Napoli, 10 feb. - Quest'anno la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocente delle mafie, riconosciuta come legge dello Stato, giunta nel 2022 alla ventisettesima edizione, si svolgerà a Napoli lunedì 21 marzo.
Ne dà notizia Libera che promuove l'appuntamento con Avviso Pubblico, in collaborazione con la Rai, e che si avvarrà del patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis. Libera ha scelto di tornare a Napoli: "nel 2009 - ricorda - eravamo in 150mila a sfilare sul lungomare di via Caracciolo per denunciare la potenza e la ferocia di una camorra che continua a sparare, responsabile in questi anni di omicidi il più delle volte impuniti a carico anche di innocenti. Ma saremo a Napoli anche per incoraggiare una Campania che resiste, fatta di gente perbene che nelle associazioni, nelle cooperative sociali, nelle realtà laiche e religiose, o anche semplicemente assumendosi la propria responsabilità di cittadino, s'impegna per il bene della sua terra e dell''intero paese. Il nostro cammino di memoria ed impegno si rinnova tornando tra le strade di Napoli perché c'è bisogno di tutte le energie, le intelligenze, le forze e le reti per liberare la città da un potere criminale sempre più forte e violento dopo la pandemia".
Simultaneamente Libera sarà in altre migliaia di luoghi d'Italia, dove saranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie, oltre mille, ascoltate le testimonianze dei familiari e approfondite le questioni relative a mafie e corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazioni ma strumento di verità e giustizia.Domenica 20 marzo Napoli accoglierà le centinaia di familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia che si ritroveranno per l'assemblea nazionale, mentre la sera si svolgerà la veglia di preghiera interreligiosa. Lunedì 21 marzo, in piazza Plebiscito, la lettura degli oltre mille nomi delle vittime innocenti delle mafie, con l'intervento conclusivo di Luigi Ciotti. "Terra mia. Coltura/Cultura" è lo slogan scelto per questa edizione che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. "Terra mia - spiega Libera - per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini a partire dall'attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura/Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l'impegno per il nutrimento della Terra con l'impegno per il nutrimento delle coscienze".
(Com/Nac/Dire) 15:20 10-02-22 NNNN -- Emma Berti Ufficio stampa Cgil NazionaleCorso d'Italia 25 - 00198 Roma
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