Nella riunione del comitato direttivo dell'organizzazione sindacale le
valutazioni del segretario sulla mancanza di un piano di manutenzioni e di investimenti per il territorio, sulle dimissioni di due assessori e sullo stato
critico delle partecipate
Palermo 17
luglio 2020 - “Da tempo denunciamo la mancanza di investimenti per la
manutenzione del territorio. Non è più tollerabile che la città e la
provincia si trovino impreparate davanti a ogni nuovo evento atmosferico
mettendo in pericolo la popolazione, non possiamo dimenticare i 9 morti di
Casteldaccia. La bomba d'acqua ha fatto emergere tutti i ritardi nel sistema
delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. A ogni pioggia, i
detriti travolgono cose e persone. Il tema del dissesto del nostro territorio e
della viabilità secondaria, in questi anni al centro dell'iniziativa politica
della Cgil e delle sue categorie, oggi si pone con forza e sarà al centro della
nostra piattaforma e delle nostre iniziative sulle vertenzialità strategiche”.
A
dichiararlo è il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo, che ha
aperto oggi la relazione al direttivo della Camera del Lavoro partendo
dal tema della messa in sicurezza del territorio e dalla necessità di un
adeguamento infrastrutturale per Palermo e la provincia.
“E' chiaro che ci sono responsabilità oggettive del governo regionale,
che ha al palo i miliardi del Patto per la Sicilia da spendere in
infrastrutture, ambiente e sviluppo ma mancano i progetti. E
responsabilità del governo cittadino, e Orlando si è assunto le sue - ha
aggiunto Campo - Il problema storico della devastazione del territorio,
il procedere di sanatoria in sanatoria, senza una chiara programmazione, lo
stato disastroso delle fogne e le strade colabrodo: quello che è accaduto ha
fatto venir a galla anche tutti i limiti sulla gestione delle partecipate
comunali, a partire dai servizi in capo ad Amap e Rap”.
Il segretario Cgil Palermo ha evidenziato la necessità di riattivare al
più presto il confronto con l'amministrazione comunale sul funzionamento delle
spa comunali. “E' necessario riaprire al più presto col Comune
quel complesso confronto che con Cisl e Uil era stato attivato su questi temi,
sapendo che è cambiata la fase politica. E non possiamo non tenerne
conto. Attendiamo delle risposte – aggiunge Enzo Campo – Orlando è stato
il punto di riferimento dei diritti civili e della liberazione della città
dalla mafia ma i cittadini hanno bisogno anche della qualità e quantità dei
servizi e di una città che funzioni. Questo noi chiediamo, di sciogliere le
contraddizioni. Oggi non basta annunciare progetti se poi la città
resta con i tombini otturati e gli autobus nuovi dell'Amat fermi, perché
mancano gli autisti. Per questo il nostro è un giudizio critico sulla
gestione dei servizi, al di là di quanto è successo con la bomba d'acqua, i cui
danni devono essere ancora calcolati”.
“Cogliamo – prosegue Campo - un affaticamento. Anche l'analisi sulla
compenetrazione della mafia nelle pubbliche amministrazioni deve essere
rivista, da tutti, a partire da noi. L'infiltrazione mafiosa a Palermo e
nella provincia continua a esserci, malgrado i grandi risultati di magistratura
e forze dell'ordine. Nei servizi, nella sanità, nei rifiuti. Palermo non
è più governata dalla mafia ma le sacche di potere mafioso si rigenerano e oggi
il campanello d'allarme è costituito da gruppi che agiscono per interessi
personali, e che trovano sponda dentro l'amministrazione, come hanno
dimostrato gli arresti di consiglieri comunali e di tecnici di punta, ai quali
negli incontri al Comune veniva sempre data la parola. Serve l'impegno di
tutti per denunciare e stroncare dal basso la ripresa del controllo
mafioso”.
“In dieci giorni abbiamo assistito alle dimissioni di due assessori.
Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo a Palermo e
nell'area metropolitana. Serve un cambio di passo, è necessario. Chiediamo di
riprendere le fila del ragionamento interrotto negli ultimi mesi, per capire
quali provvedimenti saranno adottati – prosegue Campo - Il sindacato, dal
canto suo, porterà avanti tutta la sua iniziativa vertenziale mettendo al
centro il lavoro, la crisi ambientale che viviamo, la sicurezza e la
prevenzione dalle nuove malattie, la digitalizzazione, il fenomeno delle
migrazioni. La pandemia ha portato grandi conseguenze. Nel contesto di una
società che cambia e che pone grandi temi, il tema del lavoro deve partire da
quello della salute e della sicurezza della persona, del diritto a un lavoro
stabile, del diritto al salario”.
A conclusione del direttivo, il segretario Cgil
Palermo Enzo Campo ha manifestato il sostegno alla Filcams Cgil Palermo,
impegnata nella vertenza per l'assunzione delle 12 guardie giurate rimaste
fuori nel cambio appalto per la vigilanza all'Ars: “Non è tollerabile che
si abbassa il costo del lavoro e i lavoratori vengono messi in mezzo alla
strada. Stiamo a fianco della Filcams, che sta giustamente protestando”.
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