ENZO GANCI
Era arrivato a Monreale il 26 aprile del 2013, preceduto dalla fama di vescovo antimafia, per aver negato, d’intesa con le forze dell’ordine, i funerali pubblici al boss di Gela, Daniele Emmanuello. Il suo ingresso in cattedrale, come successore di monsignor Salvatore Di Cristina, fu salutato da una vera e propria ovazione.
Da allora sono passati poco più di nove anni, che si sono conclusi ieri, quando monsignor Michele Pennisi ha dato il suo saluto ufficiale alla diocesi di Monreale che ha retto, da arcivescovo fino al 28 aprile scorso e da amministratore apostolico da quel giorno in poi. Si conclude, pertanto, per sopraggiunti limiti di età, l’esperienza del presule nato a Licodia Eubea, provincia di Catania, 75 anni fa.
Il 31 luglio prossimo, in cattedrale, Monreale saluterà il nuovo arcivescovo, don Gualtiero Isacchi, sacerdote della diocesi di Albano Laziale, provincia di Roma, che sarà ordinato proprio nel duomo normanno, diventando il 59° arcivescovo della diocesi monrealese, la più grande della Sicilia.
Ieri mattina, pertanto, in una cattedrale piena di fedeli provenienti da diverse zone dell’Isola, monsignor Pennisi, non senza emozione, si è congedato, in occasione del ventesimo anniversario della sua ordinazione episcopale. Nel corso della sua lunga omelia, il presule ha salutato tutti, ripercorrendo le tappe della sua permanenza sotto il Pantocratore.
«Riandando indietro nel leggere ogni istante della mia vita – ha detto Pennisi – tutto mi sembra un sogno impossibile. Quello che mi è accaduto non è frutto del caso, né tantomeno delle mie capacità, ma della grazia di Dio, che nella sua misericordia mi ha chiamato ad essere cristiano e presbitero e vent’anni fa vescovo prima della diocesi di Piazza Armerina e poi di questa arcidiocesi di Monreale. Ringrazio il Padre di ogni dono per il cammino pastorale che mi ha fatto compiere in questi anni. Sono sicuro che questo cammino proseguirà con il cammino sinodale avviato ora per tutta la Chiesa e per la nostra Chiesa sotto la guida del nuovo Pastore, monsignor Gualtiero Isacchi. A conclusione del mio servizio episcopale in questa amata Chiesa di Monreale – ha aggiunto Pennisi – , mentre chiedo perdono per tutte le mie mancanze, mi è particolarmente gradito e doveroso rivolgere un vivo ringraziamento a tutti coloro che mi hanno collaborato nel mio ministero episcopale. In questi anni vi ho incontrato nelle chiese, nei luoghi di aggregazione, sulle piazze e sulle strade della nostra diocesi: tutti siete e rimarrete nel mio cuore».
Il saluto ufficiale dell’amministrazione comunale monrealese lo ha effettuato l’assessore Geppino Pupella, che ha ringraziato l’arcivescovo per l’opera pastorale svolta nel corso del suo mandato episcopale. «In questi nove anni la sua presenza e il suo conforto non sono venuti mai meno – ha affermato l’assessore – in circostanze difficili primo fra tutti il periodo pandemico e anche in momenti di grande disagio sociale e di emergenze occupazionali o di eventi calamitosi. Esprimo devoti sentimenti di riconoscenza unitamente agli auguri più vivi per i suoi impegni pastorali che porterà avanti nella sua città natale vicino ai suoi affetti familiari». Il presidente del Consiglio comunale, Marco Intravaia, infine, a nome dell’assise, ha ringraziato Pennisi esprimendo gratitudine «per la dedizione profusa in favore della nostra comunità e della diocesi in questi nove anni del suo episcopato». (*ega*)
GdS, 3 luglio 2022
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