I sindaci andranno a Roma per rivendicare la gestione diretta
Delegazione incontra presidente Commissione Ambiente Camera
PALERMO, 18 MAG - "La gestione diretta dell'acqua è un principio cui i comuni che ne hanno i requisiti non possono rinunciare. La bozza di d.l. proposta dal ministro per la transizione ecologica va assolutamente rivista". Lo dice in una nota il Comitato di sindaci che si è costituito in difesa del servizio idrico integrato. Domani una delegazione di amministratori, compreso il coordinatore di Anci Giovani Sicilia e Sindaco di Contessa Entellina Leonardo Spera, incontreranno la presidente della commissione Ambiente alla Camera per ribadire la virtuosità delle gestioni dirette e salvaguardare l'art. 147 del testo unico ambientale.
"Bisogna evidenziare - spiegano i sindaci - che le gestioni comunali del servizio idrico sono previste dalla norma come eccezioni rispetto alla gestione unica d'ambito. In questo contesto, le gestioni comunali salvaguardate nelle Ati, come nel caso di Palermo, e di un piano d'ambito aggiornato non perderebbero nemmeno i contributi comunitari e nazionali per gli investimenti e l'ammodernamento delle reti.
Bisogna piuttosto puntare a migliorare l'art. 147 e semplificare tali gestioni dirette e chiedere ad Arera una regolazione semplificata". (ANSA).
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