Primo impegno: l'aumento degli sportelli per la Residenza anagrafica. “Il solo ufficio di viale Lazio non basta. Centinaia di cittadini in pressing ma per l'appuntamento se ne parla a novembre”. Palermo 31 maggio 2021 – Il potenziamento degli uffici per l'iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri che abitano a Palermo. È uno dei primi impegni presi con l'amministrazione comunale dalla rete “Io Accolgo”, costituita a fine marzo anche a Palermo, come comitato territoriale della Campagna Nazionale, che riunisce un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati sul tema dell'inclusione e del protagonismo sociale dei cittadini immigrati e della solidarietà.
lunedì, maggio 31, 2021
Campagna “Io accolgo”, al lavoro la rete per l'inclusione sociale dei cittadini stranieri
Primo impegno: l'aumento degli sportelli per la Residenza anagrafica. “Il solo ufficio di viale Lazio non basta. Centinaia di cittadini in pressing ma per l'appuntamento se ne parla a novembre”. Palermo 31 maggio 2021 – Il potenziamento degli uffici per l'iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri che abitano a Palermo. È uno dei primi impegni presi con l'amministrazione comunale dalla rete “Io Accolgo”, costituita a fine marzo anche a Palermo, come comitato territoriale della Campagna Nazionale, che riunisce un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati sul tema dell'inclusione e del protagonismo sociale dei cittadini immigrati e della solidarietà.
La Cgil sull'omicidio alla Vucciria. “La ripartenza non può riportarci indietro e farci vivere peggio di prima
“Nessun arretramento sulla legalità. Più presidi, controlli e tolleranza zero contro gli atti di violenza”. Palermo 31 maggio 2021 - “Esprimiamo preoccupazione e rabbia. A Palermo in poche ore sono accaduti due fatti tragici, in due zone simbolo del centro storico: ieri notte a Ballarò un grave atto di omofobia, adesso alla Vucciria un omicidio, maturato in un ambiente ad alta intensità mafiosa. La ripartenza non può riportarci indietro agli anni bui di questa città, a Palermo non possiamo tornare a vivere peggio di prima. Non possono esserci passi indietro sulla strada della legalità. Chiediamo di intensificare il presidio sul territorio, il controllo sociale e tolleranza zero verso tutte le forme di violenza. Il centro storico, come sta avvenendo in queste ore, si sta trasformando in una zona di illegalità diffusa, tollerata e anche giustificata. Adesso è invece l'ora di andare avanti e di fare fronte comune per garantire ai cittadini la sicurezza e la legalità”.
AMAT, DOMANI I LAVORATORI ADERISCONO ALLO SCIOPERO NAZIONALE DEI TRASPORTI
Scuola media a Corleone, iniziano i lavori sulla scala interna chiusa da un anno
Da sx: Massimo Grizzaffi, Maria Clara Crapisi
e Salvatore Schillaci
Al via i lavori alla scuola media di Corleone per il rifacimento e la messa in sicurezza della scala interna in cemento armato, inutilizzata da oltre un anno. Sono cominciati ufficialmente oggi. All’inizio del prossimo anno scolastico, studenti e insegnanti dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Vasi” torneranno in classe con questa novità. La scala interna presenta delle carenze strutturali. Per questo motivo è stato disposto di non usarla per raggiungere il piano superiore della sede di via Don Giovanni Colletto.
domenica, maggio 30, 2021
“La Spada e la Croce”, il libro su S. Bernardo scritto vent’anni fa in occasione della sua canonizzazione
DINO PATERNOSTRO
Per il modo di sentire degli uomini, una persona è eterna per il ricordo che lascia di sé. Fra Bernardo da Corleone, quindi, anche senza “scomodare“ le categorie del divino, si è conquistato il diritto all’eternità per quello che ha fatto in vita e per il ricordo di sé che ha lasciato a tanti uomini e tante donne, in tempi e luoghi diversi, fino ai nostri giorni.
La Chiesa cattolica, col titolo di beato prima e con quello di santo adesso, gli ha dato gli onori degli altari, riempiendo di gioia e di orgoglio non solo il cuore della comunità di Corleone, ma anche quello di tante persone in ogni angolo della Penisola.
A vent’anni dalla canonizzazione. “La Spada e la Croce. Fra Bernardo da Corleone, 1605-1667”
S. Bernardo in una tela di fra Felice da Sambuca esposta sul prospetto della Matrice di Corleone |
Abbiamo pubblicato IERI il programma “Sulle orme di San Bernardo” che si svolgerà dal 5 al 12 giugno, snodandosi per tanti comuni delle province di Palermo, Agrigento e Trapani. Un evento che vuole ricordare un fatto straordinario che accadde vent’anni fa, il 10 giugno 2001: la proclamazione a santo di fra Bernardo, umile frate cappuccino originario di Corleone, avvenuta a Roma nel corso di una cerimonia presieduta da papa Giovanni Paolo II. Crediamo di far cosa utile per i nostri lettori riproponendo la prefazione di padre Vincenzo Noto, vicario generale della Curia arcivescovile di Monreale, e l’introduzione al volume biografico su San Bernardo da me scritto e pubblicato alla fine del 2000 dal titolo “La Spada e la Croce. Fra Bernardo da Corleone, 1605-1667”. Per chi fosse interessato, il libro é in vendita presso la Libreria Di Palermo di Maria Rita Castro.
Anche per gli uomini del nostro tempo Bernardo può essere un modello da seguire
VINCENZO NOTO*
Il 100mo di Sciascia. Lo scrittore, la politica e lo strappo col Pci per rifiutare gli inciuci
La Repubblica del 20 novembre 2009 |
Il rapporto fra il Pci e Leonardo Sciascia fu lungo e, talvolta, travagliato. Cominciò negli anni Quaranta a Caltanissetta, dove lo scrittore visse per un certo tempo, e s'interruppe nella seconda metà degli anni Settanta che videro lo scrittore passare da consigliere comunale di Palermo eletto nelle liste del Pci (1975) a deputato radicale (1979). Proprio in quegli anni, discutendone con lui alla Camera, me ne sono fatto un' idea, certo non esaustiva, con speciale riguardo a taluni aspetti concernenti le vicende siciliane. La sua "discesa in campo" avvenne nel 1974, in occasione della campagna per il referendum per l' abolizione della legge sul divorzio, alla quale diede un contributo concreto e rilevante. In quel tempo, il partito siciliano era nel vivo di un confronto interno, a tratti anche duro, per il rinnovamento dei gruppi dirigenti e del modo di fare politica. Segretario regionale era Achille Occhetto il quale s' intestò la battaglia del rinnovamento che in alcune federazioni era già iniziata tempo prima e con successo.
sabato, maggio 29, 2021
Ecco perché l’ex assessore Razza non può tornare al suo posto
Nello Musumeci e Ruggero Razza
di SERGIO RIZZO
Esiste da sempre in tutto il mondo un
principio non scritto che è tuttavia ispiratore di ogni scelta politica. Si
chiama opportunità, e diciamo subito che il principio non c’entra nulla con
eventuali responsabilità giudiziarie. È esistito anche in Italia, al tempo in
cui ministri e perfino semplici parlamentarti sfiorati da un’inchiesta giudiziaria
si dimettevano per ragioni, appunto, di opportunità: perché sul loro operato
nelle istituzioni non gravasse alcuna ombra, e questo indipendentemente
dall’esito delle indagini che li riguardavano. Se quel principio venisse
rispettato anche oggi, non c’è dubbio alcuno che mai e poi mai il presidente
della Regione siciliana Nello Musumeci avrebbe potuto riproporre Ruggero Razza
per l’incarico di assessore regionale alla Salute. Il fatto è che nella
politica del nostro Paese è passato di moda da un bel pezzo. E a ulteriore
conferma di quanto ciò sia vero ci sono le parole del medesimo Musumeci, che ha
giustificato il ritorno di Razza in giunta, dopo aver affermato che «la Sicilia
ha bisogno di persone per bene e competenti come lui», perché «nessuno mi pare
in Sicilia abbia avuto il coraggio di rassegnare le dimissioni da una carica
istituzionale raggiunto da un avviso di garanzia per un reato non associativo».
Forse in Sicilia, caro presidente. Perché basterebbe rispolverare solo un poco
la memoria per ricordare come nel 1993 i ministri del governo nazionale
raggiunti da avvisi di garanzia si dimettevano a raffica.
Dal 5 al 12 giugno 2021 cammino inaugurale del progetto “Sulle orme di San Bernardo. Cammini di fede, arte e natura”
“Questo itinerario - afferma Roberto Martorana, presidente dell’associazione - vuole promuovere la riscoperta del camminare e dell’immergersi nella natura a passo lento, e divenire uno strumento di sviluppo locale sostenibile per i piccoli centri abitati attraversati. Un’occasione per far conoscere, oltre alle bellezze artistiche, storiche e naturalistiche, anche le eccellenze che si producono nel territorio e i servizi che si possono trovare in ogni tappa. Per questo, nella sezione ‘Convenzioni’ del sito ufficiale www.sulleormedisanbernardo.it, ogni attività, di tipo turistico e non solo, avrà la possibilità di offrire i propri servizi agevolati ai pellegrini e quindi essere pubblicizzata attraverso il sito web, l’Appufficiale e tutti i canali di comunicazione e gli eventi di promozione che l’associazione si impegna a organizzare”.
I Chiaroscuri – Il bene e il male dentro di noi
Gli esseri umani sono irrimediabilmente cattivi?
Il disastro della funivia Stresa-Mottarone, causato dall’avidità di guadagno dei responsabili della gestione, viene a rafforzare nell’immaginario collettivo l’idea che gli esseri umani sono irrimediabilmente egoisti e protesi esclusivamente a fare i propri interessi, anche quando questo comporta un danno, o almeno un rischio sproporzionato, per gli altri.
Ed è vero che, guardando alle logiche della nostra società, in cui si assiste quotidianamente ad una competizione selvaggia, alla ricerca del successo, del potere e del guadagno, è molto difficile dare torto a chi sostiene questa visione pessimistica e ne prende spunto, magari, per bollare come ingenuamente illusorie le proposte etiche e religiose – prima fra tutte quella cristiana – fondate sull’amore del prossimo. Il grido di papa Francesco, che denunzia il predominio, nei nostri Paesi “civili” di una “cultura dello scarto”, che abbandona al loro destino i più poveri e i più deboli, non può non apparire, in questa prospettiva, come una nobile, ma utopistica protesta contro l’inesorabile legge della vita e della convivenza.
venerdì, maggio 28, 2021
I servizi sanitari dell’Asp di Palermo sono fortemente a rischio. Sono ancora più a rischio i servizi sanitari di un piccolo ospedale e di un piccolo distretto come quelli di Corleone. Incredibili tagli al personale, vicini al 50%.
L’ospedale di Corleone visto dall’alto
DINO PATERNOSTRO
I servizi sanitari dell’Asp di Palermo sono fortemente a rischio. Sono ancora più a rischio i servizi sanitari di un piccolo ospedale e di un piccolo distretto come quelli di Corleone. Incredibili tagli al personale, vicini al 50%. Come dire, chiudiamo reparti e servizi specialistici. L’assurdo è che tutti i politici hanno invocato un potenziamento della sanità, dopo la drammatica esperienza della pandemia da coronavirus. Tutti a dichiararlo in Tv e sui giornali. Ma un attimo dopo Musumeci (presidente della Regione e assessore alla salute) lo dimentica e consente al direttore generale dell’Asp di Palermo, l’ineffabile Daniela Faraoni, di fare vasti tagli lineari agli organici di ospedali e distretti sanitari. E adesso? I sindacati (tranne la CISL del comparto, ma perché?) protestano. Ma non basta la protesta scritta su un foglio di carta. Occorrono mobilitazione e lotta degli operatori della sanità e di tutti i cittadini-utenti del servizio sanitario. Ad oltranza, senza paura, fino ad imporre la modifica radicale del piano del fabbisogno e della dotazione organica del personale dell’ASP Palermo. Non possiamo perdere questa partita. Ne va della nostra sopravvivenza.
Dino Paternostro
I sindacati della Sanità bocciano la bozza del piano di fabbisogno e la dotazione organica del personale dell'Asp Palermo. “Irricevibile, è da rielaborare”
Atlante dei soprannomi: così la Sicilia reinventa l’identità delle persone
di Salvatore Ferlita
«Ci sono ingiurie che colgono i caratteri o i difetti fisici di un individuo – diceva il capitano – e altre che invece colgono i caratteri morali; altre ancora che si riferiscono a un particolare avvenimento o episodio. E ci sono poi le ingiurie ereditate, estese a tutta una famiglia; e si trovano anche sulle mappe del catasto».
Non potrebbe esserci ricapitolazione più efficace, riguardo alla genesi e alla diffusione dei soprannomi in Sicilia, di quella proposta da Leonardo Sciascia ne " Il giorno della civetta", per bocca del capitano Bellodi. " Ingiurie" che, come dimostra il caso della famiglia di pescatori di Acitrezza, spesso surclassano il cognome stesso, spazzandolo via definitivamente: Padron ’Ntoni, Bastianazzo, Maruzza sono per tutti noi i componenti della famiglia Malavoglia e non certo Toscano, come testimonia invece il libro della parrocchia. Insomma, le pagine degli scrittori isolani pullulano di appellativi, da Pirandello a Francesco Lanza, un fuoriclasse in materia, e poi Bufalino, Salvatore Fiume, Bonaviri.
Cgil Palermo e Centro Impastato, incontro per la condivisione di un progetto su diritti, sviluppo produttivo, rinascita culturale di Palermo e della sua provincia
Da sx: Dino Paternostro, Mario Ridulfo e Umberto Santino |
Palermo 28 maggio 2021 - Incontro tra il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Umberto Santino, storico presidente del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” e del “No Mafia Memorial”, per la condivisione delle linee-guida di un “Progetto per Palermo”. L’idea è di elaborare un progetto che riguardi Palermo e la sua area metropolitana, a partire da una effettiva conoscenza delle condizioni della città e dei centri della provincia, dall'analisi delle stratificazioni demografiche, dal monitoraggio del mercato del lavoro, in particolare quello giovanile e femminile, dalla presenza degli immigrati distribuiti per etnia, dai condizionamenti della criminalità organizzata indigena e straniera. “L’obiettivo – spiega Mario Ridulfo - è quello di valorizzare le realtà emergenti e affrontare i punti critici in un progetto che dovrà riguardare lo sviluppo produttivo, i servizi, la cultura, la rinascita, la vivibilità di Palermo e della sua area metropolitana Uno sviluppo che, in questa a fase di post pandemia, guarda con particolare attenzione agli interventi e alle risorse messe in campo dal Recovery, per il rilancio della Sicilia e il Mezzogiorno”. Cgil e Centro Impastato fanno appello all’Università di Palermo e al mondo dell’associazionismo, con cui intendono incontrarsi per definire il progetto e le modalità per attuarlo.
ASP DI PALERMO: WEEKEND DI VACCINAZIONI STRAORDINARIE A MONREALE E PIANA DEGLI ALBANESI
PROGRAMMATE NEI DUE COMUNI 3.400 SOMMINISTRAZIONI. TORNA SABATO IL DRIVE IN ALLA CASA DEL SOLE DI PALERMO
giovedì, maggio 27, 2021
“Nessun profitto sulla pandemia”. Sabato 29 maggio il banchetto Cgil Cisl Uil Palermo in via Magliocco per la raccolta firme
Palermo 27 maggio 2021 - Si terrà anche a Palermo, come nel resto del Paese, nel giorno dalla mobilitazione europea, la raccolta firme della petizione , “Nessun profitto sulla pandemia” che Cgil Cisl Uil nazionali insieme a oltre cento associazioni hanno promosso a sostegno dell’iniziativa dei cittadini europei (ICE) per ribadire che “Tutti hanno diritto alla protezione da Covid e chiedere alla Commissione europea di far di tutto affinché si possano sospendere i brevetti in modo da rendere i vaccini e le cure anti- pandemiche un bene pubblico globale accessibile gratuitamente a tutte e tutti”.
mercoledì, maggio 26, 2021
Cantieri Navali, Fiom e Cgil sulla vendita dei bacini e sul progetto della ex Manifattura Tabacchi. “Fare chiarezza su una storia che ha attraversato quattro governi regionali”
I cantieri navali di Palermo |
Palermo 26 maggio 2021 – “Operazione verità” sulla lunga storia dei bacini di carenaggio del Cantiere Navale di Palermo, da poco venduti all'asta. La chiedono la Fiom e la Cgil Palermo, che tornano sulle vertenze che hanno visto il sindacato in prima linea in tutti questi anni per fare chiarezza su alcune dichiarazioni diffuse in questi giorni che riguardano le infrastrutture del Cantiere Navale e i progetti per l'ex Manifattura Tabacchi. Una storia di risorse impegnate e poi svanite, che inizia col governo Cuffaro, attraversa i governi Lombardo e Crocetta e si chiude con la vendita all'asta dei due bacini, ormai inutilizzabili, decisa dal governo Musumeci. I due bacini in questione, da 19 mila e da 52 mila tonnellate, di proprietà della Regione siciliana, interamente in ferro, furono già oggetto di un intervento di manutenzione dopo la mareggiata del 1974. L'ultima volta, furono utilizzati nel 2009, per sollevare lo Scarabeo 8, ed erano già obsoleti.
L’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. La Città del diario
Il municipio di Pieve Santo Stefano |
Al confine tra Toscana, Umbria e Romagna sorge il borgo di Pieve Santo Stefano. Siamo nel cuore della Valtiberina, lembo di Toscana ancora incontaminato dai flussi turistici, nonostante ci si trovi nella patria di Piero della Francesca, di Michelangelo, d’Alberto Burri. Il paese antico è stato completamente distrutto nell’agosto 1944 dalle mine dell’esercito tedesco, che, prima della ritirata, aveva tracciato sopra Pieve, verso Nord, un tratto della Linea Gotica. Tra i pochi edifici rimasti in piedi, il palazzo comunale, a forma di L come un libro aperto sul leggio, con gli stemmi delle casate alle pareti.
Elezioni degli studenti negli organi di Unipa, in modalità telematica. Urne aperte il 31 maggio e l'1 giugno. Ecco i candidati dell'Udu e i loro programmi
Per la prima volta gli studenti votano per i rappresentanti nei Dipartimenti.Palermo 26 maggio 2021 – Si terranno il 31 maggio e l'1 giugno le elezioni per il rinnovo della rappresentanza degli studenti negli organi centrali dell'Università degli Studi di Palermo per il biennio 2021-2023. Per la prima volta gli universitari voteranno anche per i loro rappresentanti all’interno dei Dipartimenti.
Le urne resteranno aperte nelle due giornate di lunedì e martedì prossimi dalle 9 alle 16. Le elezioni si svolgeranno in modalità telematica attraverso la piattaforma Eligo. Anche questa volta l’Unione degli Universitari di Palermo scende in campo nella competizione elettorale con i propri rappresentanti.
martedì, maggio 25, 2021
Il caso. Neomelodico anti pentiti, adesso spuntano le visite nell’abitazione del boss
di SALVO PALAZZOLO
Le intercettazioni di Daniele De Martino a colloquio con il capomafia del Borgo E sul selfie col mafioso Franco Spadaro, il cantante dice: " Tutta una montatura"
Daniele De Martino, il neomelodico palermitano che canta contro i pentiti, andava a casa del boss del Borgo Vecchio Jari Ingarao per discutere di ingaggi e concerti. Il 24 gennaio dell’anno scorso, si presentò alle due di notte nell’abitazione del giovane padrino. Era assieme al titolare del bar Bobuccio, Salvatore Battaglia. C’era da discutere una questione molto delicata: De Martino non voleva lavorare con Totò Buongiorno, l’attivissimo impresario dei neomelodici arrestato per mafia a marzo. Ma non per una scelta etica, piuttosto perché il manager dei concerti non avrebbe rispettato gli impegni economici presi. Il boss Jari Ingarao era dispiaciuto per la situazione, voleva De Martino sui palchi che gestiva nel centro città. Ma il cantante era risoluto, non voleva lavorare con Buongiorno: quella notte, al capomafia del Borgo raccontò che già tre anni prima si era riproposta la stessa questione. Ed era stato convocato addirittura dal capo del mandamento di Porta Nuova, Tommaso Di Giovanni.
Pif: "Racconto le sorelle sole contro la mafia e beffate dallo Stato". Intervista all’autore del libro "Io posso"
di SALVO PALAZZOLO
PALERMO — «Continuo a imbattermi in storie di eroi solitari in Sicilia — racconta Pif — gente che sacrifica la propria vita contro lo strapotere dei boss e spesso si ritrova beffata dallo Stato». L’ultimo caso raccontato dal regista de La mafia uccide solo d’estate è davvero singolare: «Due sorelle, Rosa e Savina Pilliu, lottano per una vita contro un costruttore mafioso di Palermo e ottengono un risarcimento, mai pagato. Però, adesso, l’Agenzia delle Entrate pretende lo stesso il tre per cento». E lei ha deciso di fare un libro per pagare quella somma, 22 mila e 842 euro. Si intitola: "Io posso, due donne sole contro la mafia", l’ha scritto con il giornalista del Fatto Quotidiano Marco Lillo.
Com’è nata questa storia?
Servizio idrico, mozione dei capigruppo di opposizione Ars: rispettare volontà popolare che ha detto no a privatizzazione
“A 10 anni dal referendum che ha sancito il carattere pubblico del servizio idrico la sensazione è che sia in atto un processo che punta a ignorare la volontà popolare e consentire speculazioni economiche anche su un bene primario come l’acqua”. Lo affermano i deputati regionali siciliani Claudio Fava (Cento Passi) Nicola D’Agostino (Sicilia Futura) Giovanni Di Caro (M5S) e Giuseppe Lupo (PD) che hanno, nella loro qualità di capigruppo in Ars, presentato una mozione urgente al governo Musumeci affinché si acceleri il processo di effettiva ripubblicizzazione del servizio e si tutelino i diritti dei siciliani e delle comunità locali. In particolare per i firmatari della mozione “occorre risolvere il contratto ancora in essere con Siciliacque, un autentico capestro che impedisce la concreta attuazione delle norme che già esistono e che puntano a superare definitivamente la stagione della privatizzazione del servizio”.
LEGGI IL TESTO DELLA MOZIONE
ACCORDO REGIONE-CONI. ALL’OSPEDALE INGRASSIA DI PALERMO TAMPONI RAPIDI PER GLI ATLETI
L’ospedale G. F. Ingrassia |
INIZIATIVA RIVOLTA AI TESSERATI DI FEDERAZIONI SPORTIVE, ENTI DI PROMOZIONE E DISCIPLINE ASSOCIATE
Un degno finale per una storia indegna. Grazie sorelle Pilliu. Grazie Pif e Lillo
Pif |
Questa è una storia che non andrebbe raccontata ma urlata. Perché grida giustizia. Tutto ha inizio a Palermo, nel 1990, quando Pietro Lo Sicco, costruttore in odor di mafia, si mise in testa di costruire un palazzo di sette piani in via del Bersagliere. Ma, per farlo, aveva bisogno di buttare giù le casette di fronte. Con mezzi leciti o illeciti riuscì a ottenerle e ad abbatterle tutte. Tutte meno una, quella di Rosa e Savina Pilliu, due sorelle sarde trapiantate in Sicilia che decisero di non cedere a quell’atto di sopraffazione, nonostante fusti di calce recapitati in negozio, corone di fiori sotto casa e altre intimidazioni esplicite.
ASP DI PALERMO: DOMANI ALLE 11 ATTIVAZIONE DELL’HUB VACCINALE AL CENTRO COMMERCIALE “LA TORRE”
lunedì, maggio 24, 2021
Emergenza coronavirus a Corleone. Oggi tre nuovi casi, ma sei persone sono guarite
🔴 #CoronavirusCorleone (24 maggio 2021) Si comunica che nella giornata di oggi sono stati registrati 3 nuovi casi di Coronavirus a Corleone. Sono 6 i guariti. Rilevati 3 casi di sospetta variante inglese.
Bolognetta-Lercara, sciopero a oltranza dei lavoratori di alcune ditte impegnate sul tratto della Palermo-Agrigento, senza stipendio da tre mesi
I lavoratori in sciopero |
Palermo 24 maggio 2021 – Prosegue lo sciopero dei lavoratori di alcune imprese impegnate nei lavori al rifacimento del tratto stradale Bolognetta Lercara, sulla Palermo Agrigento. Gli operai edili attendono tre mensilità di stipendio. In molti stanno incrociando le braccia da una settimana.
Corleone, 24 maggio 2012, funerali di Stato per Placido Rizzotto. Stavolta Corleone c'era...
Un momento dei funerali di Stato nella Chiesa Madre di Corleone
Il 24 maggio 2012, nove anni fa, si svolsero a Corleone i funerali di Stato per Placido Rizzotto. Fu un evento straordinario, reso possibile del ritrovamento - 64 anni dopo - dei resti del sindacalista nella “ciacca” di Rocca Busambra, grazie all’impegno della Polizia di Stato. Riproponiamo l’articolo pubblicato su Città Nuove il giorno successivo (dp).
DINO PATERNOSTRO
CORLEONE – Stavolta Corleone c’era. C’era stata mercoledì sera alla camera ardente, allestita nel salone della Camera del lavoro. E c’era ieri, con le sue ragazze e con i suoi ragazzi. C’era con le sue donne, con i suoi uomini e con i suoi anziani. Era in piazza Garibaldi, dietro le transenne di corso Bentivegna, in piazza Nascè e in piazza Falcone e Borsellino davanti ai maxi-schermi. E poi lì, nella cattedrale dedicata a San Martino vescovo, insieme al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per accogliere ed onorare le spoglie di Placido Rizzotto, il segretario della Camera del lavoro di Corleone che la feroce mafia di Liggio e Navarra la sera del 10 marzo 1948 fece sparire nel nulla.
Per 64 lunghi anni la sua famiglia e la Cgil non si sono mai stancati di chiedere verità e giustizia, di chiedere allo Stato di ritrovarne i resti buttati nel ventre nero di Rocca Busambra, la montagna alle spalle di Corleone, considerata il cimitero della mafia.
Riflettendo sui funerali di Stato per Placido Rizzotto
Corleone, 24 maggio 1992: Napolitano davanti al busto di Rizzotto
di GIUSEPPE ODDO
Un ricordo che viene da lontano e riassume il senso di una lunga vita d’impegno civile e culturale. In occasione dei funerali di stato di Placido Rizzotto (24 maggio 2012), ho avuto modo di scrivere:
L’avessero detto al mio bisnonno mastro Ciccio il sellaio che, centocinquantadue anni dopo le pubbliche esequie tributate in differita dalla dittatura garibaldina ai resti di Francesco Bentivegna, Corleone sarebbe divenuta ancora una volta teatro di un analogo funerale di Stato (e per giunta alla presenza delle massime autorità della Repubblica), la buonanima si sarebbe fatto di sicuro ibernare pur di potervi partecipare di nuovo con la bandiera nazionale abbrunata. Ma purtroppo morì di crepacuore nella primavera 1905 e si portò nella tomba il rammarico di aver bruciato la propria vita inseguendo la stessa utopia della libertà e il medesimo miraggio della terra per cui il 10 marzo 1948 il sindacalista Placido Rizzotto fu sequestrato dalla mafia, ucciso e buttato in una foiba della Rocca Busambra, coll’illusoria speranza d’impedirne il seppellimento.
domenica, maggio 23, 2021
Ecco perché boss e mandanti dovevano fermare Falcone a tutti i costi
Il boss mafioso Totò Riina
di ENRICO BELLAVIA
L’isolamento del giudice e la protervia del Csm in
balia delle correnti gli negarono ogni riconoscimento Ma i suoi strumenti di
lotta al crimine sono studiati oggi in tutto il mondo
Nel mesto riproporsi degli anniversari, il
ricordo vacilla, la memoria cede il passo alla retorica e le distorsioni
alimentano la mistificazione. Giovanni Falcone era scomodo allora, come lo è
adesso. Santino buono da esporre in processione il 23 di maggio, a patto di
rimuoverne la cifra distintiva, quella ostinata navigazione controcorrente nel
mare dei pescecani complici del nemico. I suoi detrattori di un tempo
conquistano da alcuni lustri la ribalta celebrativa e lo evocano a sproposito.
L’INCHIESTA sulle stragi. L’ultimo mistero: il depistaggio di un falso pentito
Un'immagine della strage di Capaci del 23 maggio 1992
di SALVO PALAZZOLO
Le dichiarazioni dell’ex killer Avola al centro di una
nuova indagine I pm nisseni vogliono scoprire se qualcuno gli abbia suggerito
cosa dire
CALTANISSETTA — Ventinove
anni dopo, fra i crateri di Capaci e di via D’Amelio c’è ancora un ammasso di
misteri. E un’ombra che si aggira, quella del depistaggio di un nuovo falso
pentito. È Maurizio Avola, l’ex killer catanese che parla di un artificiere di
Cosa nostra americana per l’attentato a Falcone e si autoaccusa di aver fatto
parte del commando che uccise Borsellino. I magistrati della procura di
Caltanissetta ritengono di avere trovato le prove che Avola mente. E, adesso,
indagano per capire se qualcuno lo abbia ispirato, guidato e suggerito. Con una
strategia ben precisa: coprire tutti i buchi che ancora restano nella
ricostruzione degli attentati del 1992 e allontanare definitivamente il
sospetto di presenze esterne a Cosa nostra.
“GIOVANNI NON DOVEVI MORIRE!”, FIRMATO: I BIMBI DI CORLEONE
Un momento della manifestazione del 2 giugno 1992 |
DINO PATERNOSTRO
sabato, maggio 22, 2021
Al via il cammino “Sulle orme di San Bernardo”: partenza il 4 giugno da Sciacca
di Marianna Grillo
I primi 18 km impegneranno i pellegrini da Sciacca a Caltabellotta. “Sulle orme di San Bernardo”, un cammino inedito alla scoperta dei luoghi del frate cappuccino di Corleone, si concluderà il 12 giugno proprio nella comunità natale del santo. Per i partecipanti, un percorso religioso, storico, artistico e naturalistico con tante curiosità, svelate solo in parte dal programma appena pubblicato.
Il primo appuntamento è fissato per venerdì 4 giugno a Sciacca (Ag). Dopo Caltabellotta, domenica 6 giugno sarà la volta di Burgio, con visita al convento e ai Musei delle Mummie e della Ceramica. Da qui Bivona, Palazzo Adriano e Chiusa Sclafani con sosta al Complesso Monumentale della Badia e la visita alla bellissima chiesa di San Sebastiano. Il 10 giugno, la tripla tappa a Giuliana (con il suo Castello Federiciano)-Bisacquino-Campofiorito. Venerdì 11 e sabato 12 giugno, saranno i giorni dedicati a Corleone, la consegna del Testimonium, l’arrivo da Palermo del corpo di San Bernardo e le celebrazioni religiose.
Marcia per le Terme. Catanzaro: “Musumeci assente, ora lo attendiamo a Sciacca”
“Musumeci ha perso una grande occasione nei confronti di un intero territorio”. Così il parlamentare regionale del Pd Michele Catanzaro, che dal 2018 si occupa costantemente della problematica Terme e che ha sostenuto l'iniziativa del sindaco di Sciacca Francesca Valenti, commenta l'assenza del Presidente della Regione Siciliana all'arrivo in piazza Indipendenza del folto gruppo di cittadini che in quattro giorni hanno attraversato a piedi i territori di due province per sensibilizzare il governo regionale ad affrontare il tema del rilancio di una grande risorsa siciliana.
“Al posto del presidente Musumeci, Io avrei fatto di tutto per essere presente e rassicurare la città di Sciacca sulla volontà del governo regionale di avviare qualunque iniziativa a favore delle Terme e in generale per lo sviluppo termale in Sicilia – aggiunge Catanzaro –
I Chiaroscuri – Peggio per gli ultimi, perché saranno ultimi
di Giuseppe Savagnone
Una proposta impopolare…
La proposta di tassare le successioni ereditarie, avanzata dal segretario del Pd Enrico Letta, ha suscitato un coro di proteste, ricevendo anche un chiaro dissenso anche da parte del premier Draghi, che l’ha liquidata con un secco: «Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli».
Dall’interno della maggioranza di governo, è subito intervenuto anche Matteo Salvini: «Sono pienamente d’accordo con il presidente Draghi: l’ultima cosa di cui hanno bisogno gli italiani adesso sono nuove tasse». Aggiungendo anche una sua reazione: «Sono allucinato dal fatto che il segretario del partito democratico possa immaginare una nuova tassa». Molto critica anche Italia Viva che, con il capogruppo al Senato Davide Faraone, definisce la proposta del Pd «fuori dal mondo».
venerdì, maggio 21, 2021
Emergenza coronavirus a Corleone: oggi nessun nuovo caso e ben 13 guariti!
🔴 #CoronavirusCorleone (21 maggio 2021) Si comunica che nella giornata di oggi non sono stati registrati nuovi casi di Coronavirus a Corleone. Sono 13 le persone guarite.
Anche a Corleone ecco “di cosa siamo capaci”!
Domenica ricorre il 29esimo anniversario della strage di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Anche quest’anno, a causa del Covid, non saranno organizzate manifestazioni di piazza. L’Amministrazione comunale accoglie ed estende alla cittadinanza l’invito della Fondazione Falcone ad esporrre, nel pomeriggio del 23 maggio, un lenzuolo bianco dal balcone di casa. Fin dal 1992 i lenzuoli sono stati il simbolo del no alla mafia da parte dei cittadini palermitani e non solo. Uno sarà esposto anche a piazza Garibaldi.
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Sanità, i sindacati dei pensionati incontrano la direzione generale dell'Asp. “Disponibilità per la costituzione del Tavolo della salute. Ma nessuna soluzione per i tanti disservizi che abbiamo segnalato”
Palermo 21 maggio 2021 – I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil Palermo hanno incontrato la direzione generale dell'Asp 6 Palermo per sollecitare la costituzione del tavolo tecnico sulla salute e avere risposte su alcuni disservizi per che riguardano il sistema sanitario, a cominciare dalla proroga delle esenzioni dei ticket. “Sul protocollo d'intesa per la costituzione provinciale del Tavolo della Salute abbiamo colto la disponibilità da parte della dottoressa Faraoni per arrivare alla firma con Cgil, Cisl e Uil e i sindacati dei pensionati. Ma sugli altri argomenti posti, dalle difficoltà per la prenotazione dei vaccini ai ritardi nelle pratiche di esenzioni dei ticket, nelle forniture di protesi e ausili sanitari e delle riunioni delle commissioni sanitarie per l’invalidità civile, non siamo rimasti soddisfatti. Non abbiamo avuto le risposte che speravamo di avere”. Così dichiarano i segretari generale di Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo, Fnp Cisl Palermo Trapani Rosaria Aquilone e Uilp Uil Palermo Alberto Magro, dopo il confronto avviato con l'Asp sulla situazione dei servizi sanitari.