giovedì, marzo 24, 2022

CI SCRIVONO. “Dobbiamo accelerare sulle energie pulite e investire sulle tecnologie green”

Giuseppe Chiazzese (M5S)

GIUSEPPE CHIAZZESE*

L’invasione dell’Ucraina, con i relativi inasprimenti dei rapporti tra i Paesi Ue e la Russia, ha messo a nudo gli errori della politica energetica italiana degli ultimi 20-30 anni.

Se ci fosse stata la lungimiranza di investire maggiormente sulle rinnovabili, ormai più remunerative e convenienti, non saremmo così dipendenti dalle fonti fossili. Ora la parola d’ordine è “resilienza”, dobbiamo essere pronti ad affrontare efficacemente il nuovo scenario accelerando sulle energie pulite e investendo sulle tecnologie green. In questi mesi ci stiamo trovando ad affrontare una situazione davvero insostenibile sia per i cittadini che per le imprese.

Tutti, nessuno escluso, stanno facendo i conti con prezzi di corrente elettrica, gas e carburanti che hanno raggiunto cifre esorbitanti. Il MoVimento è stata la prima forza politica a mettere la questione rincari al centro dell’attenzione. Abbiamo presentato proposte e spinto il Governo a varare una serie di provvedimenti per limitare i rincari.

Diversi gli interventi varati in questi mesi: azzeramento degli oneri di sistema (che valevano circa il 20% sul costo totale) sulla bolletta elettrica, purtroppo reso solo parzialmente efficace nel momento in cui il prezzo della componente energia è passato da 15 a 50 cent/kWh, o l’abbassamento dell’IVA al 5% per le forniture di gas.

Anche sul versante carburanti sono stati fatti grossi interventi come la riduzione dell’accisa (volutamente al singolare). Su questo aggiungo, sulla scia di quanto detto dal Ministro Cingolani, che è probabile che ci siano state forti speculazioni sui prezzi. Infatti il greggio che oggi è oggetto di compravendita arriva, raffinato sotto forma di benzina e gasolio, nelle nostre automobili con circa 30 giorni di ritardo (la tempistica del raffinamento e del trasporto).

Quindi appare poco chiaro come sia possibile che non appena il prezzo del barile aumentava, istantaneamente aumentava anche il prezzo del carburante.


 Ma al netto di queste probabili speculazioni, sulle quali ci sono già delle indagini in corso, la situazione è davvero delicata.

Dal mio punto di vista serve intervenire da un lato sul breve termine e dall’altro sul medio e lungo periodo.

Sul breve serve immediatamente un corposo scostamento di bilancio che serva a calmierare fortemente i prezzi e che eviti la chiusura di molte aziende, che poi sono quelle che alimentano il PIL del nostro Paese.

Se non interveniamo adesso ci troveremo ad avere un danno ancora più grosso dopo, quando molte imprese chiuderanno ed il PIL col quale ripaghiamo il nostro debito crollerà.

Sul medio e lungo termine serve invece puntare sempre di più sulle rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico) e sull’efficienza e risparmio energetico.

In questa maniera avremo bisogno di meno energia e potremo produrne sempre di più (anche sul nostro tetto di casa) facendo meno ricorso all’approvvigionamento dall’estero. Ecco, diventeremo più resilienti!

Giuseppe Chiazzese 

* Portavoce M5S alla Camera dei deputati 

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