(AGI) - Caltanissetta, 11 set. - La CGIL e' stata ammessa come parte civile al processo "Stella Cadente", che vede alla sbarra presunti esponenti della Stidda gelese dopo gli arresti operati dalla squadra mobile di Caltanissetta. In una nota delle strutture CGIL nazionale, regionale e di Caltanissetta, il sindacato esprime "grande soddisfazione" e dedica l'ammissione al processo "a tutte le vittime di mafia, ai tanti sindacalisti uccisi, agli uomini politici come Pio La Torre che battendosi contro questo potere criminale hanno dato un contributo straordinario al riscatto della Sicilia e dei Siciliani".
"Abbiamo deciso di costituirci parte civile nel processo in questione
- scrivono Giuseppe Massafra (CGIL nazionale), Alfio Mannino (CGIL
Sicilia) e Ignazio Giudice (CGIL Caltanissetta)- perche' riteniamo che
l'azione criminale della mafia abbia leso e mortificato gli interessi di
questo territorio, dei cittadini onesti, del mondo del lavoro e del mondo
imprenditoriale che guarda e vuole scommettere su uno sviluppo economico
nella
legalita' e nella tutela dei diritti". E aggiungono: "Oggi
è una bella giornata per il mondo del lavoro e per tutti i cittadini.
Adesso il nostro impegno contro l'azione criminale delle mafie ci
consentira' di seguire direttamente il processo, di farlo vivere
all'esterno del tribunale, di contribuire alla ricerca della verita' e di
aiutare la giustizia a fare il proprio lavoro". "La CGIL tutta,
da quella nazionale a quella regionale a quella territoriale- concludono
Massafra, Mannino e Giudice- e' in campo e lavorera', oltre il processo,
per bonificare il territorio e per segnare una nuova prospettiva, convinti
che la legalita' e' la precondizione per qualsiasi ipotesi di
sviluppo".
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