Uno scorcio degli alloggi popolari di S. Marco |
Gli agenti del Commissariato P.S. di Corleone, diretto dal vice-questore Filippo Li Volsi, in un primo momento hanno temuto che la donna potesse aver seppellito clandestinamente il compagno per non dichiararne la morte e continuare a fruire del suo reddito di cittadinanza. In effetti, anni fa, proprio a Corleone, un fatto simile era accaduto.
Stavolta, per fortuna le cose non sono andate così. I poliziotti hanno accertato - con servizi investigativi mirati e particolari - che il compagno morto era stato regolarmente seppellito nel suo paese di origine, e che la donna si sarebbe impossessata della sua carta gialla, non comunicando all’Inps il decesso dell’intestatario. In questo modo ha continuato a percepire due redditi di cittadinanza, sino a quando la Polizia di Stato, ricostruita dettagliatamente l’intera vicenda, non le ha notificato la denuncia a piede libero per il reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Ma quando i poliziotti, effettuata la notifica, si sono allontanati dagli alloggi popolari dove la donna è domiciliata, la stessa pare che abbia cominciato ad urlare ed ad inveire contro i vicini, accusandoli di averle fatto... “la spiata”.
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