Il questore di Palermo traccia un bilancio della lotta al crimine e lancia un appello: “Contro i clan non possiamo abbassare la guardia”
di SALVO PALAZZOLO
«Cosa nostra l’abbiamo colpita duramente anche quest’anno, ma i mafiosi resistono e si riorganizzano». Il questore Leopoldo Laricchia scorre i numeri di arresti, sequestri e controlli fatti nel 2022, dice: «Le nostre indagini hanno messo in evidenza nuovi investimenti da parte dell’organizzazione mafiosa, che è tornata ad avere una consistente disponibilità economica: è una ricchezza che inquina l’economia legale. Ecco perché Palermo non deve abbassare la guardia».
Quali affari criminali riempiono oggi le tasche dei mafiosi palermitani?
«Innanzitutto, il traffico e lo spaccio di stupefacenti. Poi, le estorsioni. Ho il sospetto che anche le grosse rapine di tabacchi e la vendita di bevande alcoliche siano legate agli affari della criminalità organizzata».
Da cosa nasce il sospetto a proposito degli alcolici?