Il 9 giugno a Messina (aula Accademia dei Pericolanti nella sede del rettorato dell’Università degli studi di Messina a piazza Pugliatti 1 e l’indomani a Palermo (nella sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia in via Bernini 52 si terrà un corso nell’ambito della formazione professionale obbligatoria continua dal titolo “Quattro centesimi a riga” – Il precariato nel giornalismo, quale professione per il futuro.
RELATORI:
- Roberto Ginex, segretario regionale Assostampa Siciliana
- Roberto Gueli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia
- Riccardo Arena, consigliere nazionale Odg
- Lucio Luca, vicecaporedattore de La Repubblica, autore di “Quattro centesimi a riga”
- Valerio Tripi, già precario quotidiano la Repubblica
- Tiziana Tavella, presidente del Consiglio regionale Assostampa Sicilia
Programma:
Pressioni psicologiche, mobbing, sfruttamento, precarietà, salari al di sotto della decenza, minacce della criminalità. Così lavora la maggior parte dei giornalisti italiani, i due terzi secondo le stime delle organizzazioni sindacali, visto che soltanto una minima percentuale può contare oggi sul sospirato articolo 1 che garantisce – o dovrebbe garantire – una certa stabilità. A partire dalla storia di Alessandro Bozzo, collega calabrese che dieci anni fa decise di togliersi la vita dopo essere stato costretto dal suo editore a dimettersi per essere riassunto a metà dello stipendio, ripercorriamo il grande buco nero della precarietà nella nostra professione. Lucio Luca, autore del libro “Quattro centesimi a riga”, da poco pubblicato da Zolfo Editore, racconta proprio la storia di Bozzo nel suo romanzo e si affronterà assieme agli altri relatori la questione ormai sempre più attuale e spinosa del mondo dei precari nel giornalismo e quale professione per il futuro alla luce dei cambiamenti nel sistema dell'informazione.
Iscrizioni già disponibili sul portale www.formazionegiornalisti.it
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