Nidil Cgil: “Due lavoratori
dell'azienda sospesi dai turni per aver chiesto il rispetto del protocollo di
sicurezza”.
Oggi alle 18.30 assemblea dei lavoratori di
Socialfood e sciopero delle consegne dalle 19 alle 21. L'iniziativa, indetta da
Nidil Cgil Palermo, sigla alla quale aderiscono molti degli oltre 150 rider
della società, nasce in segno di protesta nei confronti della sospensione dai
turni di due lavoratori iscritti al sindacato, Fabio e Federica. Da mesi,
inoltre, i lavoratori di Socialfood, insieme al sindacato, hanno inoltrato una
serie di richieste all'azienda in tema di diritti e sicurezza ma non è arrivata
finora risposta alle numerose comunicazioni formali inviate.
Di questi argomenti si discuterà oggi 3 luglio
all'assemblea-sciopero che si terrà a partire dalle 18,30 in via Catania,
166, davanti alla sede dell'azienda. “Lo sciopero l'abbiamo proclamato in
risposta all'atteggiamento dell'azienda. La sospensione dai turni dei due
rider, di cui uno nostro responsabile sindacale, è stata l'ultima goccia.
Le problematiche aperte sono tante - dichiara il
segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – I due lavoratori,
all'improvviso, da lunedì scorso, non sono stati più inseriti nel calendario
dei turni. E si tratta di due rider che lavorano da parecchi anni con
Socialfood, e per l'affidabilità e la disponibilità accordata totalizzano
il maggior numero di turni tra mattina, pomeriggio e sera. Fabio e Federica
sono stati sanzionati perché ritenuti 'colpevoli' di avere effettuato le
consegne a domicilio contactless, senza il contatto con il cliente, seguendo il
protocollo di sicurezza anti-Covid inizialmente condiviso con l'azienda e poi
sconfessato, motivo che è stato alla base di un nostro precedente sciopero”.
Nidil Cgil invita anche i rider delle altre aziende presenti
sul territorio a solidarizzare. “E' importante che anche i rider delle
altre aziende come Glovo, Deliveroo e Zangaloro partecipino all'assemblea. A
Socialfood chiediamo l'immediata riattivazione dei turni ai due lavoratori.
Hanno subito una grave ingiustizia – aggiunge Andrea Gattuso -
Riteniamo inaccettabile questo atteggiamento da parte di un'azienda
che, rispetto alle multinazionali concorrenti, è una società locale
palermitana, ma mostra di comportarsi come fosse distante dalla nostra
realtà. Come sindacato continuiamo a chiedere all'azienda di incontrarci, per
attivare un percorso di tutele e di rispetto dei diritti e della sicurezza dei
lavoratori. Già da prima dell'emergenza Covid abbiamo riscontrato difficoltà a
instaurare un dialogo. Hanno risposto una sola volta, per bloccare una nostra
azione legale sulla corresponsione della busta paga a un lavoratore”.
La consegna delle buste paga relative a tutti i mesi di lavoro
è un'altra delle richieste al centro della mobilitazione di domani dei rider.
“Il prospetto dei compensi che l'azienda rilascia non è una vera busta paga.
Senza l'attestato di tutti gli elementi che quantificano la retribuzione,
i lavoratori che ne hanno diritto non riescono ad avere accesso al
bonus Renzi né alle detrazioni da lavoro dipendente – prosegue Gattuso -
L'altra nostra rivendicazione riguarda la consegna dei dispositivi di sicurezza
individuale: la legge 128 del 2019 prevede che l'azienda di food delivery
fornisca il casco e gli altri strumenti di protezione ai driver. Cosa che non
avviene”.
Nidil Cgil Palermo, nel volantino che distribuirà a tutti i rider,
chiede inoltre di avviare le procedure per l'individuazione del rappresentare
dei lavoratori per la sicurezza e di poter formalizzare la libera
adesione al sindacato attraverso la delega all'iscrizione.
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