DINO PATERNOSTRO
Il Sindaco di Corleone, Nicoló Nicolosi, ha azzerato la giunta comunale. L’ha fatto “in parola”, senza un provvedimento formale di “dimissionamento”, ma il segnale è stato lanciato. Tanto che il Presidente del Consiglio comunale, Pio Siragusa, l’ha annunciato pubblicamente nella seduta di ieri. “Nel pomeriggio ho avuto un colloquio con il Sindaco - dice adesso Maurizio Pascucci, ex capogruppo di minoranza e adesso capigruppo di “Attiva Sicilia”. Spetta a lui motivare pubblicamente la decisione avvenuta nel tardo pomeriggio di martedi. In verità pensavo che gli organi di comunicazione del Comune di Corleone ne dessero notizia con un comunicato stampa e un post sulla pagina facebook . Adesso rimaniamo in attesa della sua nuova proposta di Governo. I numeri in Consiglio Comunale sono largamente distanziati politicamente: 12 consiglieri di maggioranza e 4 di opposizione.
Di fatto, però, l'operato dell'opposizione è riuscita a stringere sull'operato mediocre di alcuni assessori e il Sindaco è dovuto intervenire politicamente. Io in qualità di Capogruppo di Attiva Sicilia lo ringrazio per la sua coerenza politica”. Un ringraziamento che è anche un chiaro segnale di disponibilità alla collaborazione con la maggioranza. Infatti, se i consiglieri che sostengono il sindaco Nicolosi ha i suoi problemi, non scherza neanche l’opposizione, che è riuscita nell’impresa di rafforzare “Diventerà Bellissima” dove è confluita Enza Vasi e a dividersi in tre sottogruppi: “Attiva Sicilia” con Pascucci, “Italia Viva” con Gino Modesto e i resti del Gruppo misto con Gianluca Castro e Giusy Dragna.Il “casus belli” che ha portato alla forte fibrillazione della maggioranza è stata la polemica innescata dal gruppo “Fratelli d’Italia” contro il consiglio comunale, reo di non aver approvato la proposta di dedicare uno spazio pubblico a Norma Cossetto, vittima delle foibe. Tutti i consiglieri, tranne il seguace della Meloni Costa, hanno considerato più opportuno dedicare uno spazio pubblico a tutte le vittime delle foibe. Da qui la rabbia dell’assessore Rà e del consigliere Costa, che hanno dichiarato di vergognarsi del consiglio comunale.
Ma non è l’unica fibrillazione. Anche la vicenda Luca Gazzara sta pesando sugli equilibri/squilibri della maggioranza. L’assessore all’ambiente ha aderito a Forza Italia, partito a cui già appartiene la vicesindaca Maria Clara Craprisi. Due assessori senza nessun consigliere, troppi. Uno dei due (con le buone o con le cattive) dovrà lasciare. I bookmakers clandestini scommettono che lascerà... Gazzara.
Fuori Rà, fiori Gazzara, ma chi subentrerà? Uno in quota “bellissimi” che hanno 5 consiglieri e rivendicano un altro “posto al sole” (Giandalone spera, ma molti non lo vedono di buon occhio). E l’altro? Non ci crederete, ma sempre i bookmakers clandestini danno molte possibilità ai gruppi di opposizione che potrebbero (vorrebbero?) diventare maggioranza in una grande ammucchiata di 15/16. Qualcuno parla di imitare la “maggioranza Draghi”. A Roma è giustificabile perché non era facile trovare una solida maggioranza. A Corleone invece 12 su 16 è già una solidissima maggioranza. Non ci sarebbe nessuna giustificazione. E l’opposizione tradirebbe clamorosamente il mandato degli elettori. Che faranno i nostri “eroi”? Lo vedremo nei prossimi giorni. (Dp)
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