Il sindaco Nicolò Nicolosi durante il suo intervento nell’ultima seduta del consiglio comunale |
Confermerà le dimissioni il sindaco Nicolosi? O le ritirerà per evitare il commissariamento? Forse l’una e l’altra soluzione nello stesso tempo, perché a Corleone... tutto è possibile.
Mercoledì 24 marzo alle ore 16,30 è stato convocato il consiglio comunale di Corleone con un solo punto all’ordine del giorno: comunicazioni del sindaco. Inutile dire che tutti si aspettano che Nicolò Nicolosi comunichi finalmente la sua decisione finale sulle dimissioni. Le manterrà trascinando il comune al commissariamento? Oppure le ritirerà continuando il percorso amministrativo di questi ultimi due anni e mezzo?
Le voci che arrivano dal “palazzo” sembrano confermare che il sindaco voglia mantenere in piedi lo schema delle dimissioni a seguito delle forti critiche ricevute per aver “saltato la fila” e fatto il vaccino senza aspettare il suo turno. L’unico modo per essere rilegittimato - sembra pensare il sindaco - é quello di mantenere le dimissioni e ricandidarsi alle prossime elezioni comunali.
Un bell’azzardo gli fanno notare il suoi sostenitori. Anche perché non è nemmeno certo quando si andrebbe a votare: in primavera o in autunno? L’autunno è troppo lontano e un commissario “troppo amico” del presidente della regione potrebbe favorire troppo il gruppo di “Diventerà Bellissima”. A questo punto Nicolosi potrebbe uscire il coniglio dal cappello del prestigiatore, introducendo il meccanismo delle dimissioni “differite”. Non subito, adesso, ma solo qualche mese prima del turno elettorale primaverile o autunnale. Nell’immediato, invece, le ritirerebbe con la motivazione di scongiurare un lungo periodo di commissariamento.
Troppo complicato? Può darsi, ma la strada dovrebbe essere questa. Sono in tanti a scommetterci.
Una partita a parte è quella degli assessori. Per non turbare gli equilibri politici Nicolosi vorrebbe lasciare tutto invariato. Ma sono tanti i consiglieri (con in testa il presidente del consiglio) che vorrebbero azzerati tutti gli assessori “furbetti” del vaccino, cioè Maria Clara Crapisi e Calogero Scalisi. Potrebbero essere confermati invece Totò Schillaci, che il vaccino non l’ha fatto, e Gianfranco Grizzaffi nominato nei primi di marzo. Resterebbero tre posti liberi, a cui sarebbero in tanti ad aspirare.
Ma sono tante, troppe le variabili. Mercoledì sera ne sapremo di più. (Dp)
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