Raggiungere la veneranda età di 100 anni è un traguardo epico, lo zio Nino ha raggiunto questa importante meta già sei anni fa! Antonino Lanza, conosciuto da tutti come lo zio Nino, è nato a Corleone il 10 ottobre 1914, unico maschio di tre sorelle. Il padre era un agricoltore e la madre casalinga, già dalla tenera età aiutava il padre a lavorare i campi, ha sempre amato stare all’aria aperta e a contatto con la natura.
Lo zio Nino
rappresenta un’importantissima memoria storica per il nostro paese: ha vissuto
durante due guerre, la prima affrontata in tenera età, la seconda come
testimone storico importante, sebbene non abbia combattuto direttamente al
fronte, in quanto rappresentava il capo famiglia, in quanto dovette affiancare
il padre ammalatosi troppo presto. Egli racconta il disagio, la frustrazione,
la paura e gli orrori di una guerra, che anche dopo la fine ha lasciato degli
strascichi significativi.
Ha affrontato e
superato brillantemente anche una terribile epidemia, “la spagnola”, all’età di
soli quattro anni, ed oggi anche se con trascurabili acciacchi, dovuti alla sua
età, sta affrontando quest’altra importante prova del coronavirus, fedele alle
regole e rispettoso della sua e altrui salute.
Ognuno di noi,
parenti e amici ha cercato di scoprire il segreto della sua longevità, a
domanda lo zio Nino risponde: “Che volete che vi dica, non mi sono mai
sposato!”, sarà davvero questo il segreto?
Sicuramente ciò avrà
contribuito, ma bisogna anche considerare una buona genetica, infatti in tutta
la sua vita non ha mai avuto la necessità di usare alcun tipo di farmaco, mai
un antibiotico o un’aspirina!
Lo zio Nino racconta
che ha sempre seguito un’alimentazione sana, basata su un’economia povera,
diremmo noi oggi “antica”, consumando soprattutto cereali, frutta, verdura,
formaggi, poca carne, e talvolta anche un bel bicchiere di vino.
Non ha mai rinunciato
alle sue abituali passeggiate in compagnia di amici e conoscenti.
Lo zio Nino conduce
una vita tranquilla, è un uomo molto dolce e dall’animo mite, coccolato dai
suoi nipoti e pronipoti e anche dai suoi amorevoli vicini di casa, in perfetta
autonomia, non rinuncerebbe mai alla sua casa e alle sue abitudini.
Credo che il suo segreto sia questo: “la
pazienza”, oggi cosa assai rara, conduciamo una vita troppo frenetica in cui
tutto deve essere fatto e ottenuto di fretta.
Avremmo voluto fare
una bella festa per i suoi 106 anni, ma rimanderemo a tempi migliori, nel frattempo
conserviamo gelosamente il più bel regalo che possiamo ricevere da uno zio così
speciale: la vera bellezza, sta nella forza indistruttibile della semplicità!
Maria Concetta Profita
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