante l’uso di armi e di violenza, facendosi consegnare contanti e telefoni cellulari e obbligando, in alcuni casi, le vittime, a prelevare somme di danaro da bancomat:
- 4 rapine ed un’estorsione, commesse nelle date del 28 e 29 luglio, 12 e 13 agosto, per le quali ha proceduto l’Arma dei Carabinieri
Palermo, stretta nei controlli dei carabinieri nel centro storico e vicino agli ospedali.
Negli ultimi giorni i Carabinieri di Palermo hanno incrementato l’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione degli episodi di criminalità diffusa nell’area del centro storico e nei pressi degli ospedali.
I militari della Stazione Centro hanno arrestato un 19enne ritenuto responsabile di due rapine in danno di altrettanti passanti. I Carabinieri hanno sorpreso il giovane, in piena zona movida, poiché quest’ultimo, dopo aver minacciato e strattonato due ragazzi, uno dei quali appena quattordicenne, aveva tentato di impossessarsi di tutto il denaro in loro possesso, in un caso riuscendoci. A quel punto è stato bloccato ed arrestato e, su disposizione della Procura delle Repubblica, portato nel carcere dei “Pagliarelli”.
giovedì, agosto 25, 2022
San CIPIRELLO. Mitra e bombe per la strage di carabinieri del 1949
In azione la banda Giuliano, i due militari Fiorenza e Calabrese avevano 22 e 23 anni
Leandro Salvia
SAN CIPIRELLO - Il 25 agosto del 1949 gli uomini della banda Giuliano assaltarono la caserma del nucleo anti-banditismo in via Garibaldi. Erano le 21 e l’agguato con mitra e lanci di bombe a mano durò circa 20 minuti. A perdere le vita furono Giuseppe Fiorenza e Giovanni Calabrese, due carabinieri siciliani di 22 e 23 anni. I primi colpi furono sparati mentre i due militari del reparto uscivano per perlustrare le vicinanze del paese. La prassi voleva che, proprio per prevenire eventuali imboscate, i carabinieri lasciassero la caserma a coppie distaccate l’una dall’altra.
Unione degli Universitari (Udu) Palermo: Aumento degli #affitti per #studenti fuorisede. Le conseguenze le pagano sempre gli studenti
A settembre inizieranno le lezioni per il nuovo anno accademico di UniPa, che segnerà il ritorno della didattica in presenza per la stragrande maggioranza degli studenti e studentesse. Il ritorno in presenza, come prima dell'inizio della pandemia, significa anche il ritorno di moltissimi studenti fuori sede, che in questi due anni hanno avuto la possibilità di seguire attraverso la didattica a distanza.
"Gli studenti fuori sede adesso stanno incontrando delle difficoltà in merito all'affitto di una stanza. - dichiara Valerio Quagliano, coordinatore dell' UDU Palermo - Unione degli Universitari - Se negli anni passati era difficile trovare una stanza ad un prezzo ragionevole ed accessibile per gli studenti fuori sede, quest’anno lo è ancora di più. Stando ad un’analisi effettuata dal portale immobiliare.it, i prezzi delle stanze singole sono aumentati dell’ 11% rispetto al 2021, giungendo ad un prezzo medio nazionale di €439 per una stanza singola, il che ha comportato un aumento fortissimo della domanda di alloggio e un calo dell’offerta."
«Riina fu catturato grazie a Lombardo»
Trattativa Stato-mafia, i giudici nella motivazione: il maresciallo ebbe una soffiata fondamentale
Fabio Geraci
Fu sua l’indicazione decisiva che permise agli uomini del Ros di catturare Totò Riina nel covo di via Bernini, ma per questa intuizione investigativa non ricevette alcun riconoscimento. Anzi il maresciallo Antonino Lombardo non fu nemmeno difeso dai suoi superiori quando, durante la trasmissione televisiva Tempo Reale di Michele Santoro, gli allora sindaci Leoluca Orlando e Manlio Mele (che guidava il Comune di Terrasini), insinuarono che fosse colluso con la mafia. Con il suo bagaglio di contatti creati sul territorio, Lombardo era diventato l’unico carabiniere con cui il boss Tano Badalamenti, in prigione negli Usa, era disposto a parlare, tanto che il mafioso aveva chiesto di essere scortato proprio da lui in occasione del suo rientro in Italia per testimoniare al processo Andreotti: un viaggio che però non si fece mai perché, pochi giorni prima del volo, il maresciallo era finito sotto attacco in tv.
Ripartono da Corleone i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie dell’Alto Belice Corleonese grazie alla collaborazione tra Libera, Libera Terra e la CGIL di Palermo.
L’iniziativa si svolgerà dal 29 agosto al 4 settembre e vedrà la partecipazione di giovani e meno giovani provenienti da tutta Italia.Corleone, 25 agosto 2022 – Dopo due anni di pausa forzata, a causa della pandemia, i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie di E!state Liberi!, nell’Alto Belice Corleonese, ripartono da Corleone. E!state Liberi! è un progetto promosso dall’associazione Libera, finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell'antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso specifici momenti di impegno concreto in collaborazione con gli attori sociali dell’associazione.
Suicidi elettorali
di Giuseppe Savagnone
Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu. Scrittore ed Editorialista.
La rottura dei 5stelle in Sicilia
L’improvvisa decisione dei 5stelle di rompere l’alleanza che li legava al PD, in vista delle elezioni regionali siciliane (fissate per il 25 settembre insieme a quelle nazionali), è solo l’ultima di una serie di scelte politiche, fatte da diversi partiti, che stanno caratterizzando questa vigilia elettorale e che non sembra esagerato definire suicidi annunciati.
mercoledì, agosto 24, 2022
OGGI 24 AGOSTO A CORLEONE SUONANO GLI AFA, STORICA BAND PALERMITANA
Il gruppo nasce a Palermo nel 1982 inserendosi nel ristretto ambito dell'underground musicale palermitano del periodo, influenzato dalle sonorità punk e post/punk di oltremanica. Il battesimo del palco avviene il Dicembre dell' ‘82 in una convention auto-organizzata assieme alle altre band in attività in quel periodo (Tetronotte – Sudxt e altre) in un piano cantinato denominato “Frigo”.
martedì, agosto 23, 2022
ANNIVERSARI. L’inno alla pace di Sisifo
Le fatiche di Sisifo, olio su tela di Antonio Zanchi (1660-1665 circa). Sepia Times/Universal Images Group via Getty Images
di FILIPPO LA PORTA
La lezione etico-politica di Camus resta una delle eredità più preziose del secolo scorso. A ottant’anni dal suo capolavoro
Si ritiene generalmente che un’attenzione ostinata, paziente alle sfumature sia un esercizio ozioso, e che invece nella vita morale bisogna andare virilmente all’essenziale. Eppure si tratta di una falsa radicalità, come ci ha mostrato Albert Camus, e proprio in situazioni estreme come la guerra. Vediamo in che modo. Ricorre proprio quest’estate l’anniversario del Mito di Sisifo(1942, pubblicato qualche mese dopo Lo straniero ) di Camus. Non sarà inutile interrogarsi sull’unico caso, nell’intero Novecento, di un libro che partendo da una premessa nichilista (la vita non ha senso) conclude nella celebrazione della vita, del qui ed ora, della forza del presente. Sisifo, nel mito greco, ridiscende ogni volta dalla montagna a spingere di nuovo il masso rotolato giù. Un destino assurdo, un «lavoro inutile e senza speranza».
LA SERIE ANIME ANIMALI/AFFINITÀ ELETTIVE. Il nostro pianeta delle scimmie
Non lo dimostrano solo il dna, o gli studi sul campo di Dian Fossey e Jane Goodall: perfino un racconto di Franz Kafka intitolato “Una relazione” ci ricorda che i primati non sono antenati, ma fratelli. E capirlo aiuta a conoscerci. In questa serie sui nostri vicini non umani Serenella Iovino racconta i legami tra animali e letteratura
Nel 1917 Franz Kafka pubblica un racconto intitolato Una relazione per un’accademia. Il conferenziere invitato a parlare è un signore che si presenta come Pietro il Rosso. Brillante e ben vestito, si distingue dagli illustri colleghi per un unico dettaglio: è una scimmia. Anzi lo era: e l’argomento della relazione è proprio la sua «trascorsa vita di scimmia», che lui ha deciso di barattare con una più confortevole vita umana dopo essere stato catturato in Africa. Gli è bastato, dice, imparare poche cose: sputare, fumare la pipa e bere acquavite. Con la prima ubriacatura ha iniziato a parlare (ha detto «Olà»).
domenica, agosto 21, 2022
IL VIAGGIO. Nei campi con contratti e orari regolari. Tra imprese e diocesi scommessa vinta
di ANTONIO MARIA MIRA
Abdullah, David, Emmanuel, Happiness detto 'Felice', Joy, Raji detto Andò, compaiono e scompaiono tra le piante del grande frutteto. Raccolgono pesche. Rapidamente riempiono i cestelli e poi li caricano sul rimorchio di un piccolo trattore. Si muovono con facilità malgrado il terreno sconnesso. Hanno tutti le scarpe regolari da lavoro. Perché sono braccianti regolari, con contratto e orari regolari e presidi di sicurezza.
Siamo a Riesi (Caltanissetta), nei frutteti della Ecofarm OP, che produce pesche, albicocche e uva da tavola. Il 50% del fatturato dall’export. 10 dipendenti fissi e 300 stagionali, tra di loro 20 immigrati, di Somalia, Nigeria, Marocco e Pakistan, grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana nell’ambito del Progetto Presidio e con l’Ufficio Migrantes. A disposizione anche un pullmino per trasportare i braccianti, guidato da uno di loro, togliendo uno degli 'affari' dei caporali. Non l’unica azienda coinvolta. Sono 80 gli immigrati inseriti nei percorsi lavorativi e 6 le aziende che li hanno assunti, più altre per i tirocini. A Delia, Riesi, San Cataldo e Santa Barbara. Non solo aziende agricole, c’è perfino una tipografia. E questo in appena un anno.
L’INEDITO. La ragionevole speranza di Pasolini
di PIER PAOLO PASOLINI
Nel 1965 alla Pro Civitate Christiana in un convegno l’intellettuale contestava gli assunti irrazionali e moralistici degli interventi «Serve una cultura comune». Riemerge dagli archivi il testo dattiloscritto, testimone di una stagione di fiducia. Negli anni poi il pensiero pasoliniano si sarebbe fatto pessimista
Io vorrei fare prima un’osservazione preliminare se vuole chiamare terminologica. Fare poi due o tre osservazioni magari un po’ polemiche su quello che ho sentito; non ho sentito tutti gli interventi e alla fine fare una dichiarazione di quella che secondo me è la speranza anche se in modo molto schematico. L’osservazione terminologica è questa. Mi pare che si usi la parola speranza in un modo un po’ plurivalente non voglio dire ambiguo, perché l’ambiguità suppone due tipi di speranze. E invece qui quando usiamo la parola speranza contemporaneamente si significa una speranza particolare che è quella di ognuno di noi. Per esempio un cattolico usa la speranza nell’accezione cattolica del termine, ma contemporaneamente si ha l’occhio presente al significato che questa parola può avere per un marxista e per un esistenzialista oppure speranza come pura vitalità e così via.
Terremoto in provincia di Palermo, scossa di 4.2 alle porte di Giuliana avvertita fino a Sciacca
La mappa della scossa sismica registrata a Giuliana
Trema la terra in provincia di Palermo. Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato registrato dagli strumenti dell’Istituto di geofisica e vulcanologia a un chilometro a est di Giuliana alle 6,52. Il sisma è stato localizzato a una profondità di 4 km. La scossa è stata avvertita fino a Sciacca, ma soprattutto nei comuni più vicini all'epicentro, in particolare Chiusa Sclafani, Bisacquino, Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Burgio, Sambuca di Sicilia. Al momento non sono segnalati danni.
Un'altra scossa di terremoto, di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 6,14 nel Canale di Sicilia, al largo di Pantelleria a una profondità di 38 km.
sabato, agosto 20, 2022
A Ficuzza (Corleone), ricordato il 45° anniversario dell’assassinio mafioso tenente colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e del prof. Filippo Costa
Un momento della cerimonia
Erano presenti il Prefetto Giuseppe Forlani, il Comandante Interregionale Carabinieri, Generale Riccardo Galletta, il Comandante della Legione ‘Sicilia’, Generale Rosario Castello, il Comandante Provinciale, Generale Giuseppe De Liso, l’arcivescovo di Monreale mons. Gualtiero Isacchi, il Sindaco di Corleone, dott. Nicolò Nicolosi, e la signora Benedetta Russo, figlia del colonnello Russo
Oggi, 20 agosto, ricorre il 45° anniversario della barbara uccisione del Ten. Col. Giuseppe Russo e del Prof. Filippo Costa, avvenuta il 20 agosto del 1977 a Ficuzza, frazione del Comune di Corleone, nei pressi della Real Casina di Caccia del re borbonico Ferdinando IV.
venerdì, agosto 19, 2022
Rider, anche Uber condannata dal Tribunale di Palermo a fornire in estate i dispositivi per fronteggiare le consegne durante le alte temperature
Palermo 19 agosto 2022 - Il giudice di Palermo, Giuseppe Tango, ha accolto il ricorso di urgenza presentato da un rider di Uber, Dario Distaso, assistito dai legali di Nidil Cgil Giorgia Lo Monaco, Matilde Bidetti, Carlo De Marchis Gomez, per le condizioni di lavoro durante il periodo estivo, che per il rider si traduce in lunghe ore in bici o in moto esposti al sole per effettuare le consegne a domicilio.
Torino, svastica con spray sulla lapide di Tina Anselmi. Anpi: “Atto vergognoso e vigliacco, la condanna sia unanime”
"Per noi la memoria conta. E conta indignarsi per questi inqualificabili gesti": è il commento del segretario Pd Enrico Letta, che ha pubblicato la foto della lapide danneggiata. Anselmi, morta nel 2016, è stata la prima donna ad avere ricoperto la carica di ministro nella Repubblica Italiana. Fu partigiana
A Torino è stata danneggiata la lapide intitolata a Tina Anselmi, partigiana e prima donna ad avere ricoperto la carica di ministro nella Repubblica Italiana. È stata tracciata una svastica con uno spray di vernice nera. “Bisogna essere dei vigliacchi e degli ignoranti per imbrattare con il simbolo del male assoluto la targa a Mirafiori Nord di una donna mite e coraggiosa come Tina Anselmi. Vergognatevi”. È il commento di Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2, dove si trova il giardino di via San Marino al cui interno è stabilita la lapide. “Per noi la memoria conta. E conta indignarsi per questi inqualificabili gesti”, ha twittato invece il segretario del Pd Enrico Letta, pubblicando l’immagine dell’imbrattamento.
Palermo. Gli animalisti non si arrendono: «Torneremo ancora in piazza»
Una denuncia contro gli gnuri: ci hanno insultati e minacciati Il 10 nuova protesta per fermare le carrozze trainate da cavalli
ANNA CANE
Gli animalisti ci riprovano. Il prossimo 10 settembre saranno di nuovo in piazza per dire no allo sfruttamento dei cavalli che trainano le carrozze, ma sperano di non trovare stavolta i cocchieri a sabotare la loro manifestazione come è accaduto l’altro ieri. Il sit-in organizzato da Enrico Rizzi, di Un atto d'amore onlus, che aveva coinvolto numerose associazioni animaliste per la campagna di sensibilizzazione sul tema delle carrozze a traino animale, è stato boicottato dai cocchieri, che si sono presentati con fischietti e megafono.
Vaccinazioni, mammografie: camper dell’Asp, via al tour da lunedì prossimo a Chiusa Sclafani
Fabio Geraci
Previsti pure esami per rintracciare la presenza di tumori negli uomini
Vaccinazioni anti Covid e tradizionali ma anche esami per rintracciare la presenza di tumori negli uomini e nelle donne. Li offre gratuitamente l’Asp nel suo progetto di prevenzione che riprenderà lunedì prossimo da piazza Castello a Chiusa Sclafani: dalle 9.30 alle 16.30 gli operatori dell’azienda sanitaria, a bordo del camper e dell’ambulatorio mobile, accoglieranno gli utenti provenienti da tutto il comprensorio, i quali potranno aderire all’iniziativa senza ricetta e con accesso diretto. Durante l’open day sarà possibile effettuare la mammografia e il Pap Test (o Hpv Test), che serve a individuare il tumore del collo dell’utero, consigliato per la popolazione femminile di età compresa tra 25 e 64 anni.
Palermo, 19 agosto 2022. Cerimonia in occasione del 73mo anniversario dell’eccidio dei carabinieri a Passo di Rigano
Era l’anno 1949 quando il 19 agosto, alle ore 18, la banda GIULIANO assaltò con bombe a mano e raffiche di mitra la caserma di Bellolampo. I Carabinieri in servizio respinsero l’assalto e lanciarono l’allarme.
Subito partirono da Palermo i rinforzi a bordo di “camionette”. Giunti a Bellolampo, effettuarono il rastrellamento dell’area in condizioni difficili sia per l’aspra orografia del terreno sia per l’orario notturno. Visto l’esito negativo, verso le ore 21.00 si avviavano per far rientro nelle proprie caserme.
Ma intorno alle 21.30, a Passo di Rigano, l’ultimo autocarro della colonna fu investito in pieno dalla deflagrazione di una mina tirata da un filo.
mercoledì, agosto 17, 2022
Stop ai cavalli per le carrozze, in piazza cocchieri e animalisti: momenti di tensione a Palermo
Un momento della manifestazione a piazza Verdi
di ANNA CANE
Da una parte le associazioni animaliste che chiedono la tutela della salute e del benessere degli animali, dall’altra parte i 48 cocchieri palermitani che vantano una tradizione lunga secoli e vogliono proteggere il loro posto di lavoro. In mezzo vi sono gli agenti della Digos che cercano di far dialogare le parti senza insulti e toni grossi. Tutti i tentativi sono vani. Non si trova un compromesso.
Gli animalisti chiedono l’abolizione delle carrozze e la sostituzione delle stesse con veicoli elettrici per non maltrattare i cavalli, i cocchieri, invece, che con questo lavoro mantengono le loro famiglie, garantiscono di rispettare ogni giorno l’ordinanza sindacale che prevede il divieto di circolazione dalle 12,30 alle 16 e dalle 13 alle 15,30 nei giorni in cui viene rilevata una temperatura superiore ai 37 gradi.
A Vulcano, grazie alla segnalazione di una cittadina, viene salvata una capretta selvatica rimasta incastrata in un pendio
La capretta incastrata nel pendio (Ph. Valeria L'ambrosa) |
PIETRO SCAGLIONE
L'isola di Vulcano festeggia il salvataggio di una capretta selvatica rimasta per 4 giorni incastrata in un pendio a picco sul mare, nella costa di levante. Tutto inizia quando l'avvocatessa messinese Valeria L'Ambrosa dal mare si accorge che una capretta selvatica è incastrata nel pendio, senza potere salire o scendere. Subito segnala il problema nel gruppo facebook Vulcano 2022...IO CI SARÒ pubblicando la foto e poi avvisa Carabinieri, Vigili del fuoco ed Enpa Sezione Isole Eolie.
CARABINIERI NAS. CONTROLLI DI FERRAGOSTO ALLE CASE DI RIPOSO: BLATTE IN CUCINA ED OPERATORI IN STATO DI EBBREZZA
In concomitanza con il periodo di Ferragosto, i Carabinieri NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno rafforzato i controlli presso le strutture socio-sanitarie e ricettive per anziani e disabili. La campagna è stata pianificata al fine di verificare il rispetto dei livelli di assistenza e di cura in un periodo caratterizzato da un aumento della domanda di ospitalità contrapposta ad una riduzione degli operatori dovuta alla fruizione di ferie e riposi lavorativi.
Negli ultimi giorni, i Carabinieri NAS hanno ispezionato, sull’intero territorio nazionale, 351 strutture, tra residenze assistenziali assistite (R.S.A.), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, individuandone 70 irregolari, pari al 20% degli obiettivi controllati, contestando 127 sanzioni penali e amministrative, per oltre 40 mila euro.
OMICIDIO TROVATO: APPLICATA MISURA CAUTELARE IN CARCERE NEI CONFRONTI DEL PRESUNTO AUTORE
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica del Capoluogo, condividendo l’ipotesi accusatoria, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di trentenne, di origini siciliane ma emigrato e residente nel Nord Italia, ritenuto responsabile dell’omicidio di Trovato Vincenzo, avvenuto alle prime ore del 12 agosto scorso, nei pressi di un lido di Balestrate.
L’indagato era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della polizia giudiziaria, i Carabinieri della Compagnia di Partinico, il 12 agosto scorso, all’esito delle indagini eseguite nell’immediatezza dei fatti, che avevano consentito di raccogliere un circostanziato quadro indiziario a carico dello stesso per il reato di omicidio.
martedì, agosto 16, 2022
I bronzi di Riace: Guerrieri, dei, anzi uomini
di ANNA MALLAMO
Sono venuti dal mare, come tanti miti, simboli e idoli sacri. Come i conquistatori e i pellegrini, come i salvatori e i naufraghi. Li abbiamo subito sentiti come «nostri», li definiamo tuttora simbolo «identitario», e sono universalmente noti come «Bronzi di Riace», legati per sempre alla Calabria, anche se sono stati soltanto ritrovati in quelle acque, il 16 agosto di 50 anni fa.
Ma in essi splende – sia pure circonfuso d’enigma – quel mondo antico a cui sentiamo oscuramente, luminosamente di appartenere. Anzi, su tale appartenenza è fondata buona parte della nostra identità e persino del nostro orgoglio, come se richiamarsi a un’eredità di splendore, per quanto lontana nel tempo, possa superare qualsiasi bruttura e bassezza del presente e del passato prossimo. In qualche modo misterioso – che ha a che fare col lavorìo silenzioso degli archetipi, col modo in cui la tradizione ci innerva e ci agisce, e il racconto del passato, sia pure talora favolisticamente ricostruito, può ancora motivare il presente – quest’appartenenza rivendicata è autentica, e percepibile con immediatezza, quando ci si trova al cospetto delle due statue.
I bronzi di Riace. Due fratelli, due nemici, due eterni miti...
di Giorgio Gatto Costantino
Per comprendere la grandezza del mito dobbiamo lasciare le rassicuranti categorie quotidiane dello spazio-tempo per tornare indietro non di 50 ma di 2520 anni; ossia il nostro breve lasso temporale oggetto dell’odierno festeggiamento più i quasi due millenni e mezzo che ci separano dalla fusione delle argille di Argo che diedero vita agli immortali Bronzi di Riace.
E una volta attraversati gli evi al contrario, guardiamo ancora indietro, al tempo che si perde nel mito nella foschia insidiosa della piana di Tebe. Qui troviamo due fratelli, Eteocle e Polinice. Sono colmi d’odio reciproco e pronti a scannarsi per decidere chi dovrà governare sulla città nella consapevolezza che nessuno dei due sopravvivrà all’inesorabile scontro. Nel mezzo, a tentare di dividerli, la madre Giocasta, la sorella Antigone e l’indovino Tiresia. Affacciato sul mito il poeta Eschilo che fissa la scena e la tramanda ai posteri.