Nicola Cipolla |
A tre anni dalla scomparsa di Nicola Cipolla un invito,
nel ricordo, a raccogliere il suo testimone. Dall'antifascismo alle lotte per
l'ambiente ed i Beni Comuni, per la
smilitarizzazione e la giustizia sociale. GIOVEDI' 30 LUGLIO, ore 17.00, sede ANPI di via Libertà 47 - Palermo.
Il prossimo 30 luglio saranno tre anni che Nicola Cipolla
ci ha lasciati. Vogliamo ricordarlo insieme ma sopratutto vogliamo rilanciare
le idee, le proposte, la visione di un futuro e di un mondo più giusto e
sostenibile che abbiamo condiviso con lui; raccogliere l'urgenza, che era
propria di Nicola, di voler tradurre in iniziative concrete un pensiero
vivacissimo, colto ed illuminato capace di cogliere le vere emergenze, di
mettere in relazione globale e locale, politica ed attivismo sociale,
instancabile nel sollecitarci sempre, mentre lui era un passo avanti a tutti.
Con l'ANPI ed il
Forum siciliano dei movimenti per l'Acqua ed i Beni Comuni ai quali Nicola, con
il CEPES, ha contribuito con passione, Vi invitiamo a ricordarlo ed a prendere
il testimone delle tante battaglie che avrebbe ancora voluto condurre in nome degli
ideali di libertà e giustizia sociale e ambientale.
Vi diamo appuntamento per giovedi 30 luglio alle ore
17.00 nello spazio antistante la sede dell'ANPI a Palermo, in via Libertà 47
nei pressi Giardino Inglese Mattarella, per discutere insieme, rilanciare il
CEPES e le prossime iniziative comuni.
Sono previsti l'intervento del Sindaco prof. Leoluca
Orlando e delle Autorità della Città, del sindacato, dei partiti di sinistra,
delle associazioni e dei movimenti di Palermo e di quanti vorranno intervenire;
proietteremo il video già realizzato in suo ricordo, mentre il prof.
Silvestrini già vice-presidente del CEPES e Direttore scientifico Kyoto Club
porterà un suo importante contributo all'evento.
Ottavio Terranova
Vice Presidente ANPI Nazionale
Antonella Leto
Forum siciliano dei movimenti
per l'Acqua ed i
Beni comuni
Chi era Nicola Cipolla? Di seguito un
breve ricordo di Antonella Leto, all'indomani della sua scomparsa l'1 agosto
2017
Ci ha lasciato il caro Nicola Cipolla, il senatore, come
lo chiamavano tutti affettuosamente. Nicola
è stato un pilastro della storia del movimento politico e sindacale siciliano
ed italiano. Una intera vita spesa nelle lotte per i diritti delle persone,
dall'antifascismo della prima ora alla riapertura della Camera del Lavoro a
Palermo nel '44 alle lotte del movimento contadino con la fondazione di
Federterra di cui è stato segretario responsabile, Nicola non ha mai smesso di
lottare ed immaginare un futuro migliore. La sua vita ed i suoi incarichi
pubblici, tre volte deputato regionale, tre volte senatore della repubblica,
deputato europeo, non gli hanno mai fatto perdere di vista quale fosse
l'obiettivo ed il significato vero del fare politica, che per lui è sempre
stato essere al servizio delle lotte per i più deboli, contro la mafia, la militarizzazzione
della nostra isola e paladino indefesso dell'ambiente.
Il CEPES, che aveva fondato insieme a Pio La Torre
nell'81 quando insieme e dietro sollecitazione di Pio entrambi tornarono in
Sicilia per affrontare la mafia e le lotte contro i missili cruise di Comiso, è
stato la sua vita dopo l'uccisione di Pio nell'82. Con il CEPES Nicola ha
continuato a tenere viva la memoria e la verità su tanti fatti ancor oggi
misconosciuti dalla storia ufficiale e da lui raccontati, ma sopratutto ha
coltivato la speranza e progettato il futuro, facendone un centro propulsivo di
iniziative sul piano regionale, nazionale ed euromediterraneo. Con il nostro
Ottavio Terranova in veste di regista, divulgatore delle tematiche più cogenti
con i documentari “Da Comiso a Sigonella”, ”Pio La Torre venti anni dopo”, “La
grande sete di acqua in sicilia” e tanti altri. Il CEPES e Nicola sono entrati
con entusiasmo nel Forum siciliano dei movimenti per l'acqua ed i Beni Comuni,
collaborando a scrivere il testo di legge di iniziativa popolare per la
ripubblicizzazione delle Acque in Sicilia, e quello per un nuovo piano
energetico reg.le basato sulle rinnovabili. Per me è stato un grande,
grandissimo onore diventare sua amica e compagna di tante lotte negli ultimi
anni. Non ricordo più a quante assemblee, manifestazioni, iniziative abbiamo
collaborato e partecipato insieme, quante ne abbiamo organizzate dietro la sua
costante sollecitazione. Da quelle romane del Forum italiano dei movimenti per
l'acqua alle campagne referendarie contro la privatizzazione dei servizi
pubblici locali, contro il nucleare, contro le trivellazioni, ai cortei contro
la mafia, contro il MUOS, alle costanti proposte di nuove iniziative, non
riuscivamo a stare al suo passo.
Nicola aveva preso parte alle manifestazioni antifasciste
dell'8 luglio del 1960, conosciuto il carcere, era a Genova per il G8, e pochi
giorni fà ad un'iniziativa sulla risoluzione ONU sulla messa al bando delle
armi nucleari Lorenzo Barbera, il compagno di Danilo Dolci, lo ricordava
aiutare i contadini del Belice che protestavano a Roma dopo il terremoto ad
essere ricevuti in Senato con cravatte acquistate in blocco ed indossate sui
poveri abiti per superare lo sbarramento del cerimoniale. Nicola non si è
mai fermato, neanche quando si è rotto prima un femore poi l'altro nel mettere
in fuga col suo bastone chi tentava di rapinarlo. Era fatto così, pareva che
nulla potesse fermarlo, sarebbe andato ovunque. Era all'ultimo sciopero
generale della fiom a Roma, a fianco dei partigiani nella battaglia per salvare
la Costituzione, per strada a raccogliere firme, sui giornali che non mancavano
di pubblicare i suoi lucidissimi articoli.
Nicola è stato tra i primi precursori dell'ambientalismo
e la sua più grande preoccupazone, a 95 anni di età, erano i mutamenti
climatici, l'evidente possibilità che la vita sulla terra potesse cessare per
mano umana. Non si dava pace per il fatto che un tema tanto importante fosse
costantemente e colpevolmente sottovalutato dalla politica.
Per questo continuava a sollecitarci instancabilmente ad
organizzare iniziative che mettessero le rinnovabili al centro di un nuovo
modello di sviluppo. Con Nicola ed il CEPES abbiamo avviato il comitato per la
conversione ecologica in sicilia e stavamo programmando le prossime iniziative
per sollecitare ancora un nuovo piano energetico, acqua pubblica, rifiuti zero.
Da tempo programmavamo una nuova iniziativa per sollecitare la trasformazione
di Sigonella in aereporto civile. Sono talmente tanti gli episodi di cui è stato
protagonista e che si intrecciano con la storia d'Italia, tanti quelli che ha
raccontato nel suo libro "Diario di un socialcomunista siciliano" e
tanta la storia che avrebbe voluto ancora scrivere, perchè se il corpo si
faceva più fragile la mente di Nicola è rimasta sempre lucidissima, informata e
proiettata nel futuro, che quello che oggi ci consegna insieme al peso della
sua assenza è l'esempio di un uomo che non ha mai pensato di arrendersi o
pensare a se stesso. Ci consegna l'onere e l'onore di continuare le battaglie
che abbiamo condiviso e cercare di vincerle, non per noi ma per tutti, ed anche
un pò per lui. Grazie di esserci stato vicino e di averci insegnato tanto.
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