Mario Midulla
...difficilmente Corleone dimenticherà il vile atto perpetrato ieri all’intera città nel giorno della festa del suo santo patrono, San Leoluca: le fiamme appiccate al portone della chiesa di Sant'Agostino resteranno scolpite nella memoria di tutti, nessuno escluso.
Ma il paese ha reagito con forza fin da subito con modalità diverse: dal comunicato immediato di condanna dell’Amministrazione Comunale alla pulizia da parte dei cittadini dell’ingresso danneggiato (l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio). Dal lancio del messaggio #Corleoneardesolodipassione con striscioni sui balconi al proliferare di post sui social con commenti pesanti rivolti agli autori solo per ricordarne alcuni.
Per il resto, le indagini in corso andranno a decifrare il messaggio che il portone dato alle fiamme lascia in un giorno che doveva essere di festa: nessuno mai si era spinto a oltraggiare il simbolo per eccellenza della città.
E questo gesto ci porta all’ennesimo monito a non abbassare la guardia, a decidere con forza da che parte stare senza nessun tentennamento, a tenere la schiena dritta perché le connotazioni di natura mafiosa si alimentano di paure, divisioni, silenzi. A Corleone nulla succede per caso e la cassa di risonanza non è la stessa di altri luoghi.
Rispetto al passato abbiamo però il vantaggio di avere una coscienza civile più matura e di ciò dobbiamo farne tesoro. Ognuno di noi faccia la propria parte per isolare chi ha deciso di usare la minaccia per imporsi. E lo faccia ogni giorno senza perdere la memoria di ciò che è successo...
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