Un momento dell’incontro a Palazzo Comitini
Palermo 21 febbraio 2022 – Proseguono gli incontri sulla viabilità secondaria con la città Metropolitana avviati da Cgil, Fillea, Flai, con i comitati civici e i sindaci dei comuni, dopo i sit-in di protesta per chiedere “strade più sicure”.
Al centro della riunione odierna, a palazzo Comitini, l'organizzazione di un piano programmatico di manutenzione per tutti i 2.200 km di strade provinciali, con l'utilizzo delle risorse del Pnrr. Ai sindacati, il sindaco della Città Metropolitana Leoluca Orlando, presente con il responsabile dell'area tecnica dell'ex Provincia Salvatore Pampalona e il capo di gabinetto Diego Bellia, ha illustrato un piano che potrà attingere al Fondo per la progettazione territoriale (decreto del presidente del consiglio dei ministri del 17 dicembre 2021).
Le risorse – 1 milione di euro - saranno utilizzate metà interventi che riguarderanno le strade provinciali e metà per la messa in sicurezza e la manutenzione delle scuole. Tra i nuovi tratti di strade provinciali da realizzare, uno dei progetti ricade su Carini, con l'ammodernamento della strada provinciale dell'area che si ricongiungerà con un anello alla statale 113, per ampliare la viabilità del territorio in vista della realizzazione del centro Rimed.Per il progetto sollecitato dalle parti sociali e dai comitati civici, di una nuova infrastruttura che colleghi Corleone e Partinico, la Città Metropolitana ha confermato l'impegno di presentare entro il 15 marzo, per la scadenza prevista dal Pnrr, la richiesta al ministero dell'Interno per attingere a un finanziamento di 1 milione e mezzo euro per la progettazione della nuova arteria.
La Città Metropolitana ha illustrato anche una proposta, allo studio, per l'organizzazione di un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade.
“È positivo che, mediante un confronto serrato e costruttivo, con i dirigenti e il sindaco della Città Metropolitana di Palermo si stiano individuando modalità concrete e veloci per affrontare i drammatici problemi della manutenzione delle strade provinciali – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile Legalità Cgil Palermo Dino Paternostro - I cittadini e i lavoratori hanno il diritto ad una mobilità in sicurezza e le aziende a poter svolgere le loro attività in maniera efficace e produttiva. È importante che si stia dando una spinta alla progettazione delle opere da realizzare con i fondi del Pnrr, utilizzando appositi finanziamenti ottenuti dalla Città metropolitana”.
“Accelerare sulla sicurezza della rete stradale interna. Le prime risposte che arrivano da questo tavolo di confronto confermano un nuovo dinamismo - dichiara il segretario generale Fillea CGIL Palermo Piero Ceraulo – I segnali arrivati in questa direzione sono importanti. Dobbiamo continuare su questa strada per rispondere, senza tempi morti, agli obiettivi preposti. Oggi, rispetto al Comune, la Città metropolitana detiene risorse importanti che può utilizzare. La manutenzione delle strade per noi è una priorità, attendiamo risposte sia sui progetti per le manutenzioni che per la progettazione definitiva della nuova strada veloce che collegherà in maniera diretta Corleone a Partinico”.
A chiedere a gran voce strade praticabili, ha rimarcato la Flai, sono anche le imprese agricole delle aree interne e i lavoratori agricoli. “Dobbiamo dare risposte – aggiunge Dario Fazzese, segretario generale FLAI CGIL Palermo – ai lavoratori che ogni giorno si spostano su queste strade impercorribili e alle aziende, che già sostengono costi di produzione altissima per le condizioni di dissesto delle strade. Come Flai siamo anche interessati a progetti che possano coinvolgere i forestali per la piantumazione di tratti a verde contigui con le strade provinciali”.
Alla riunione erano presenti i comitati civici di San Giuseppe, San Cipirello, Piana degli Albanesi, Corleone e Camporeale, rappresentati da Antonio Alamia e Salvatore Petta e la Camera del Lavoro "Placido Rizzotto"Corleone con il segretario Cosimo Lo Sciuto.
I comitati civici hanno sollevato anche la necessità di intervenire sulle 80 case cantoniere presenti nel territorio, con la rigenerazione di queste strutture che potrebbero essere utilizzate dai comuni a fini sociali e turistici.
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