Protestano la Cgil e due presidi, Giusto Catania e Di Bartolo
ANNA CANE
Arriva la prima tranche di fondi per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nella distribuzione, risultano in numero preponderante le scuole superiori rispetto a quelle del primo ciclo. Si tratta di un Piano, voluto fortemente dal Ministero dell’istruzione, contro la dispersione scolastica e le povertà educative. Dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli Avvisi per gli Enti locali, si entra ora nella seconda, quella dedicata alle scuole, con fondi che arrivano direttamente agli istituti scolastici per migliorare i risultati negli apprendimenti di studentesse e studenti. Ma solo un terzo delle scuole siciliane ha ricevuto i contributi. E in città, paradossalmente, a rimanere a bocca asciutta sono alcuni degli istituti che operano proprio in contesti difficili, dove l’indice di dispersione scolastica è più alto della media nazionale, come al Cep e allo Sperone.
Per i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi Giuliana Saladino e Sperone- Pertini si tratta di «un evidente errore» e chiedono revisione del decreto del Ministro Bianchi. Anche l’istituto comprensivo Lombardo Radice, che ora comprende anche la Nuccio Verga di Ballarò, con migliaia di alunni non hanno preso neanche un euro. «Appare alquanto strano che gli istituti comprensivi che operano in territori particolarmente difficili come San Giovanni Apostolo-Cep e Sperone, siano stato esclusi dal riparto delle risorse – dicono Giusto Catania e Antonella Di Bartolo rispettivamente dirigenti scolastici dell’istituto Giuliana Saladino e dello Sperone – Pertini -. Paradossalmente paghiamo il fatto che in questi anni abbiamo attivato processi virtuosi, dimostrando che è possibile abbattere l’evasione scolastica con l’impegno quotidiano. Ma continuiamo a ritenere importante che le scelte faticose di questi anni abbiamo un riconoscimento da parte dello Stato al fine di dare continuità all’azione nel territorio». Il segretario generale Cgil Mario Ridulfo e il segretario generale Flc Cgil Fabio Cirino hanno già inviato una richiesta di incontro al prefetto. «Ci sono scuole negli stessi quartieri a rischio – dicono i due sindacalisti - che prendono 368 mila euro e altre zero. E saltano agli occhi i 74 mila euro alla Falcone allo Zen quando agli istituti magistrali vanno più di 300 mila euro». (*ACAN*)GdS, 1/7/2022
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