Anche Corleone ha creato il suo angolo per il Book Crossing, l’iniziativa nata oltreoceano all’inizio degli anni 2000 per lo scambio e la condivisione di libri usati. La cassetta rossa “Passami u libru” si trova nell’atrio del Palazzo di Città, in piazza Garibaldi. E’ dunque possibile accedervi negli orari di apertura degli uffici, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14 e il mercoledì pomeriggio fino alle 19.
Il termine inglese Book Crossing nasce dalla fusione di “book” (libro) e “crossing” (incrociare). Il suo funzionamento è molto semplice. I libri sono a disposizione gratuitamente di tutti i cittadini che possono prenderli e, una volta letti, decidere se restituirli o tenerli. Inoltre, si possono portare da casa i propri testi, quelli che non si leggono più. Qualunque tipo di libro è ben accetto: romanzi, saggi, raccolte di racconti o poesie, arte, testi per bambini o illustrati e così via. E’ buona norma però evitare di portare libri con contenuto violento o volgare perché saranno rimossi dalla bacheca.
L’idea originaria del Book Crossing ha visto la luce in America nel 2001 quando Ron Hornbacker e sua moglie Kaori lanciarono il primo sito dedicato a questo scambio. Oggi il loro portale conta oltre 2 milioni di iscritti e più di 13 milioni di libri registrati. Col tempo sono nate iniziative simili, come ad esempio quella di “abbandonare” un libro su una panchina in attesa che venga preso e poi letto da chi lo raccoglie.
La proposta di realizzare il Book Crossing a Corleone è partita dal consigliere comunale Chiara Filippello. “La pandemia dell’ultimo anno – dice – ci costringe a non uscire, stravolgendo le abitudini che avevamo prima dell’arrivo del virus. Come insegnante mi rendo conto che soprattutto i nostri ragazzi hanno bisogno di avere uno svago diverso dalla tecnologia che spesso viene utilizzata anche per studiare. Un libro consente di ‘evadere’ dalle mura di casa in modo sano, di aprire la mente e di esplorare mondi lontani”. “Questa iniziativa – afferma il sindaco Nicolò Nicolosi – favorirà un sanissimo scambio culturale tra i cittadini. Ci auguriamo che siano in tanti ad aderire, leggendo questi libri e portandone altri da casa. L’idea è che tutti, grandi e piccoli, possano accedervi spesso, rendendo Corleone città della lettura ed esempio per tanti altri Comuni”.
Nessun commento:
Posta un commento