Un momento dell'incontro della Cgil e della Fiom con il presidente
dell'autorità portuale e con il componente dell'Oiv
Palermo 16 dicembre 2020 – Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo e Francesco Foti segretario Fiom Cgil, hanno incontrato oggi il presidente
dell'Autorità di Sistema portuale Sicilia occidentale, Pasqualino Monti,
al quale hanno espresso soddisfazione per l'accordo sottoscritto con
Fincantieri grazie al quale il Cantiere navale di Palermo tornerà a
essere un importantissimo polo nel Mediterraneo per le nuove costruzioni di
navi. All'incontro era presente anche l'ex procuratore aggiunto Leonardo
Agueci, componente dell'Oiv, l'organismo indipendente di valutazione
dell'Autorità di sistema portuale del mare.
“Il lavoro svolto dall'Autorità portuale è stato importante e
speriamo che, con la presidenza di Monti, possa avere continuità nei prossimi
anni, in modo da poter collaborare in modo proficuo alle grandi sfide che
si aprono per il futuro dell'industria cantieristica a Palermo e per
l'occupazione – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e
il segretario Fiom Cgil Francesco Foti - I passaggi che portano
alla firma dell'accordo con Fincantieri, hanno visto la Cgil e la Fiom
impegnate in questi anni in una lunga elaborazione di iniziative e trattative
per costruire il rilancio non solo del cantiere, a partire dall'investimento
per rimettere in funzione il bacino da 150 mila tonnellate, ma
dell'indotto, che con la ripresa della mission delle costruzioni di navi
intere, potrà trovare di nuovo l'utilizzo che aveva in passato. Gran
parte dell'indotto specializzato che realizzava le navi è emigrato in questi
anni al Nord, un vero e proprio esodo, che ha riguardato 1.500 lavoratori
palermitani, ma anche calabresi e campani che lavoravano in Sicilia, assorbiti
nei porti di Monfalcone, Genova e Marghera”.
La Cgil e la Fiom hanno chiesto nei giorni scorsi al
Prefetto di Palermo una verifica, da effettuare con Fincantieri e l'Autorità di
sistema portuale, per rinnovare il protocollo di legalità sottoscritto nel
1998. Argomento di cui si è ribadita l'importanza durante il colloquio.
“Chiediamo che il protocollo sia aggiornato, il tema della legalità e della
trasparenza devono essere centrali per prevenire nuove infiltrazioni
mafiose – aggiungono Ridulfo e Foti – Rendere attuale il protocollo di legalità
è indispensabile in vista della creazione di nuova occupazione e del ruolo di
leadership che tornerà ad avere il cantiere di Palermo, uno strumento
fondamentale per la gestione trasparente dei flussi di manodopera e per
garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori”.
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