di ANTONINO CICERO
Lo ha deciso il Consiglio, che ha raccolto l'appello dell'Anpi. Sei voti a favore, uno contro
Il Consiglio comunale di Isnello ha deliberato nella seduta di venerdì scorso la revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 1° giugno 1924. Presenti sei consiglieri di maggioranza, che hanno votato a favore, e uno solo di minoranza che ha votato contro. "Condanno il fascismo, uno dei periodi più bui mai vissuti - ha detto Maria Mogavero, l'unica a opporsi alla decisione - e sono d'accordo con le motivazioni a supporto del suo contrasto. Ritengo però la cittadinanza onoraria un fatto storico cristallizzato dal tempo e, come tutti i fatti storici, da studiare proprio per non commettere gli stessi errori e procedere così con un esercizio costante dell'antifascismo".
La proposta era stata avanzata, a nome della segreteria provinciale di Palermo dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, dalla referente locale Giusy Vacca e fatta propria dal sindaco, Marcello Catanzaro, che l'ha sottoposta al Consiglio comunale. "La cittadinanza onoraria a Benito Mussolini - scrive l'Anpi - si pone in contrasto con i principi e i valori della Costituzione nata dalla Resistenza. La revoca assumerebbe un valore altamente simbolico e un atto doveroso" per quanti combatterono il fascismo nella clandestinità, compreso Giovanni Ortoleva, partigiano di Isnello, ucciso dai fascisti a Salussola il 9 marzo 1945.
"Questo atto formale - sottolinea il sindaco Catanzaro - sia da stimolo per un'attualizzazione dell'antifascismo realmente praticato, che passa da una consapevolezza matura della difesa dei principali diritti garantiti dalla nostra Costituzione, spesso negati, a cominciare da quello alla salute e al lavoro".
La Repubblica, 28/11/2021
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