PIETRO SCAGLIONE
A pochi mesi
dal cinquantesimo anniversario del Trattato Bilaterale Italia-Cina, dalla
Repubblica Popolare Cinese proseguono le donazioni nei confronti degli italiani
per fronteggiare l'emergenza Covid 19. Anche la città di Palermo beneficia dei
doni cinesi. Il 7 luglio cerimonia di consegna di 20mila mascherine per il Comune di Palermo nonché di
6800 occhiali e duemila visiere per l'Ospedale Buccheri La
Ferla.
L'artefice
della nuova donazione? La società cinese YIBAIJIAN (Sino-Italian Innovation
Center Ltd.), con sede a Tianjing. Il progetto rientra nella collaborazione tra
la Provincia cinese dell'Hubei e la città di Palermo.
Un nuovo
gradito omaggio cinese è arrivato anche alla città di Marsala, in provincia di
Trapani. Undicimila dispositivi di protezione sono stati donati dalla società
Beske di Shangay, un'azienda impegnata nell'importazione di bevande, cibo e
agrumi siciliani.
, ma le
vicissitudini dei voli internazionali avevano ritardato l'arrivo, perfezionato
poi a fine Giugno.
L’amicizia
tra Marsala e la Cina si era consolidata nel mese di Dicembre del 2018, quando
una delegazione marsalese – guidata dall’assessore Passalacqua - si era recata
a Ji’An per avviare un gemellaggio in occasione del “Festival del Vino”. Il
2020 sarebbe dovuto essere l’anno del ricambio dell’ospitalità, con
l’accoglienza a Marsala, poi impedita dall’acuirsi dell'emergenza Covid.
Già nel mese
di Maggio, la Sicilia aveva ricevuto una delle ultime donazioni ufficiali della
Cina: 40 tonnellate di materiale sanitario offerte dalla Repubblica Popolare
Cinese alla Regione Siciliana e giunte a destinazione con un cargo etiope (dopo
le altrettante tonnellate di aiuti inviate ad Aprile).
In
precedenza, la Cina aveva invitato all'Italia, tra l'altro: 20 milioni di
mascherine protettive, centinaia di tonnellate di materiale medico, 100 mila
tute protettive, 500 mila guanti, 50 mila calzari, migliaia di visiere,
centinaia di ventilatori polmonari. Inoltre Pechino aveva anche mandato un team
di medici esperti e della Croce Rossa. Alle donazioni ufficiali del governo
cinese, si erano poi aggiunte le numerose donazioni delle comunità cinesi
residenti in Italia, delle aziende cinesi nel mondo e di singoli cittadini
cinesi (come ad esempio i due turisti cinesi guariti che per riconoscenza hanno
donato 40mila dollari allo Spallanzani per la ricerca scientifica).
Il legame
plurisecolare tra Italia e Cina nacque ai tempi di Marco Polo e del
"Milione", ai tempi dell'antica "Via della Seta" tra Xi'An
e Venezia, ponte tra Oriente e Occidente.
Il legame si
consolidò con la Rivoluzione cinese del 1949, con l'avvento del Partito
Comunista Cinese (attento a mantenere buoni rapporti con l'Italia) e con il
Maoismo (che affascinò i movimenti studenteschi del Sessantotto e del
Settantasette).
Il 6
Novembre del 1970 l'Italia riconobbe la Repubblica Popolare Cinese su proposta
dell'ex segretario del Partito Socialista Italiano, Pietro Nenni, che 14 anni
prima aveva incontrato in Cina il presidente Mao Zedong (noto anche come Mao
Tse Tung).
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