L’ospedale di Corleone visto dall’alto
DINO PATERNOSTRO
I servizi sanitari dell’Asp di Palermo sono fortemente a rischio. Sono ancora più a rischio i servizi sanitari di un piccolo ospedale e di un piccolo distretto come quelli di Corleone. Incredibili tagli al personale, vicini al 50%. Come dire, chiudiamo reparti e servizi specialistici. L’assurdo è che tutti i politici hanno invocato un potenziamento della sanità, dopo la drammatica esperienza della pandemia da coronavirus. Tutti a dichiararlo in Tv e sui giornali. Ma un attimo dopo Musumeci (presidente della Regione e assessore alla salute) lo dimentica e consente al direttore generale dell’Asp di Palermo, l’ineffabile Daniela Faraoni, di fare vasti tagli lineari agli organici di ospedali e distretti sanitari. E adesso? I sindacati (tranne la CISL del comparto, ma perché?) protestano. Ma non basta la protesta scritta su un foglio di carta. Occorrono mobilitazione e lotta degli operatori della sanità e di tutti i cittadini-utenti del servizio sanitario. Ad oltranza, senza paura, fino ad imporre la modifica radicale del piano del fabbisogno e della dotazione organica del personale dell’ASP Palermo. Non possiamo perdere questa partita. Ne va della nostra sopravvivenza.
Dino Paternostro
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