lunedì, giugno 13, 2022

Una Marina di libri, la lettura vince Oltre 15 mila i visitatori


Savatteri: «Siamo il terzo polo fieristico del settore ma spazi non del tutto adeguati»

SIMONETTA TROVATO

Quasi novanta editori e un buon 20 per cento in più di pubblico: Una Marina di Libri archivia l’ultima edizione raccogliendo i visitatori sotto il maxischermo per Palermo-Padova: come dire, se non puoi vincere il nemico (della cultura), unisciti a lui. Scelta intelligente che ha fatto sì che la gente sciamasse tra gli stand fino a qualche minuto prima del calcio d’inizio. Per il resto, anche questa edizione si è srotolata come d’abitudine, con tanti scrittori sul palco, il pubblico incuriosito dai nomi più noti, i tributi necessari, un grande spazio per i bambini, una spruzzata di musica, tante letture e, novità, le letture musicali all’alba con brani di Pier Paolo Pasolini, ma anche di Giuliana Saladino e Leonardo Sciascia, affidate ai giovani allievi del Teatro Biondo, Giuseppe Bongiorno, Dario Coco, Ginevra Di Marco, Giorgia Indelicato, Chiara Peritore e Marcello Rimi, accompagnati dal sassofono di Salvatore Gorgone, allievo del Conservatorio.

Tutto seguito con attenzione dal gruppo editoriale del Giornale di Sicilia, quest’anno media partner del festival. Il direttore artistico Gaetano Savatteri è pronto a tirare le somme: «Eravamo preoccupatissimi - dice - la Marina nei giorni delle elezioni, della partita …. Eppure abbiamo avuto il 20 per cento di visitatori in più, oggi (ieri, ndr) a metà giornata eravamo a 15 mila, ma a chiusura saranno stati molti di più. L’idea della partita è stata vincente, non potevamo ignorarla e, seguendo Andrea Marcolongo, abbiamo deciso di allestire uno spazio per seguirla, viverla insieme, e dare una possibilità anche agli espositori. Gli editori sono complessivamente contenti, anche se la spazio non ci ha aiutato. Villa Filippina non nasce per ospitare una fiera, ombra, luce, sole, caldo, pioggia. Siamo all’aperto con tutti i rischi del caso». In effetti tra gli editori c’era qualcuno che lamentava lo spazio non adeguato.

«Siamo il terzo polo fieristico del libro in Italia, dopo Torino e Roma che però si svolgono al Lingotto e alla Nuvola - aggiunge - . Qui manca uno spazio adatto, ed è faticoso doversi arrangiare in luoghi storici, affascinanti e creativi ma non funzionali». Insomma una fiera da scarpe impolverate. «Sì, basta saperlo prima». La Marina cosa può diventare? «Cosa vogliamo farne? Io stesso me lo chiedo. Vogliamo sempre arrivare all’ultimo minuto, senza soldi, senza sostegno, senza delibere, senza autorizzazioni? Non è un problema della Marina di Libri, ma di tante manifestazioni. Diteci se volete che restiamo con le scarpe impolverate». Cosa manca? «Una finestra bella e grande sulla narrativa straniera: Palermo multiculturale è pronta ad accoglierla, ma bisogna organizzare per tempo». Edizione 2022, forse troppo insistente su certi temi? «Senza monopolizzare la Marina sul trentennale delle stragi, ci stavamo però proprio nel mezzo. Non potevamo ignorarlo, ma abbiamo cercato di non strafare - conclude Savatteri -. E anche l’omaggio a Pasolini è stato bello, evitando la retorica delle celebrazioni».

Gts, 13/6/22

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