lunedì, febbraio 21, 2022

Lettera aperta alla d.ssa Faraoni sul punto nascita dell’ospedale di CORLEONE


di CATERINA PANEDURO

Carissima dott.ssa Faraoni, la sera del 14 febbraio ho assistito al convegno tenutosi al CIDMA di Corleone e mi dispiace non essere intervenuta dopo il suo discorso. Avrei voluto dirle tanto ma purtroppo non ho avuto la possibilità di interromperla né di prendere parola (sa, sono una semplice mamma, non un politico). Le ho sentito dire tante cose (si avvicinano le elezioni vero?), ma la cosa che mi ha fatto male è stata una: (premetto che sono un utente dell'ospedale di Corleone, ho partorito lì e molte volte mi sono avvalsa dell'aiuto e della grande professionalità del reparto di ginecologia e pediatria di questo ospedale) quando le ho sentito dire che non si trovano pediatri. 

So di pediatri che pur di non avere a che fare con manager come lei hanno rifiutato un contratto a tempo indeterminato con l'ASP per andare a lavorare in cliniche private. So di pediatri che pur di garantire a noi mamme la loro presenza in ospedale hanno fatto turni con orari disumani. So di pediatri che hanno messo a disposizione il loro sapere per una miseria e so di pediatri che hanno perso la vita pur di venire a lavorare qui. Ed è inutile che lei vanta il suo essere stata paladina della giustizia nel voler mantenere il punto nascita di Corleone aperto, perché grazie a tutto questo trambusto a Corleone i bambini non possono nascere.

Allora cara dottoressa, quando lei ha detto trovatemi un pediatra e lo assumo oggi stesso, io avrei voluto dirle: ERA SUO COMPITO NON FAR SCAPPARE QUELLI CHE GIÀ C'ERANO.

Cara dottoressa, si vede che lei riposa su una comoda poltrona e i sacrifici non li conosce.

Caterina Paneduro


15/2/22 Facebook 

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