Una delegazione dell’Anpi a Portella delle ginestre
Nella mattina di domenica 27 febbraio, nei locali messi a disposizione dell’Auser di Piana degli Albanesi, si è svolta la riunione ri-fondativa che ha decretato l’unione tra le sezioni Anpi esistenti nella valle Jato e nella cittadina arbëreshë.
Una scelta legata a ragioni organizzative, ma suggerita anche dalla Storia in virtù di uno stretto vincolo tra le nostre comunità, nato con il movimento democratico e popolare dei Fasci siciliani e proseguito nel tempo attraverso le comuni battaglie condotte contro la mafia e per lo sviluppo del territorio.
In un salone gremito – nonostante le avverse condizioni atmosferiche – e alla presenza del sindaco di Piana degli Albanesi, dei rappresentanti locali del Pd e Art. 1 e della FILLEA-CGIL provinciale, si sono confrontati i soci dell’associazione partigiani dando vita ad un intenso dibattito avviato da una riflessione sui recenti eventi di politica internazionale, rispetto ai quali è stata ribadita la netta contrarietà verso ogni conflitto armato, come sancito dall’art. 11 della Costituzione.
In apertura gli interventi di Vincenzo Palermo e Totò Alamia, che hanno parlato a nome delle sezioni rispettivamente di Piana e della valle Jato, hanno focalizzato pure l’attenzione sulla realtà locale. A questo proposito l’ANPI ha ribadito la ferma contrarietà rispetto all’ipotesi di intitolare il viadotto Tozia a Rosolino Petrotta (in virtù dei trascorsi politici nel Ventennio), ha avanzato la proposta di intitolare nei 3 comuni un apposito spazio pubblico per ricordare il sacrificio dei partigiani delle nostre comunità impegnati nella lotta di liberazione nazionale e sostenuto la necessità di raccogliere le storie di questi giovani anche collaborando con le scuole del territorio.
Gli interventi che sono seguiti hanno mostrato la chiara opportunità di far tesoro del patrimonio del passato per guardare alle sfide del presente e del futuro, dal rilancio dell’economia alla difesa dei principi democratici contro derive neofasciste.
L’intervento conclusivo del rappresentante del comitato provinciale “Comandante Barbato”, Angelo Ficarra, ha prospettato gli impegni dell’ANPI a livello anche regionale e nazionale e rimandato ad una prossima riunione la scelta della denominazione della nuova sezione: a questo proposito infatti sono emerse due proposte che intendono ricordare il luogo simbolo di “Portella delle Ginestre” e il ruolo di Pompeo Colajanni, mitico liberatore di Torino che assunse il nome di Barbato in onore del fondatore dei fasci del nostro territorio.
L’incontro si è concluso con un momento di ricordo comune svolto presso il Memoriale di Portella, dove sono stati deposti dei garofani rossi in ricordo delle vittime della strage del I maggio 1947.
27/2/2022
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