“Anche per la campagna di vaccinazione antinfluenzale la Sicilia rischia di farsi trovare impreparata, sia in relazione al numero di dosi prenotate che per quel che riguarda i criteri di distribuzione, e di scelta delle categoria alle quali dare priorità”. Lo dicono il capogruppo PD Giuseppe Lupo ed i componenti della commissione Sanità all’Ars Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio. Il tema è stato discusso oggi in commissione su richiesta del PD. “La Sicilia, che supera i 5 milioni di abitanti, ha previsto l’acquisto di circa 1,5 milioni di dosi – aggiungono – quando invece regioni come Lazio e Puglia, che superano di poco i 4 milioni di abitanti, potranno contare rispettivamente su 2,4 e 2,1 milioni di dosi”.
Secondo gli esponenti del PD va inoltre superata la “tradizionale
impostazione” che prevede di vaccinare esclusivamente le persone più anziane.
“Alla luce dell’emergenza Covid – aggiungono Lupo, Arancio e Cracolici – è
necessario prevedere una ‘corsia preferenziale’ anche per chi svolge una
funzione sociale irrinunciabile come il personale sanitario, le forze
dell’ordine ed il personale scolastico”.
“Quanto ai criteri di distribuzione – proseguono - bisogna fornire subito
ai medici di Medicina generale un quantitativo sufficiente di vaccini
antinfluenzali in unica soluzione, non ‘a rate’ e neppure ‘con il contagocce’,
in modo da consentirgli una corretta programmazione della somministrazione su
appuntamento agli assistiti, così da poter garantire il distanziamento fisico
nel rispetto delle norme anti-Covid”.
È inoltre necessario – concludono Lupo, Arancio e Cracolici - assicurare
alle farmacie un quantitativo congruo di dosi per i cittadini che, pur non
avendo diritto alla vaccinazione gratuita, intendono acquistarle a proprie
spese”.
mercoledì 18 novembre 2020
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