È morto in un incidente al Rally Valle del Sosio, Totò Coniglio, 54enne, che si trovava a bordo di una Renault Clio Williams. Copilota dell'equipaggio, era nato a Palermo ma viveva a San Cipirello.
L'incidente questa mattina sulla strada provinciale 37, in contrada Favara-Burgio, tra Caltabellotta e Chiusa Sclafani, poco dopo l'inizio della prova speciale "Caltabellotta 1". Secondo una prima ricostruzione, il pilota, rimasto illeso, avrebbe perso il controllo del mezzo sbattendo prima contro un palo e poi contro un albero. Sul posto, oltre ai tecnici di gara e i sanitari del 118, sono intervenuti i militari della compagnia di Sciacca.
La manifestazione intanto è
stata interrotta in segno di lutto. La decisione è stata presa dal comitato organizzatore, in accordo
con la direzione gara.
“La manifestazione si stava
svolgendo regolarmente secondo programma, quando, alle 9:45, sono stato
contattato dal direttore di gara che mi ha comunicato che sulla seconda
speciale in programma, denominata Caltabellotta, era accaduto un incidente
grave, con conseguenze mortali per il copilota - ha detto Francesco Di Giorgio
sindaco del comune di Chiusa Sclafani ente organizzatore – mi sono
immediatamente recato sul posto dell’incidente dove sono arrivato dopo circa
dieci minuti. Di comune accordo con la direzione gara, in segno di lutto
abbiamo deciso di interrompere la manifestazione”.
Il direttore di gara ha
successivamente illustrato la dinamica dell’accaduto. “La Prova Speciale n. 2,
denominata "Caltabellotta 1", è iniziata secondo l'orario
previsto alle ore 09.04 – ha detto il direttore di gara Michele Vecchio - iI
concorrente n. 32 ha impegnato la prova speciale alle ore 09.41
rispettando la cadenza temporale prevista nella tabella di marcia ad esso
consegnata. Alle ore 09.42, in seguito all’uscita di strada della vettura
Renault Clio Williams n°32 condotta da Vito Parisi e Salvatore Coniglio, il
commissario di percorso preposto alla postazione 3 km. 1,08 ha richiesto
l’interruzione della prova speciale e l’invio in postazione di team di
decarcerazione e ambulanza – ha proseguito Vecchio -
con immediatezza, la direzione gara, avvalendosi del
coordinamento sanitario della dottoressa Zinella Ferraro, medico capo del
servizio sanitario, alle ore 9:43 ha chiesto al capo prova Giovanni
Badagliacca, di inviare sul luogo dell’incidente il mezzo di decarcerazione,
l’ambulanza ed il carro attrezzi. Il servizio tracking system ha
confermato che la vettura era ferma fuori strada senza aver lanciato alcun
segnale di SOS. Alle ore 9:44 è giunto sul posto il mezzo di decarcerazione
che, costatata la presenza della vettura capottata fuori dalla sede stradale,
ha repentinamente prestato il proprio soccorso. Successivamente giunta sul
posto anche l’ambulanza, il medico di bordo ha richiesto, per potere operare,
che la vettura venisse capovolta. Lo stesso ha subito constatato l’assenza di
parametri vitali del secondo conduttore Coniglio Salvatore. Alle ore 9.45
- ha concluso il direttore - insieme al medico capo del servizio mi
sono recato sul luogo dell’incidente”.
Al momento dell’interruzione
in testa alla gara c’erano su una Skoda Fabia R5 Alessio Profeta e Sergio
Raccuia.
GdS, 11
ottobre 2020
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