Ieri mattina, insieme all’assessore ai
lavori pubblici Totó Schillaci, all’assessore alla cultura Walter Rà, al
consigliere Leo Colletto, all’arch. Massimo Grizzaffi e a Salvatore Di Carlo
(Dialogos), siamo andati alla Casa del Popolo, costruita da Bernardino Verro e
dal movimento contadino nei primi del ‘900. Divenne la sede della cooperativa
di consumo, che per alcuni anni garantì l’acquisto a prezzi calmierati dei
generi di prima necessità allie famiglie povere di Corleone. Divenne la sede
della “Fratellanza Zuccarrone”, che consentì a circa 500 famiglie contadine di
avere un pezzo di terra. Fu la sede della coop Unione Agricola, che con le
affittanze collettive consentì di assegnare oltre 2500 ettari di buona terra ai
contadini.
Adesso
il comune, dopo averlo acquisito, ha appaltato la ristrutturazione
dell’immobile, destinato a Museo-Laboratorio del movimento contadino corleonese
e siciliano.
All’interno
vi sono documenti di notevole importanza storica, testimonianza dell’attività
politico-sindacale di Verro e dei suoi collaboratori. Questi documenti verranno
subito messi in sicurezza, in attesa che l’Archivio di Stato di Palermo possa
dichiararne l’interesse culturale nazionale, disponendone il
riordino/restauro.
Contemporaneamente
il comune si è impegnato a promuovere un’associazione pubblica/privata con i
soggetti interessati alla costruzione e alla valorizzazione del
museo/laboratorio delle storiche lotte contadine
"Già
dai prossimi giorni - dice l’assessore alla cultura Walter Rà - provvederemo a
mettere in sicurezza lo storico e prezioso archivio della Casa del Popolo di Via
Bernardino Verro. Il nostro obiettivo: renderlo consultabile nel più breve
tempo possibile. Lo
dobbiamo ai lavoratori corleonesi, al loro sacrificio, alla lotta per i loro ed
i nostri diritti. Lo dobbiamo alle generazioni future affinché conoscano questa
pagina della storia di Corleone fatta di riscatto e libertà".
Alcuni documenti della Casa del Popolo da restaurare ed ordinare |
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