Si è concluso ieri 1 luglio 2021, a Piacenza, il giudizio di primo grado, con rito abbreviato, per i fatti delittuosi occorsi nella Caserma Levante e per i quali erano a giudizio 5 militari dell’Arma dei Carabinieri. La sentenza ha sostanzialmente accolto l’impianto accusatorio della Procura, irrogando condanne tra i 12 anni ed i 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Al S.I.L.CA. – Sindacato italiano lavoratori Carabinieri – già costituitosi parte civile, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento di tutti i danni subiti in ragione delle condotte delittuose di quei Carabinieri, da quantificarsi in sede civile.
La presenza del Sindacato in questo processo, ed il riconoscimento di un danno diretto e immediato conseguente ai reati commessi in servizio da militari dell’Arma, segna una svolta importante del ruolo delle associazioni sindacali dei lavoratori del comparto militare da poco costituite.
Viene così confermato, ancora una volta in una sentenza penale, il ruolo del sindacato quale presidio dei valori democratici ed il suo compito a tutela della legalità e soprattutto del rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, elementi che possono trovare in queste organizzazioni il luogo idoneo per la completa affermazione dei diritti riconosciuti nella Carta costituzionale, anche nel contesto del lavoro militare.
Questo riconoscimento processuale rafforza ancora di più le ragioni che ci hanno spinto a costituire il S.I.L.CA., infondendoci nuova forza per continuare il percorso sindacale intrapreso, verso una maggiore trasparenza delle amministrazioni militari ed il riconoscimento dei diritti universali dei lavoratori per tutti i lavoratori Carabinieri.
Corrado BORTOLI
Segretario Generale p. S.I.L.CA.
Torino, 2 Luglio 2021
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