Da sx: Dino Paternostro, Mario Ridulfo e Umberto Santino |
Palermo 28 maggio 2021 - Incontro tra il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Umberto Santino, storico presidente del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” e del “No Mafia Memorial”, per la condivisione delle linee-guida di un “Progetto per Palermo”. L’idea è di elaborare un progetto che riguardi Palermo e la sua area metropolitana, a partire da una effettiva conoscenza delle condizioni della città e dei centri della provincia, dall'analisi delle stratificazioni demografiche, dal monitoraggio del mercato del lavoro, in particolare quello giovanile e femminile, dalla presenza degli immigrati distribuiti per etnia, dai condizionamenti della criminalità organizzata indigena e straniera. “L’obiettivo – spiega Mario Ridulfo - è quello di valorizzare le realtà emergenti e affrontare i punti critici in un progetto che dovrà riguardare lo sviluppo produttivo, i servizi, la cultura, la rinascita, la vivibilità di Palermo e della sua area metropolitana Uno sviluppo che, in questa a fase di post pandemia, guarda con particolare attenzione agli interventi e alle risorse messe in campo dal Recovery, per il rilancio della Sicilia e il Mezzogiorno”. Cgil e Centro Impastato fanno appello all’Università di Palermo e al mondo dell’associazionismo, con cui intendono incontrarsi per definire il progetto e le modalità per attuarlo.
Da sx: Anna Puglisi, Dino Paternostro e Umberto Santino |
All’incontro, che si è svolto nella sede del Centro di via Villa Sperlinga, hanno partecipato anche Anna Puglisi, cofondatrice del Centro Impastato, e Dino Paternostro, responsabile del dipartimento legalità e memoria storica della Cgil Palermo. La Cgil ha donato al Centro Impastato una copia del libro di Dino Paternostro "La strage più lunga", a cui Santino ha scritto la prefazione. Il Centro ha donato alla Cgil il libro di Umberto Santino "La mafia dimenticata e il libro di Santino ed Anna Puglisi "La memoria e il progetto".
Il presidente del Centro Impastato, Umberto Santino, nel valutare positivamente l'avvio di una collaborazione con la Cgil per uno studio mirato alla crescita di Palermo, ha sottolineato che “in un momento come questo, con la crisi prodotta dalla pandemia, che ha aggravato i divari sociali, il sindacato ha un ruolo fondamentale perché i fondi europei vengano spesi per politiche di sviluppo e per prevenire qualsiasi infiltrazione delle mafie”.
“Rafforzeremo la collaborazione, da sempre positiva, tra il Centro Impastato e la Camera del Lavoro di Palermo - dichiarano Mario Ridulfo e Dino Paternostro - anche con altre iniziative a partire dal quartiere Bonagia, coinvolgendo chi abita sul posto e gli studenti nella condivisione del "progetto memoria" delle strade intitolate ai sindacalisti uccisi dalla mafia e ad alcune donne protagoniste del movimento antimafia, tra le quali Maria Vallone e Felicia Impastato. L'idea è di far rivivere la memoria con un coinvolgimento attivo delle persone, costruendo un rapporto solido con la gente, con le scuole, con le associazioni e i circoli anche degli altri quartieri. E con la creazione di spazi comunitari in cui incontrarsi e programmare iniziative per migliorare le condizioni di vita degli abitanti”.
Per quanto riguarda il No Mafia Memorial di corso Vittorio Emanuele, riaperto nuovamente al pubblico, la Cgil Palermo nella qualità di partner, s’impegnerà insieme al Centro Impastato per valorizzarne e svilupparne sempre più la fruizione, “nella convinzione che anche il Comune di Palermo farà la sua parte per consentire la funzionalità ottimale della struttura di Palazzo Gulì”.
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