Nicolosi con alcuni sindaci della zona
Il comunicato di Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone: “Il Sindaco informa che domani 13 gennaio riapriranno le scuole, mentre il servizio di mensa scolastica in via precauzionale riprenderà lunedì 17 gennaio 2022”.
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Il comunicato dei sindaci di Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Palazzo Adriano, Prizzi, Sciacca:
“SCUOLA: ORDINANZA DI CHIUSURA. Appena conclusa la riunione con ANCI Sicilia. È questa la posizione ufficiale, adottata anche dalla maggioranza dei Sindaci del nostro territorio, nella qualità di autorità sanitaria locale.
Alla base di questa decisione l’incertezza sui dati del contagio tra la popolazione scolastica e la difficoltà ad attuare il tracciamento dei positivi. Ci sentiamo in dovere di tutelare la salute di tutti, senza per questo sminuire l'importanza fondamentale del diritto allo studio.
Alla luce della decisione presa, spetta ai dirigenti delle singole scuole, organizzare la didattica a distanza in questi giorni di chiusura, in attesa che da lunedì 17 gennaio si delinei in maniera più netta, quelle che saranno le ulteriori decisioni da adottare”.
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Sarebbe stato meglio evitare la spaccatura tra il comune di Corleone e i comuni della zona su un tema così importante come il diritto all’istruzione e il diritto alla salute. Così non è stato. Il comune di Corleone si ritrova isolato. Non è bello, non è positivo.
Nel merito, stante anche la decisione del TAR Catania sul caso Messina, pare che le ordinanze di chiusura siano illegittime perché la materia è già normata nazionalmente e non c’è spazio giuridico per gli interventi dei sindaci con le loro ordinanze. Quindi, le scuole devono restare aperte.
Ma, al di là delle sentenze, nel merito bisogna dire che chiedere la chiusura delle scuole perché probabili focolai di coronavirus è un non senso. A scuola ci sono tanti insegnanti che vigilano sugli alunni per fare rispettare le regole (mascherine, distanziamento, ecc.). Chi vigila sui nostri ragazzi quando escono da casa con gli amici? Chi riesce a tenere a casa tutta la giornata e per più giorni i propri figli?
Occorre usare la ragione più che l’emotività.
Il sindaco di Corleone, quindi, sembrerebbe avere ragione. Ma è finito nell’occhio del ciclone insieme all’assessora Vice-sindaco Maria Clara Crapisi, accusati dalle “mamme” e dall’opposizione di non tutelare la salute e la sicurezza degli alunni.
Suona strano e incomprensibile come mai nessuno della maggioranza (assessori, tranne la Dragna, consiglieri comunali e capi-partito) prenda posizione per spiegare il perché non si è adottata l’ordinanza di chiusura della scuole. Come dire: nell’occhio del ciclone ci siete voi, sbrigatevela voi!
Una scelta miope perché il silenzio in questo caso non è d’oro, ma puzza di opportunismo. E alla fine le critiche travolgeranno tutti allo stesso modo.
Curiosa la posizione dell’opposizione. Scontato il cedimento ad un po’ di propaganda nell’acuire i toni e dare addosso a chi amministra. Meno scontato il chiedere non le dimissioni del sindaco, che trascinerebbe con se l’intera giunta, ma la rimozione dell’assessora “incriminata”. Suona tanto da “togliti tu che vedo se mi ci posso mettere io”. Non ci sembra una grande visione strategica. Corleone avrebbe bisogno di tanto altro. (Dp)
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