Dieci giorni con Dante. E’ l’iniziativa promossa da BCsicilia per celebrare i 700 anni della morte dell’autore della Divina Commedia. Da Catania a Palermo, da Palazzolo Acreide a Mussomeli, dal 1 al 10 luglio 2021 tanti appuntamenti per far conoscere il poeta che più di tutti ha segnato la storia della letteratura non solo italiana.
Si inizia giovedì 1 alle ore 18,00, a Catania, con una conversazione su “Dante raccontato nell’Arte”, curata dalla studiosa Maria Teresa Di Blasi, il giorno successivo a Palermo, alle ore 18 “Aperitivo con Dante, Letture e Degustazioni”. Con inizio alla stessa ora è prevista la lettura della Divina Commedia nella Grotta grande della rocca di Cefalù. Ventiquattrore dopo a Bagheria, a cura del poeta e saggista Mario Grasso, si terrà la presentazione e la lettura della Divina Commedia in siciliano. Domenica 4 altri due incontri, entrambi con inizio alle ore 21. Il primo, a Trabia, con una serata dal titolo “Esoterismo, politica e stelle” e a Campofelice di Roccella con “Dante sulla spiaggia… Donne e dintorni”.
Lunedì 5 alle ore 22 a Carini “Dante, ieri, oggi e domani, tra le vie del paese”, mentre il giorno dopo, martedì 6 alle ore 19,00, al Dolmen preistorico, a Sciara, verranno letti alcuni canti dell’Inferno dantesco. La rassegna continua mercoledì 7 alle ore 21,30 a Termini Imerese con “La visione di Dante: divagazioni sul VI canto del Purgatorio”. Il giorno seguente, giovedì 8 alle ore 18,30, a Caccamo, verrà inaugurata la mostra “L’Inferno raccontato da Dorè”. Venerdì 9 alle ore 18,30 a Mussomeli la manifestazione: “Per verdi fronde”: versi danteschi alla villa Comunale. Il lungo itinerario si concluderà sabato 10 alle ore 18,00 a Palazzolo Acreide con la Lectio magistralis: “Dante e la Sicilia” a cura di Nicolò Mineo, professore emerito di letteratura italiana presso l’Università di Catania.
“L’iniziativa nasce per ricordare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta –
afferma Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia – con l’idea di
ripercorrere in varie forme quel viaggio nei tre regni dell’oltretomba che
Dante immaginò di svolgere nella settimana santa del 1300. Dieci giorni fitti
di appuntamenti in giro per la Sicilia per raccontare Dante sotto diversi
aspetti, ma anche per riscoprirlo attraverso l’ascolto, la riflessione, il
confronto. Del resto Dante concepì la Divina Commedia come un’opera a cui
affidare la missione morale di trasmettere i grandi valori del mondo, quali la
giustizia, la pace, la libertà, la dignità. Un modo per accostarsi ancora una
volta ai grandi temi che rendono il poema dantesco sempre attuale: il bene e il
male, la vita e la morte, e soprattutto il mistero dell’Aldilà dopo la fine
dell’esperienza umana”.
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