Palermo 17 dicembre 2021- Strade dissestate, le iniziative da intraprendere per sollecitare il diritto alla mobilità in sicurezza e un piano per il recupero delle principali arterie provinciali, che comprenda anche le strade consortili di collegamento.
La Cgil Palermo, gli edili della Fillea e gli agricoli della Flai e le Camere del Lavoro dei comuni della zona, partecipano domenica 19 dicembre a Corleone, all'assemblea dei sindaci, dei comitati civici, associazioni e organizzazioni sindacali che si terrà alle 10 nell'aula consiliare. Tra le idee in cantiere, una petizione popolare da inviare al presidente della Repubblica per rivendicare interventi strutturali a salvaguardia della viabilità statale e provinciale.
Il sindacato è stati tra i primi a denunciare, anche con un dossier fotografico durante un percorso in quattro tappe, lungo quasi mille km, per le strade delle cinque aree della provincia palermitana, il cattivo stato della viabilità secondaria e l'assenza, dalla scomparsa delle ex Province in poi, di un piano di manutenzione.
E nel cuore della valle dello Jato, a pizzo Pietralunga, Cgil, Fillea e Flai, nel maggio scorso hanno organizzato la manifestazione pubblica “Strade più sicure” , raccogliendo l'appello di lavoratori, aziende agricole della zona e cittadini, per evidenziare lo stato di insicurezza delle due strade secondarie la SP2 e la SP4, e chiedere un piano di ammodernamento infrastrutturale complessivo, comprensivo anche della mitigazione del dissesto idrogeologico.
Nelle settimane scorse, la Cgil ha sostenuto la denuncia della cooperativa “Placido Rizzotto-Libera Terra , che gestisce la cantina Centopassi su un bene confiscato alla mafia, in contrada Don Tomasi, a San Cipirello per l'impercorribilità della strada che porta all'azienda da parte dei mezzi di trasporto. Nei giorni scorsi il settore Viabilità di Palazzo Comitini ha annunciato un progetto di 100 mila euro per alcuni tratti della strada, in attesa di inserire la consortile 33 che collega la cantina alla Sp20 nel piano triennale delle opere pubbliche.
Cgil, Fillea e Flai affiancano i comitati civici e i sindaci nella denuncia della situazione di pericolo delle strade e nella richiesta dell'apertura di nuovi cantieri. “I nostri territori, i lavoratori, le aziende produttive non possono più aspettare i tempi lunghi delle istituzioni e della politica. Vogliamo strade moderne per lavorare, per produrre, per muoverci in sicurezza. Raccoglieremo tante firme da inviare al Presidente della Repubblica. Ma pensiamo anche ad una grande manifestazione popolare da proporre a gennaio alle altre organizzazioni sindacali e alle forze vive del territorio per pretendere strade, lavoro e sviluppo”, dichiarano il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile dipartimento Legalità Dino Paternostro. E aggiungono i segretari generali di Fillea e Flai Piero Ceraulo e Dario Fazzese: “Bisogna fare presto, qualcosa si muove, va bene il rifacimento di qualche tratto di strada, ma è troppo poco. Chi vive con il lavoro delle campagne ha problemi seri di sopravvivenza, i lavoratori, gli studenti e i pendolari che ogni giorno attraversano quelle strade stanno lanciando un grido d'allarme che non può restare inascoltato”. Tra i progetti di cui discutere con la Regione e l' assessorato alle Infrastrutture, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindacati degli edili, anche quello di una superstrada di collegamento monte-mare per velocizzare gli spostamenti.
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