giovedì, ottobre 14, 2021

Orcel, la commemorazione per i 101 anni del suo assassinio. Ridulfo: “Tenere unito il mondo del lavoro. In questi giorni di contrapposizioni su green pass e vaccinazioni”

Da sx: Mario Ridulfo, Umberto Santino, Dino Paternostro, Giusto Catania e Francesco Foti

Il compito del sindacato è tenere assieme le ragioni delle persone, della salute e della sicurezza

Palermo 14 ottobre 2021 – Si è svolta oggi la commemorazione per i 101 anni dall’assassinio di Giovanni Orcel, ucciso dalla mafia il 14 ottobre del 1920.  La Cgil e  la Fiom hanno deposto una corona d’alloro sotto la lapide che ricorda il dirigente sindacale assassinato il 14 ottobre del 1920. Alla cerimonia sono intervenuti il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, Francesco Foti, della segretaria Fiom Cgil, Dino Paternostro, responsabile Legalità e memoria storica della Cgil Palermo e Umberto Santino, presidente del Centro di documentazione “Giuseppe Impastato”. Per l'amministrazione comunale era presente l'assessore Giusto Catania.  

“Orcel è stato un grande dirigente sindacale, ha rappresentato il cuore di questa città. Giovanni Orcel e Nicolò Alongi hanno tentato di unire il mondo del lavoro, il lavoro della fabbrica e quello della campagna”, ha dichiarato il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. “Seguendo l'esempio di Orcel - ha aggiunto - la Cgil sta cercando di unire le battaglie  per  i diritti del lavoro precario, discontinuo e sfruttato con quelle per evitare la sottrazione dei diritti nel mondo fatto di lavoro a tempo indeterminato”. 

Un impegno che vede la Cgil in prima linea anche sul fronte delle vaccinazioni.  “Provare a tenere unito  il mondo del lavoro – ha detto ancora Ridulfo - è il nostro sforzo quotidiano. Anche in questi giorni in cui il mondo del lavoro appare diviso e sono esplose contraddizioni e contrapposizioni  sulla questione del green pass e dell'obbligo  vaccinale, il compito del sindacato è tenere assieme le ragioni delle persone: diritto alla salute e alla sicurezza. Con le assemblee nei luoghi di lavoro, e in tutti i modi, stiamo  provando anche a esercitare una fuzione pedagogica, svolgendo il nostro ruolo per spingere le persone e tutti i lavoratori, precari e tutelati, a  prendersi cura di sè ma anche degli altri”. 

Un anno fa l'anniversario dei 100 anni di Giovanni Orcel si è svolto in forma ristretta a causa della pandemia. “Quest'anno recupereremo le celebrazioni di Orcel nell'ambito delle iniziative in programma per la  ricorrenza dei 120 anni della fondazione della Camera del Lavoro – ha aggiunto Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Legalità e Memoria stotica della Cgil Palermo –  Una ricorrenza che  si intreccia con la storia di Orcel e con quello che fu  il suo impegno per realizzare un grande  movimento unitario dei lavoratori capace di conquistare diritti del lavoro in una città come Palermo. Nei prossimi mesi organizzeremo un convegno storico per sottolineare il ruolo delle lotte sindacali del 'biennio rosso', rapportate alle questioni del lavoro che caratterizzano il mondo del lavoro di oggi”. 

La figura di Orcel dirigente sindacale della Fiom è stata ricordata da Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo:  “Per noi Orcel  è stato punto di riferimento con le sue idee e la sua lotta di classe per migliorare le condizioni dei  lavoratori  del Cantiere Navale. Fu protagonista dell'occupazione del Cantiere contro le gabbie salariali e il caro vita. E anche noi, a distanza di 100 anni, esattamente 11 anni fa, abbiamo dovuto occupare per dieci giorni il cantiere navale per contrastare il tentativo di chiudere il più antico stabilimento navale d'Italia. Ci siamo opposti, rivendicando pari trattamento con gli stabilimenti del Nord, gli stessi carichi di lavoro. E una settimana fa la notizia che a Palermo costruiremo una nave intera. Un evento che porterà nuovo lavoro per i tanti metalmeccanici palermitani disoccupati e rilancerà la mission produttiva del cantiere di Palermo.  Orcel con le sue idee e le sue battaglie rappresenta in pieno il sindacato di oggi”. 

Umberto Santino, ricostruendo la storia di grandi lotte e di sperimentazione di azioni unitarie tra città e campagne, tra movimento operaio e contadino, ha ricordato come nel periodo dell’assassinio di Orcel assieme “alla ripresa della violenza mafiosa allora cominciavano le violenze squadriste che portarono al fascismo”. “Dopo l'assalto alla sede nazionale della Cgil - ha detto Santino - vanno messe fuorilegge le organizzazioni fasciste, ma il pericolo di un'involuzione politica viene da partiti come Fratelli d'Italia e Lega, con chiare connotazioni razziste e sovraniste, che cavalcano i disagi prodotti dalla pandemia e godono purtroppo di un ampio seguito elettorale. Le forze democratiche e i sindacati riusciranno a battere le destre solo se sapranno elaborare e realizzare un piano per l'occupazione e per lo sviluppo che coinvolga gran parte della popolazione, soprattutto i giovani”.















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