MARIO MIDULLA
...il rimpasto amministrativo di fine febbraio aveva dato una scossa alla politica corleonese, subito metabolizzata dalla città dopo le rituali polemiche sui social per le modalità e i nuovi inserimenti.
Ma la prima settimana di marzo ha avuto due episodi che sembrano non dare tregua alla nostra città: il portone della chiesa di Sant’Agostino dato alle fiamme nel giorno della festa del santo patrono e la notizia sulle vaccinazioni di sindaco e giunta al vaglio della Procura dopo la segnalazione del NAS.
Sul primo evento ci sono ancora le indagini in corso mentre sui vaccini tutti gli organi di informazione hanno diffuso la notizia: sui social locali si è scatenata una bagarre di commenti e le dimissioni annunciate del primo cittadino potrebbero oggi chiudere l’intera vicenda.
Una cosa però è certa: tutto quello che succede a Corleone non ha la stessa rilevanza di un paese sulle Alpi o di un borgo sugli Appennini. L’immaginario collettivo nazionale (e non solo) ci colloca sotto i riflettori sempre e comunque e questo forse non è ancora stato metabolizzato da tutti. Giusto o sbagliato che sia, purtroppo è così in quanto sul fronte mediatico si dovrà lavorare ancora tanto.
E farlo dovrà essere una priorità di questa amministrazione comunale (qualora siano ritirate le dimissioni annunciate) o della prossima perché la normalità passa anche dal messaggio che riusciremo a dare fuori dai nostri confini locali.
Non sarà facile e sono sempre più convinto che la caccia all’untore non sia mai la strada giusta...
8 marzo 2021
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