Nato come un piccolo film, al botteghino è stato uno dei più grandi successi di tutti i tempi. Il budget iniziale de «Il padrino» era di appena un milione di dollari.
Robert Evans acquistò i diritti cinematografici del romanzo quando Puzo aveva scritto appena 100 pagine per 12.500 dollari, 2.500 in più di quanto serviva allo scrittore per coprire dei debiti di gioco. Nel gennaio del 1971, quando il romanzo era sugli scaffali da quasi due anni e aveva venduto 7 milioni di copie, il budget salì a 6,5 milioni di dollari, anche in seguito alle richieste artistiche di Coppola. Comunque, un eccellente investimento, perché solo negli Usa il film incassò 81,5 milioni di dollari nella sua prima distribuzione nel 1972, frantumando gli incassi di «Via col vento» del 1939. Adesso siamo a 246 milioni di dollari in tutto il mondo, cifra che dovrà essere aggiornata con la nuova uscita per festeggiare i 50 anni. Ai premi Oscar del 1973 «Il padrino» ottenne 10 nomination e vinse 3 statuette. Da record sono stati anche gli ingaggi degli attori, ma al… ribasso. Marlon Brando fu, ovviamente, il più pagato, la cifra fissa però fu di appena 50.000 dollari, più un 5% sugli utili del film fino a un massimo di 1,5 milioni. Brando rivendette poi la sua quota alla Paramount per 300.000 dollari. Al Pacino, Diane Keaton e James Caan firmarono per 35.000 dollari, Robert Duvall, all’epoca già con un curriculum più lungo, per appena 1000 dollari in più. Oggi sarebbe impensabile. (anfi)
GdS, 27/6/2022
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