Oggi 29 maggio, dopo i rigori della pandemia, si torna a svolgere la “Corsa del S. Leoluca“, che rinnova la leggenda del nostro santo che ferma l’esercito borbonico insieme a sant’Antonio abate. Tradizione vuole che vinca sempre San Leoluca. Si narra che il Santo, durante l’invasione borbonica, sia corso insieme a Sant’Antonio, ed abbia bloccato l’esercito borbonico all’ingresso di Corleone. La vicenda risale al 1860 e sul luogo della “salvezza”, è stata edificata una piccola cappella a lui dedicata.
“A Cursa ri Santu Luca” si rifà a una storia vera: il 27 maggio 1860 la città fu teatro di una furiosa battaglia tra la colonna garibaldina, guidata dal colonnello Vincenzo Giordano Orsini, e il grosso dell’esercito borbonico, a comando del generale svizzero Von Meckel, sviato da Palermo con uno stratagemma ordito dallo stesso Garibaldi. Si narra, infatti, che una squadra di garibaldini, per lasciare via libera a Garibaldi che marciava su Palermo, finse una ritirata verso Corleone. Tale inganno trasse in inganno i Borboni che mandarono le truppe a Corleone, lasciando quasi vuota Palermo. I Borboni, però, occuparono Corleone e gli abitanti temerono una vendetta dei Borboni, scongiurata - dicono leggenda e fede - grazie a San Leoluca, aiutato da S. Antonio
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