Federico Cafiero de Raho
(AGI) - Catanzaro, 9 apr. - "Ancora prima di guardare alle risorse che arriveranno, bisognera' guardare alle attivita' economiche esistenti che oggi sono ferme e che sono a rischio, altrimenti la 'ndrangheta si impossessera' di tutto". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, intervenendo al convegno online "Le mafie ai tempi della pandemia e del Recovery", organizzato dal movimento politico-culturale "Zonadem".
De Raho ha quindi evidenziato che "probabilmente, in un momento come questo, bisogna cominciare ad avvicinare Confindustria, Confersecenti, Confcommercio, Assoturismo, tutte le associazioni di categoria che probabilmente hanno il polso di quanto sta avvenendo, ovviamente laddove queste associazioni siano affidabili e credibili perche' a volte non e' cosi'. E' necessario un lavoro di condivisione con queste associazioni di categoria per comprendere - ha aggiunto il procuratore nazionale antimafia - se sia possibile un progetto per sostenere le imprese sane. La magistratura, le procure distrettuali di Reggio e Catanzaro, stanno facendo tantissimo. Quanto alle risorse che arriveranno, verranno controllate, in primo luogo attraverso le segnalazioni delle operazioni sospette. Quest'anno abbiamo avuto 110mila segnalazioni, una crescita del 10%, notevole. Ma tutto quello che possiamo fare con i controlli non basta senza una coesione sociale, senza una vicinanza della politica alle attivita' economiche. E' necessario - ha concluso de Raho - che la politica si riappropri in pieno del suo ruolo e operi in modo da svolgere quella azione di coesione sociale, l'unica che consenta di battere la 'ndrangheta e la criminalita' organizzata". (AGI) 09 APR 21
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