Scivoli, altalene, giostre – in legno e secondo i massimi standard di sicurezza - sono stati acquistati e montati da una ditta del Trentino-Alto Adige. La costruzione del parco giochi nel cuore del bosco è la seconda tranche di un più ampio progetto. “Circa un anno fa – dice Vincenzo Lo Meo, dirigente del Servizio 14° del Dipartimento – Servizio 14° – Servizio per il territorio di Palermo - abbiamo già realizzato il campo bocce, quello da tennis e per il calcio a 5. Inoltre, abbiamo ampliato l’area attrezzata e adesso si aggiunge il parco giochi che contribuisce a rendere Ficuzza una risorsa”.
L’ingresso ai giochi è assolutamente libero. All’inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, l’assessore comunale per la Frazione di Ficuzza, Salvatore Schillaci, il direttore del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, Mario Candore, il direttore dei lavori di Ficuzza, Gianfranco Orlando, i rappresentanti dell’associazione “Eirene-Idee in rete”.
Irene Oliveri, laureata in storia dell’arte, è stata l’anima di “Narrabosco”, un’attività di animazione che ha portato decine e decine di scolaresche a scoprire le bellezze naturali di Ficuzza attraverso le fiabe. E proprio ripercorrendo le sue orme, il vero “taglio del nastro” del nuovo parco l’hanno dato i tantissimi bambini che stamattina lo hanno affollato insieme alle loro famiglie, in quella che è stata una vera e propria festa.
“Con l’iniziativa di oggi – afferma Mario Candore – suggelliamo un impegno iniziato due anni fa per il rilancio di questo sito, unico in tutta la Sicilia per le sue bellezze naturali e per la Real Casina di Caccia, gestita da noi. Abbiamo già riqualificato le aree esterne e interne del Palazzo. Questa gestione ‘in house’ è possibile grazie ad un gruppo di lavoratori forestali che sono particolarmente sensibili a questa realtà”.
“La nostra attenzione su Ficuzza è alta – commentano il sindaco Nicolosi e l’assessore Schillaci -. Lo dimostrano tra l’altro i 90.000 euro che si stanno utilizzando per il nuovo impianto di illuminazione, la convenzione per la cura del verde con gli operai forestali, il Mercato del Contadino che, dal 26 luglio, è diventato un appuntamento settimanale con vendita di prodotti e degustazioni. Domenica prossima ad esempio ce ne saranno due: alle 12 di prodotti da forno e alle 19 di pasta al sugo. Ficuzza non è solo un luogo di passaggio: Ficuzza deve diventare una meta precisa di tanti visitatori provenienti da tutta Italia e non solo”.
2 commenti:
Nell'articolo si afferma che L’ingresso ai giochi è assolutamente libero, ma in realtà viene fatto pagare un ticket del costo di euro 2,50.
Credo che sia scandaloso, se pensiamo solo al fatto che la struttura è pubblica, fatta con soldi pubblici e gestita da personale pagato con soldi pubblici. Se si garantisce la scuola pubblica a tutti i bambini, non capisco come non si possa garantire anche il gioco pubblico a tutti i bambini, anche a quei bambini che non sono fortunati e vivono in famiglie che 2,50 euro a bambino rappresenta un costo non sostenibile,
In diversi siti locali è stato pubblicato un articolo, dove si evidenzia l'inaugurazione di un area all'interno della Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza in cui si trova, oltre che a un campo da tennis, calcetto, bocce e palla a volo, anche il parco gioco per i bambini intitolato ad Irene Oliveri, una ragazza di Marineo, scomparsa nel 2019 a 36 anni che ha dedicato gran parte delle sue attività a Ficuzza . Nel suddetto articolo si afferma testualmente “L’ingresso ai giochi è assolutamente libero”.
Purtroppo, di fatto, questa affermazione non trova riscontro in quanto per accedere ai giochi bisogna pagare un biglietto d'ingresso del costo di euro 2,50 a persona. Inoltre è previsto il pagamento del biglietto di euro 2,50 a bambino per accedere anche all'area dedicata a parco giochi per giocare tutto il giorno.
Non conosco i motivi di questa incongruenza e ritengo, tuttavia, accettabile pagare per accedere al tennis, calcetto ecc. Ma far pagare un biglietto per accedere ad un parco giochi pubblico non lo trovo inclusivo e denota una scarsa sensibilità etica dello stato nei confronti dei diritti dei bambini.
Si tratta di una struttura pubblica, costruita con fondi pubblici e gestita da personale pagato dalla Regione Siciliana e anche se il costo del biglietto è di soli euro 2,50 per ogni bambino,
tale spesa per molte famiglie con più figli, soprattutto in questo periodo, rappresenta un costo insostenibile. In un territorio arido di servizi rivolti ai bisogni dei bambini, dove la natalità è in forte calo, si è pensato di monetizzare un diritto, non si capisce con quale scopo.
Quindi, ci saranno molti bambini che per problemi economici non potranno accedere al parco giochi.
Questi bambini saranno privati di un loro diritto che è il diritto al gioco. Inoltre i bambini che se lo potranno permettere e pagheranno il biglietto avranno pagato per giocare , che per loro è un diritto e i diritti non possono essere a pagamento.
Il diritto in questione è sancito dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989. Nell’art. 31 della Convenzione si afferma, per la prima volta a livello internazionale, che il diritto al gioco è inteso come diritto essenziale di crescita ed è messo in relazione con il diritto alla vita e alla sopravvivenza, alla salute, alla corretta nutrizione, istruzione e non discriminazione, diritti che troviamo anche nella nostra costituzione.
Sicuramente i dirigenti responsabili avranno modo di rivedere le decisioni prese a garanzia dei diritti citati.
Mario Spataro
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