In riferimento all’articolo pubblicato il 19 settembre dal quotidiano “La Repubblica Palermo” e ripreso da “Città Nuove”, si precisa che i 4 soggetti (risultati positivi dopo aver partecipato al matrimonio del 12 settembre) fino a quel momento non solo erano ignari, ma dichiarano di aver avuto contatti in modo indiretto con l'infermiera (tampone eseguito in data 14 settembre) per il tramite della sorella, anch'essa inconsapevole della possibile positività.
Inoltre si chiarisce che nessuno di loro ha partecipato al matrimonio del 15 settembre.
In particolare, l'infermiere dichiara di non aver voluto partecipare al secondo matrimonio, nonostante fosse invitato, avendo saputo della positività della parente Infermiera. Ciò a scopo precauzionale e per rispetto di tutti gli ospiti, in attesa di sapere l'esito del tampone fatto in modo volontario e privato, nonostante l’USCA fosse stata avvertita.
Si precisa inoltre che un altro Infermiere presente al secondo matrimonio, anch'egli parente, è negativo al Covid 19 e ha avuto contatti fisici con uno di loro il 9 settembre, ben prima dell'avvenuta positività.
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