Emanuele Macaluso visto da Sergio Staino
EMANUELE MACALUSO
Al prossimo referendum sul cosiddetto “taglio dei parlamentari” voterò NO.
Con grande convinzione. E questo perché, ancora una volta, il M5S che ha
promosso la campagna per ridurre il numero di deputati e senatori, gli ha dato
un’impronta chiaramente antiparlamentare in coerenza con la sua breve storia.
Infatti, non ho dimenticato la sceneggiata dei grillini, capeggiati dal
ministro Di Maio, davanti a Montecitorio, con l’esposizione di un grande
striscione su cui erano raffigurate tante poltrone e che venivano stracciate
tra alte grida di entusiasmo. C’era, in quella manifestazione, un evidente
significato antiparlamentare, e anche qualunquista, nel definire “poltrone” gli
incarichi elettivi. Opporsi con il No a questa sceneggiata è la prima cosa a
cui ho pensato. E non certo per difendere l’attuale numero dei parlamentari ma,
come dicevo, per il carattere che l’iniziativa grillina ha finito con
l’assumere.
Purtroppo ancora una volta il Pd è in confusione anche perché il
segretario, Nicola Zingaretti, aveva nientemeno auspicato un’alleanza strategica,
rifiutata dai grillini, come si evince dalle candidature separate alle elezioni
regionali. Ecco perché il No, in questo caso, ha assunto il carattere di una
difesa del Parlamento e della cultura politica che distingue chi ha come
bussola politica la Costituzione.
(3 settembre 2020)
P.S: sono rientrato dal mio periodo di riposo e spero di poter continuare a
dire la mia sulle cose della politica e del mondo.
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