I libri "allagati" della Biblioteca regionale di Palermo |
“A una settimana
dal disastro, la Regione tace. Dipendenti al lavoro anche sabato e domenica per
salvare i libri. Ma vengono chiamati 'grattapancia'”.
Palermo 22 luglio 2020 – La bomba d’acqua caduta a Palermo il 15 luglio
scorso ha provocato ingenti danni al patrimonio della Biblioteca Centrale della
Regione Siciliana. A darne notizia, la Fp Cgil Palermo e la Fp Cgil Sicilia,
che chiedono un intervento urgente. “Una vera e propria ecatombe, quella che si
è registrata nella torre libraria della Biblioteca, un disastro che ha
travolto centinaia di libri, moltissimi dei quali di valore inestimabile
– denunciano Giovanni Cammuca, segretario generale Fp Cgil Palermo e Gaetano
Agliozzo, segretario generale Fp Cgil Sicilia - Speriamo che non siano stati
danneggiati in modo irreversibile e che possano ancora essere salvati”.
Fp Cgil Palermo e Fp Cgil Sicilia hanno atteso che
fossero il presidente della Regione e l’assessore dei Beni culturali a
informare i cittadini dei gravissimi danni che la bomba d’acqua ha provocato
anche al patrimonio culturale.
“A una settimana dal disastro, registriamo che evidentemente – aggiungono
Cammuca e Agliozzo - il presidente Musumeci, troppo impegnato nel diffamare i
dipendenti regionali, ha ritenuto che una simile notizia avrebbe potuto
'distrarre l’attenzione'”. .
La Fp Cgil Sicilia e la Fp Cgil Palermo chiedono di
intervenire urgentemente al fine di recuperare il patrimonio culturale
danneggiato e richiamano alle proprie responsabilità il governo
regionale. “Come è nostro stile non abbiamo voluto fare opera di sciacallaggio
attribuendo colpe che, sono solo, in questo caso, degli eventi atmosferici. Ma
l’assordante e colpevole silenzio del presidente della Regione e dell’assessore
dei Beni culturali impongono una presa di posizione per richiamare l’attenzione
dell’opinione pubblica sull’inestimabile danno a un bene collettivo, che
l’inerzia potrebbe causare”, proseguono Cammuca e Agliozzo.
“Ebbene, signor presidente – continuano i due segretari della
Funzione Pubblica nella loro nota - mentre altri erano impegnati in
passerelle in siti e istituti culturali, non preoccupandosi minimamente di
valutare de visu l’entità dei danni e intervenire lanciando un vero e sos per
la Biblioteca, che rischia di essere ferita mortalmente; mentre altri
erano intenti a aggettivare come 'grattapancia' i dipendenti regionali,
cercando di scaricare sul corpo della macchina amministrativa l’inefficacia e
l’inefficienza dell’azione politica, le lavoratrici e i lavoratori della
Biblioteca, con il loro direttore, si sono trovati da soli, nella totale
indifferenza di chi ha responsabilità politiche, a fronteggiare l’emergenza,
continuando a lavorare anche sabato e domenica volontariamente e senza
richiedere alcun compenso con un solo unico obiettivo: salvare i librdella
biblioteca, così come fecero i funzionari al tempo dei bombardamenti della
seconda guerra mondiale”.
La Cgil tutta è a fianco delle lavoratrici e dei
lavoratori della biblioteca che con il loro instancabile lavoro stanno provando
a salvare i libri di uno dei più importanti istituti culturali del Mezzogiorno
d’Italia. “Lo stesso impegno – puntualizzano i due responsabili provinciale
e regionale del sindacato della Funzione pubblica - oggi chiediamo ai vertici
politici e dell’amministrazione della Regione siciliana. Chiediamo fatti e
risorse. E, questa volta, anche parole, per far sentire che ci sono e che sono
vicini ai lavoratori e ai nostri beni comuni, piuttosto che nascondere la testa
sotto la sabbia, cercando di cancellare le tracce di un disastro annunciato”.
Già nel novembre 2019, con un sit-in in corso
Vittorio Emanuele, davanti all’ingresso principale della Biblioteca Centrale
della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, la Fp Cgil aveva sollevato il velo
di indifferenza per portare, ancora una volta, all’attenzione dell’opinione
pubblica il dramma non risolto della Biblioteca. “A distanza di cinque anni
dall’incendio sviluppatosi incidentalmente nell’androne della Biblioteca
– punta il dito la Fp Cgil - una parte consistente del patrimonio
librario non è ancora fruibile perché riposto in depositi dichiarati inagibili
dai Vigili del Fuoco”.
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