Par Veleno
Un interessante articolo che viene dalla Francia, pubblicato su altritaliani.net, una rivista online di italo-francese.
Neanche il tempo di sorridere per l’arrivo dei vaccini e per la stesura di piani di vaccinazione nei vari paesi d’Europa e del mondo che subito parte la campagna di disinformazione sui social. Il consueto sabotaggio dell’intelligenza da parte di ignoranti o se preferite degli analfabeti censori che con inaudita superbia arrivano a contraddire qualunque esperto, gente che si è sacrificato una vita per arrivare a quei livelli di conoscenza e che ora deve difendere le conquiste proprie e dell’umanità, da tetri figuri che per una vita sono stati a guardarsi l’ombelico, a grattarsi le palle e a sparare… sentenze.
Il vaccino è stato
storicamente una conquista della medicina moderna e oserei dire della
democrazia. Il vaccino più di tutte le scoperte mediche, è quella che ha
delimitato una volta e per sempre il confine tra sapere e superstizione tra
scienza e fondamentalismo religioso.
Le malattie infettive, che erano considerate una punizione di Dio contro la
dissolutezza degli uomini, sul finire del settecento si imbatterono in quello
che fu lo scopritore del metodo vaccinale: l’inglese Edward Jenner che,
non a caso, vista l’efficacia dei vaccini, sembra ebbe a dire: “Da adesso in
poi Dio dovrà cercarsi qualcos’altro per punire gli uomini”. Il vaccino è
anche “democratico” perché, con minima spesa e spesso gratuitamente, consente
di proteggere dalle malattie infettive, ricchi e poveri, vecchi e giovani,
donne e uomini senza distinzioni di alcun tipo.
Per generazioni e senza
alcuna distinzione ideologica il vaccino è stato salutato da tutti come un bene
per tutti. Eppure erano tempi dove le distinzioni ideologiche si facevano su
tutto: il caffè era di destra il tè era di sinistra, l’eskimo era di sinistra e
le lenti Ray Ban scure erano di destra, la marijuana era di sinistra e la
cocaina di destra, su tutto ma non sul vaccino.
Altri tempi. Tempi in
cui la scuola valeva ancora qualcosa dove se non si studiava si era
finanche bocciati. Tempi in cui tutti erano più informati e diciamo la verità
anche più colti. Il grande e popolare Totò si permetteva battute che pur
richiedevano un minimo di scolarizzazione. Oggi molti, quelle battute, non le
capirebbero.
È in corso da anni
un’epidemia di analfabetismo che si è diffusa in gran parte del
mondo e non è un caso che si vendono sempre meno libri e giornali, che la
scuola ha perso ogni carisma. Gli insegnanti sono spesso delegittimati prima
dagli istituti e università dove lavorano, l’idea di fare selezione, di dare
alla scienza scienziati e all’agricoltura contadini decisamente in quei luoghi
non è apprezzata o considerata. Nel nome di un demagogico e falso “siamo tutti
uguali” si fa progredire di tutto. Bravi studenti e asini, capre e maiali. Il
merito è l’ultimo degli interessi delle nostre democrazie decadenti.
Sono convinto che ci sia una relazione tra l’ignoranza e il no-vax, tra
l’ignoranza e il fondamentalismo religioso, tra l’ignoranza e la superstizione.
Un paio di anni fa uno studio rivelò che il 42% degli italiani non legge nulla,
né libri, né giornali e nemmeno la nota per la spesa, e che le uniche
informazioni che riceve sono sui social (si badi social non su internet, dove
con un po’ di sforzo si potrebbero leggere anche cose interessanti e
istruttive).
Il social è un
campionario di informazioni spesso, false, di sciocchezze non verificate. Sui
social si manipolano coscienze e come si è dimostrato si orientano e omologano
i gusti commerciali, politici, culturali degli utenti.
Cosi malgrado una
sofferenza terribile e i tanti lutti dopo un anno di Covid 19 il risultato è
che il 57% dei francesi pare non voglia vaccinarsi e in effetti, ad
una settimana dall’inizio delle vaccinazioni, sono solo un 200 i francesi che
si sono vaccinati (è vero che il governo ci ha messo del suo con delle
procedure francamente insensate ed inutili) e anche in Italia ci stiamo
mettendo troppo tempo come in tanta parte del mondo.
Personalmente sono
convinto che se è obbligatorio il vaccino per il morbillo, ancor più dovrebbe
esserlo quello contro il coronavirus. Ed aggiungo che se un popolo è
troppo ignorante e superstizioso, ancora di più dovrebbe imporsi l’obbligo del
vaccino, tuttavia si preferisce ipocritamente la via della persuasione.
Proviamo: “Cari
figlioli, fatevene una ragione, fidatevi: Dovete vaccinarvi. Punto e basta”.
Veleno
Altritaliani.net - 2 janvier 2021
https://altritaliani.net/il-vaccino-ve-lo-dovete-fare/?utm_source=automated-%7Bchannel+numer%7D-%7Bemail+id%7D&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter
Nessun commento:
Posta un commento